Industria
Amplifon, nel terzo trimestre i ricavi crescono del 12%
“I risultati del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2022 mostrano ancora una volta la nostra capacità di crescere più del mercato di riferimento e in tutte le principali aree geografiche, consolidando la leadership globale di Amplifon nei servizi e nelle soluzioni per la cura dell’udito. Abbiamo oggi un posizionamento ideale in termini di quote di mercato, qualità del servizio, capacità di innovazione e competenze per poter competere in un contesto macroeconomico e geopolitico incerto come quello attuale e continuare a crescere e generare valore per i nostri stakeholder”. Con queste parole Enrico Vita, ceo di Amplifon, ha commentato i risultati del terzo trimestre dell’azienda.
Nel terzo trimestre del 2022 i ricavi consolidati sono stati pari a 502,5 milioni di euro, in crescita del 12,1% a cambi correnti e dell’8,5% a cambi costanti rispetto al terzo trimestre del 2021. Tale performance, sensibilmente superiore al mercato di riferimento, è stata determinata per il 3,5% da crescita organica e per il 5,0% dal contributo delle acquisizioni, mentre il cambio ha avuto un impatto positivo per il 3,6%. Il risultato del trimestre è stato conseguito nonostante un periodo di confronto estremamente sfidante, considerando l’eccezionale crescita dei ricavi (+19%) del terzo trimestre del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019. Nel terzo trimestre l’area Europa e Medio Oriente (EMEA) ha riportato ricavi in crescita rispetto allo stesso periodo del 2021, nonostante il previsto calo del mercato francese, e un forte miglioramento della redditività; l’area AMERICA ha registrato un’eccellente performance dei ricavi trainata da una crescita organica a doppia cifra, nettamente superiore al mercato di riferimento, nonostante la base di confronto eccezionale del terzo trimestre del 2021; ottima la performance dell’Asia Pacifico (APAC), supportata da una forte crescita organica e dal contributo dell’australiana Bay Audio, nonostante l’impatto da elevati contagi Covid tra luglio e metà agosto principalmente in Australia e Nuova Zelanda.
L’EBITDA su base ricorrente è stato pari a 109,4 milioni di euro, in crescita del 14,6% rispetto al terzo trimestre del 2021, mentre l’EBIT si attesta a 49,1 milioni di euro su base ricorrente, in aumento del 14,3% rispetto a 42,9 milioni di euro registrati nel terzo trimestre del 2021, con un’incidenza sui ricavi pari al 9,8%. Il risultato netto su base ricorrente è pari a 29,7 milioni di euro, in crescita del 12,1% rispetto a 26,5 milioni di euro del terzo trimestre del 2021. Il risultato netto as reported, che riflette oneri non ricorrenti per 0,5 milioni di euro, è di 29,2 milioni di euro, con un tax rate che si attesta al 27,1% in lieve miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2021. L’utile netto per azione rettificato (EPS adjusted) ammonta a 17,2 centesimi di euro in aumento del 19,4% rispetto ai 14,4 centesimi di euro riportati nel terzo trimestre del 2021.
In linea coi risultati del trimestre, anche i dati salienti dei primi nove mesi, con EBIDTA su base ricorrente pari a 369,5 milioni di euro, in crescita del 13,3%, EBIT a 191,3 milioni di euro su base ricorrente, in aumento del 14,6%, risultato netto pari a 119,6 milioni di euro, in aumento del 13,7%.
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