Innovazione

100 progetti per Terzo Valore, la piattaforma dei cittadini “banchieri sociali”

15 Giugno 2018

Insieme si può e soprattutto si riesce meglio. È questa la filosofia che sta dietro a terzovalore.com, la piattaforma web di social lending di Banca Prossima (Gruppo Intesa Sanpaolo), che ha finanziato il suo centesimo progetto raggiungendo così quota 10 milioni di euro prestati dall’avvio nel 2011. Un bel traguardo per un’iniziativa che si basa principalmente sulla fiducia tra privati e organizzazioni non profit.

Ma come funziona il social lending firmato Banca Prossima? Cos’ha di diverso dagli altri?

Innanzi tutto, terzovalore.com mixa donazioni e prestiti; questo significa che le organizzazioni non profit che vi aderiscono possono raccogliere dal “pubblico” interessato, in entrambe le forme, le risorse necessarie alla realizzazione delle loro iniziative di utilità sociale. E possono farlo a condizioni molto migliori di quelle di mercato o a tasso nullo. Peraltro, Banca Prossima è la prima a concedere il finanziamento a questi progetti.

La piattaforma consente infatti sia ai singoli cittadini che alle imprese di donare e prestare denaro alle organizzazioni non profit con un tasso di interesse concordato, visionando e scegliendo le iniziative che propongono direttamente online. Banca Prossima, prima di accettare e inserire su terzovalore.com i progetti delle organizzazioni, compie una selezione attenta che si sofferma sia su requisiti creditizi che sulla sostenibilità e serietà delle non profit e delle proposte. Poi attiva la raccolta e in base all’importo ricevuto definisce l’ammontare da finanziare direttamente (minimo il 33% del denaro che serve). Così eroga il finanziamento e mette a disposizione il denaro dato dai sostenitori tramite bonifico. I sostenitori, ovviamente, una volta scelto il progetto al quale vogliono contribuire, indicano non solo la somma che desiderano donare e prestare ma anche il tasso di interesse, nel secondo caso. La Banca, a loro tutela, se serve, assicura in prima persona la restituzione del capitale dato a prestito alle organizzazioni. Il tutto è regolato da un contratto non rinegoziabile e non cedibile tra i sostenitori e l’organizzazione che prevede una rata di rimborso a sei mesi. Tutti hanno quindi la possibilità di diventare “banchieri sociali” ma con la trasparenza e la garanzia di una banca che li protegga dai rischi.

Dei 100 progetti pubblicati su terzovalore.com 93 sono già stati completati, 2 sono in fase di raccolta e 6 in valutazione. Tra quelli aperti troviamo l’attivazione del servizio di fototerapia domiciliare per pazienti affetti da psoriasi nel territorio di Bologna e provincia a cura della Fondazione Natalino Corazza e quello dell’associazione Teatronecessario che si prefigge l’acquisto di un pulmino per il trasporto degli artisti e delle scenografie durante le tournée internazionali nelle quali sono periodicamente impegnati.

I sostenitori attivi su terzovalore.com in questi anni sono stati già 1614, 294 i donatori. Le organizzazioni presenti sulla piattaforma si occupano principalmente di interventi socio assistenziali (52%) e la cosa interessante è che la modalità più scelta da chi le sostiene è proprio quella del prestito abbinato al dono. Le risorse raccolte finora ammontano a più di 10 milioni di euro, di cui circa 9.100.000 in forma di prestito e 3.300.000 raccolti a tasso zero da 858 prestatori quindi senza alcun costo per l’organizzazione promotrice del progetto. Poi il restante importo è stato coperto con l’erogazione di crediti direttamente da Banca Prossima. In aggiunta, le donazioni ad oggi ammontano a circa 1.600.000 di euro.

«Terzovalore è una soluzione che fa bene a tutti sia sul piano finanziario sia su quello comunitario, cementando la relazione fra un’organizzazione di terzo settore e la società» – ha dichiarato Marco Morganti, amministratore delegato di Banca Prossima che ha sottolineato come «il legame fiduciario sia il vero Terzo valore dell’economia sociale».

La 100esima raccolta di finanziamenti, inoltre, ha permesso l’acquisizione di CasaTo da parte della cooperativa Arcobaleno. L’edificio si trova nel quartiere Barca a Torino. Con il finanziamento l’immobile sarà acquistato, ristrutturato e destinato ai lavoratori soci secondo i principi del social housing.

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In foto di copertina Marco Morganti, amministratore delegato di Banca Prossima

 

 

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