Innovazione

Professioni Intellettuali in protesta. Dalla crisi possono nascere opportunità

20 Maggio 2017

Continua ad incalzare, sui social, in televisione e sui giornali, la protesta dei professionisti, che una settimana fa sono scesi in piazza a Roma, per far sentire la loro voce e far valere il loro pensiero, per la richiesta di una legge a tutela del lavoro autonomo, che oggi risente della crisi congiunturale. In media, un professionista (architetto, ingegnere, avvocato, commercialista, dentista e giornalista) guadagna circa 20 mila euro all’anno, ( così dichiarano alcuni dei presidenti degli ordini dei diversi professionisti intervistati in uno special di TV sette della RAI del 18.5.17); a ciò si aggiungono le molteplici spese, necessarie per sostenere uno studio e molto spesso, il lavoratore autonomo, è anche costretto ad anticipare esborsi per il cliente, pur di mantenere l’incarico, oltre a sopportare i costi delle polizze assicurative a copertura di eventuali azioni, per responsabilità professionale.
Il grido di allarme lanciato il 13 maggio dai “professionisti” della protesta, va oltre la questione dell’equo compenso o delle tariffe minime, ma è un reclamo al recupero del decoro e della dignità di lavoratore autonomo. Non dimentichiamo che l’art. 36 della Costituzione italiana, riconosce al lavoratore, il diritto ad avere “una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro”.
L’abolizione dei minimi tariffari, non ha agevolato nessuno, men che meno ha alimentato la libera concorrenza, invero il beneficio è andato solo ai poteri forti, Pubblica Amministrazione e Assicurazioni. I professionisti allora vogliono una legge che regolamenti in modo adeguato il lavoro intellettuale.
Il giusto compenso e i minimi tariffari, garantirebbero, qualità e salvaguardia dell’interesse pubblico.
L’avvocato Francesco Mazzella, Presidente ConfProfessioni Regione Campania, ha così dichiarato : “
DDL Lavoro autonomo ha, innanzitutto, un rilevante significato politico per il mondo dei liberi professionisti, da sempre relegato ai margini dalla Politica, scosso, in questi anni, dalla crisi economica.
Il provvedimento contiene diverse misure interessanti sotto il profilo economico (applicazione degli interessi moratori, deducibilitá delle spese di formazione e delle spese connesse all’esecuzione degli incarichi professionali, etc.) ed, in particolare, misure che possono rappresentare, soprattutto per l’Avvocatura, occasioni di crescita e di tutela reddituale.

Ed, infatti, l’applicazione dei contratti di rete ai liberi professionisti potrà favorire le aggregazioni della capacità di offerta dei servizi legali e la multi disciplinarietà, senza tra l’altro compromettere l’autonomia gestionale dei professionisti coinvolti.

L’applicazione, poi, ai professionisti delle norme volte a contrastare l’abuso di dipendenza economica può rappresentare una tutela concreta ed immediata nei rapporti di mono committenza e nei rapporti con i collaboratori di studio (sans papier). Occasioni da utilizzare in un contesto economico che, lentamente, migliora e che rappresenta la precondizione per superare la crisi reddituale degli ultimi anni.”

Evoluzione del mercato delle professioni intellettuali. Dalla crisi possono nascere opportunità. La soluzione ? E’ nella rete.
Il mondo del lavoro sta cambiando  ad una velocità incredibile e porta alla creazione, ogni giorno di nuovi mestieri e nuovi settori. Nasce così la figura dell’avvocato telematico, il Nanomedico , il Personal Brander, l’Agrigoltore verticale, il SEO Specialist o il Web Manager. Molte altre professioni, però stanno scomparendo e altre rinnovando.
Le nuove tecnologie e il sistema del Network, offrono un nuovo vestito e nuove chance, anche alla professione dell’avvocato o consulente legale. E’ infatti interessante segnalare la nuova rete – denominata Master Legal Service, – fatta da 148 studi professionali, sparsi capillarmente in tutto il territorio nazionale, che proprio dalla crisi lavorativa ed economica del paese, sta cogliendo le migliori opportunità, prospettando affari e soluzioni innovative ai clienti.
Charles Darwin ha detto: “Non è la specie più forte a sopravvivere, e nemmeno quella più intelligente, ma la specie che risponde meglio al cambiamento”.
Non credo di essere il più forte, e men che meno il più intelligente. Però sono fortemente determinato a sopravvivere, e dunque voglio rispondere meglio di altri al cambiamento.” Attraverso questa citazione e questa parafrasi l’Avv. Mauro Manzo Margiotta di Taranto, il cui Studio aderisce al Network Master Legal Service, ci sintetizza efficacemente il suo approccio al nuovo modello interpretativo della professione forense, realizzato attraverso una rete di Studi Legali ampia ed articolata sull’intero territorio nazionale, suggerito grazie all’intuizione dell’Avv. Dino Crivellari.
Il 15 maggio 2017 a Roma, presso l’Auletta dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, si è tenuta la convention di MLS: la prima rete di Avvocati Negli Affari, che nella seconda parte, svoltasi nel pomeriggio, con quasi 300 ospiti, si è discusso, in una tavola rotonda, sul ruolo dell’ Avvocato, la crisi della professione e sulle prospettive ed opportunità. Ha moderato il Dr.Andrea Rustichelli Giornalista Rai e sono intervenuti come relatori:  Dr.Stefano Aprile ; il Consigliere della Suprema Corte di Cassazione; la Prof.ssa Lucilla De Leo – A.U. Think& Link ArinelS.r.l.s.; il Dr.Giordano Villa – Managing Director CRO Italy e PCC International DEUTSCHE Bank S.p.a.; il Dr. Ennio Vitullo – A.D. Europa Investimenti S.p.a.
L’avvocato Margiotta, quale aderente a M.L.S., così osserva “ L’iniziativa è sfidante, ma non semplice: deve infatti superare il congenito individualismo/protagonismo dei singoli professionisti; inoltre deve ampliare i tradizionali confini culturali e geografici (la cosiddetta comfort zone).
Ma l’iniziativa è anche necessitata: i cambiamenti economici e tecnologici, nonché l’attuale asimmetria contrattuale tra grandi Clienti e Studi Professionali diffusi sul territorio, impongono la ricerca di nuovi ambiti e dunque di nuovi modelli. Il guanto di sfida, evolutiva per non uscir di parafrasi, è dunque lanciato.

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