Germania

Il vero spread tra Italia e Germania? Il 18% dei Verdi in Baviera

15 Ottobre 2018

Sono felice. Sono arrabbiato.

Felice per la Baviera, per la Germania, per l’Europa: la famosa ‘onda nera’ [quanta responsabilità noi giornalisti: le parole sono importanti..] ha sbattuto contro una barriera che però non è rossa: è verde, verdissima, giovane e innovativa.

La socialdemocrazia archiviata nel ‘900, la sinistra sinistra che fa a gara a chi e cosa è più di sinistra sinistrissima è finita: finalmente c’è una casa politica per chi non sapeva come reagire a nazional populismi e a sovranismi vari.

Perlomeno c’è in Baviera, grazie alle doti politiche di Katharina Schulze che ha portato un movimento che molti [tutti?] davano per finito. beh, non è finito, anzi: il voto in Baviera ci dimostra ancora una volta che le cose sono cambiate, che la sinistra nel 2018 non può che passare dalla sostenibilità dei nostri comportamenti.

Katharina Schulze non guida un partito verde anni ’80, ma è leader di un movimento moderno che porta sotto il cappello della sostenibilità la politica, la società le attitudini delinenando un nuovo orizzonte.

Ma sono anche arrabbiato, molto, perché qui da noi la sinistra fa Piazze Grandi e organizza Leopolde, si chiude nelle stanze per parlare di tessere e congressi. E correnti. Ancora le correnti…Renziani, Zingarettiani..

Quando verrà percepita l’inconsistenza di tutto questo? Com’ è possibile che in Italia non esista un movimento verde che sappia dire la sua? [Grazie, Pecoraro Scanio, grazie infinite…]

Come si può nel 2018 non capire che il ‘popolo’ di centrosinistra non ha più rappresentanza proprio perché le istanze sono cambiate?

Inutile dire ‘La Baviera non è l’Italia’: lo so anche io, purtroppo. Non sarebbe più intelligente però andare a ricercare, analizzare e comprendere per farne tesoro i motivi di un risultato clamoroso come quello delle elezioni di ieri? I Bavaresi hanno votato una forza in grado di dare risposte, un movimento capace di aggregare e di alzare lo sguardo per scorgere i pericoli di nazionalismi sempre più forti ma limitati all’odierno e senza visione.

Se c’è un momento storico in cui servono forze nuove e verdi è questo, perché la sostenibilità non è una cosa da fricchettoni: è il modo in cui ci prendiamo cura di casa nostra, della nostra società, delle nostre politiche e del nostro futuro.

Commenti

Devi fare login per commentare

Accedi

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi diventare un brain?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.