Innovazione
Interoperabilità e sicurezza, così la Sanità Militare si digitalizza
«Tra sanità civile e militare vi è un fertile rapporto che esprime un principio cruciale: la capacità della Difesa di non essere un corpo separato rispetto al resto della società, bensì una sua componente radicata e attiva, con reciproco beneficio. Il dialogo tra civile e militare è determinante, in particolar modo per fronteggiare sfide ed emergenze come quella del Covid, dove la sanità militare ha svolto una funzione determinante». Così il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in occasione della conferenza “Sanità Militare & Sanità Civile: Digitalizzazione e Territorio, il progetto della Difesa”, tenutasi qualche giorno fa al Centro Alti Studi della Difesa (CASD).
Per sanità militare si intende il complesso dell’organizzazione sanitaria delle forze armate del paese. Si occupa in particolare della prevenzione, diagnosi e trattamento di malattie, traumi, infortuni e disturbi neuropsichiatrici legati all’esercizio della professione militare.
Per affrontare le sfide future, anche la sanità militare ha la necessità di evolversi e servirsi di strumenti innovativi. In occasione del convegno al CASD è stata così presentata un’iniziativa realizzata da Tim Enterprise e dall’Ispettorato Generale della Sanità Militare (Igesan) per la digitalizzazione della sanità militare. Reti ultrabroadband, cloud, Internet of things, tutto integrato con telemedicina, intelligenza artificiale e realtà virtuale, sono le caratteristiche principali del progetto.
L’Ispettorato Generale della sanità militare (Igesan) è l’elemento di organizzazione della Difesa competente per la direzione e il coordinamento dell’attività e dei servizi sanitari militari, nonché della formazione del personale sanitario, tecnico e specializzato, militare e civile, destinato a enti e reparti centrali e periferici. Inoltre, per gli aspetti di carattere sanitario, concorre alle missioni internazionali in ambito Nato/EU. L’ispettorato ha avviato da circa un paio di anni un percorso di digitalizzazione del proprio ecosistema sanitario e di valorizzazione delle informazioni e dei dati disponibili nei sistemi informativi delle strutture sanitarie militari del paese e sarà tra le prime organizzazioni del settore a dotarsi di un sistema all’avanguardia capace di perseguire gli obiettivi di trasformazione digitale del paese creando un vero “Ecosistema Integrato della Sanità Militare”.
La nuova business unit di Tim, guidata dal chief enterprise and innovative solutions officer Elio Schiavo, unisce i servizi tipici del mondo delle telecomunicazioni (fibra, 5G e Fwa) con quelli innovativi sul fronte del cloud, dell’Internet of Things e della cybersecurity. Da questo mix è nata così una soluzione che consente di supportare la pubblica amministrazione nel processo di transizione verso il digitale. In particolare, per Igesan, Tim Enterprise ha messo a disposizione tutte le potenzialità delle nuove tecnologie per offrire soluzioni evolute per la cura e la prevenzione del personale che opera nel Servizio Sanitario Militare.
L’iniziativa si basa su due parole chiave: interoperabilità e sicurezza. Attraverso lo sviluppo di piattaforme aperte, che consentono una piena integrazione di documenti e dati, Tim Enterprise fornisce a Igesan una serie di applicazioni funzionali alle attività della Sanità militare.
«Non possiamo che ritenerci soddisfatti e orgogliosi dei risultati raggiunti con la realizzazione di questo importante progetto per noi – afferma il tenente generale Nicola Sebastiani, Ispettore Generale della Sanità militare – La transizione digitale della Sanità militare rappresenta un enorme passo in avanti verso il futuro. Si tratta di un obiettivo che ci siamo prefissati due anni fa e che, grazie alla competenza e al supporto di tutti i protagonisti coinvolti, abbiamo potuto realizzare con grande successo”.
Alla presentazione ha partecipato anche Massimo Mancini, chief enterprise market officer di Tim, che ha evidenziato il valore dell’iniziativa. Il progetto unisce tecnologie intelligenti, scalabili e sicure ai migliori servizi di connettività. Nel dettaglio, la proposta di Tim prevede in primis la realizzazione del Fascicolo sanitario elettronico del militare (Fsem) attraverso una piattaforma tecnologica interoperabile che, garantendo l’interazione con le altre soluzioni e infrastrutture a livello regionale e nazionale, permetterà alla sanità militare di integrarsi pienamente con la sanità civile.
È prevista inoltre la realizzazione di una piattaforma di telemedicina che consentirà, per esempio, il tele-monitoraggio dei pazienti attraverso dispositivi medicali e la pianificazione di televisite e teleconsulti. Il tutto supportato da tecnologie all’avanguardia di Intelligenza artificiale e machine learning che contribuiranno anche a migliorare la gestione dell’ingente quantità di dati resi disponibili attraverso la digitalizzazione della documentazione cartacea presente nelle organizzazioni sanitarie: dalle cartelle ai dati amministrativi fino agli studi clinici.
Il progetto, peraltro, potrebbe essere replicabile in altri ambiti ed eventualmente essere arricchito da nuove funzionalità, come ambulanze intelligenti o sale operatorie smart.
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