Innovazione
A Torino debutta “Sharing Italy”, il festival del futuro imprenditoriale
Esplorare, sperimentare, capire, comunicare, cercare e valorizzare. Sei parole chiave per immaginare e progettare il domani, insieme alle eccellenze italiane. «Questo è il modo giusto per interpretare il rapporto tra la banca e l’economia reale», afferma Vittorio Meloni direttore delle Relazioni Esterne di Intesa Sanpaolo, che ha presentato oggi a Milano Sharing Italy, insieme a Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori. L’evento, in programma per il 30 e 31 marzo 2017, sarà preceduto da una fitta fase di comunicazione per raccogliere adesioni e portare 150 Pmi d’eccellenza, insieme con pensatori e ricercatori, nel grattacielo di Intesa Sanpaolo a Torino, sede dell’Innovation Center del gruppo. Qui le imprese coinvolte potranno confrontarsi sul futuro economico e imprenditoriale del Paese, attraverso una trentina di tavoli tematici.
«Ciò che principalmente ci ha portati a organizzare un evento di questa portata è aver intercettato i bisogni delle imprese italiane che vivono un momento di incertezza e hanno poca fiducia nel futuro», spiega Meloni, che ha introdotto e presentato realtà che invece hanno già deciso di investire in innovazione, anche cambiando i propri modelli di businnes, per ridurre quel ritardo culturale che spesso contraddistingue le Pmi del nostro paese.
Tra queste realtà c’è di sicuro il gruppo Allegrini, del quale ha parlato proprio la presidente Marilisa Allegrini, che da oltre trent’anni gestisce marketing e sviluppo dell’azienda di famiglia, promuovendo i vini e la Valpolicella nel mondo. La Allegrini ha sottolineato però l’importanza di fare rete tra imprese tanto da aver fondato e da presiedere anche Italian Signature Wines Academy, associazione che riunisce otto aziende con l’obiettivo di sostenere e difendere il valore del patrimonio vitivinicolo delle rispettive regioni di appartenenza ed insieme affrontare logiche distributive e di internazionalizzazione. Di bisogno di innovazione e formazione aziendale, con il ripensamento dei modelli di businnes ha discusso Davide Dattoli, Ceo e cofondatore di Talent Garden, il più grande network europeo di coworking focalizzato sul digitale. Per il filosofo Franco Bolelli, la cui indagine è proprio rivolta all’evoluzione umana e alle dinamiche della crescita, «facciamo prima a farlo il futuro piuttosto che a pensarlo».
Progettare il futuro collettivamente è l’obiettivo di Sharing Italy a cui, oltre alle imprese, parteciperanno pensatori, ricercatori, tra i quali Austin Kleon, scrittore del New York Times, Sofia Borri, general manager di Piano c, spazio di coworking per donne in maternità, Gianluca Dettori, presidente di Ddpixel, società di venture capital che investe in digitale, software e commercio elettronico, ma anche Fabio Zaffagnini e Claudia Spadoni di Rock’n 1000, vincitori del Premio Tribeca Disruptive innovation award, e molti altri.
Secondo un’indagine Ipsos, la maggior parte delle imprese (intervistate) sente il cambiamento ed è consapevole che per migliorare deve investire in formazione professionale e innovazione. Il problema è però che molte hanno una conoscenza limitata dell’industria 4.0 e non riesce pertanto a coglierne i benefici, tanto che una su quattro ha investito in digitale e solo una su cinque ha cambiato il suo modo di operare. «Molte imprese hanno saputo rafforzarsi e startup geniali si sono affacciate sulla scena», nota Meloni, sostenendo che è proprio partendo da questi casi che Intesa Sanpaolo vuole leggere il cambiamento epocale che il paese (e il mondo) sta vivendo, riunendo attorno ad un tavolo persone e imprese che possano davvero immaginare insieme alla banca cosa accadrà nei prossimi anni.
Nei primi nove mesi dell’anno Intesa Sanpaolo ha erogato in Italia 34 miliardi di nuovo credito. «Attraverso il programma Filiere ha concretizzato 330 contratti con aziende capofila e coinvolto 15mila fornitori per un giro d’affari di oltre 55 milioni», conclude Stefano Barrese, ricordando anche il plafond di 90 miliardi di euro stanziato dal Gruppo in accordo con Confindustria.
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