Governo
Le spinte gentili arrivano al governo
I benaltristi storceranno il naso, ma è una buona notizia il fatto che a Palazzo Chigi ci sia un gruppo dedicato agli studi comportamentali. Guidato da Tommaso Nannicini, economista e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, questo piccolo nucleo di advisor si è appena arricchito, nel ruolo di Consigliere per le politiche sociali e comportamentali, della presenza di Matteo Motterlini, nome di spicco per chi si occupa di behavioral studies.
Filosofo ed economista, autore di La psicoeconomia di Charlie Brown (Rizzoli, 2014) e direttore del Cresa (Centro di Ricerca in Epistemiologia Sperimentale e Applicata), Motterlini scrive da anni di nudge – le “spinte gentili” teorizzate dalla coppia di economisti Cass Sunstein e Richard Thaler – e di ricerche comportamentali applicate alla promozione di riforme e politiche sociali.
L’onda lunga delle politiche comportamentali arriva dagli Usa e dalla Gran Bretagna, dove sono rispettivamente attive la Bit (Behavioural Insights Team) e l’SBST (Social and Behavioral Sciences Team). Il concetto è quello di puntare sugli incroci virtuosi fra economia, statistica, big data, psicologia e neuroscienze, per favorire cambiamenti e riforme, ma anche indirizzare la collettività verso comportamenti più etici, sostenibili, pro-social. Sembra fumoso, ma si tratta in realtà di un lavoro di semplificazione. I behavioral studies, o studi comportamentali, sono quella branca dell’economia che esplora i meccanismi di scelta e l’irrazionalità cognitiva, al fine di creare ambienti di scelta favorevoli alle buone pratiche. Rendendole il più possibile agili e automatiche.
E di questa parola (sempre meno) esotica, “nudge”, si inizia a parlare con un po’ di confidenza anche in Italia già da un po’. Oltre che dal testo di Motterlini, le cosiddette “spinte gentili” sono state affrontate da noi nel libro Fare meglio con meno. Nudge per l’amministrazione digitale (Franco angeli, 2015), il cui autore Andrea Casu è attualmente in corsa per il Consiglio Comunale di Roma nel gruppo di Giachetti.
Insomma il passo dall’accademia alla scena politica, per le scienze comportamentali, pare essere stato fatto anche in Italia. Adesso aspettiamo quello dalla teoria alla pratica.
Devi fare login per commentare
Accedi