Imprenditori
Segreti e vecchi merletti
Quando Bella Cabakoff, russa americana di prima generazione sposò un immigrato ucraino in quel di Dayton in Ohio, nulla nella loro vita quotidiana lasciava presagire che l’amato figlio Leslie, nato due anni prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, avrebbe coronato il sogno americano.
I genitori si impegnano non poco per dargli la migliore istruzione che i proventi del piccolo negozio di abbigliamento aperto in centro a Columbus possono permettere, ed al quale hanno dato il nome Leslie’s in onore del figlio. Con la laurea in economia, Harry e Bella tirano finalmente un sospiro di sollievo e si concedono la prima vacanza in 10 anni, lasciando Leslie ad occuparsi del negozio per qualche settimana. Analizzando margini e mix di prodotto, capisce che si può vendere molto di più con un minimo di innovazione di magazzino, ma suo padre non ci sente.
Sarà una zia generosa e temeraria ad offrire a Leslie un prestito a fondo perduto di 5.000 $ per misurare sul campo le proprie intuizioni. E’ il 1963 quando in un centro commerciale nella periferia di Columbus apre The Limited, un negozio di gonne, maglioni e magliette di semplice fattura, ad alto tasso di rotazione e prezzo estremamente interessante. Facendo leva sul suo innato fiuto per la moda giovane femminile, la formula ha subito successo e Leslie conquista in soli 4 anni l’America da est a ovest, permettendo ai suoi genitori di chiudere Leslie’s e di raggiungerlo nella nuova avventura.
A 40 anni Leslie ha aperto 100 negozi. 5 anni dopo incrocia la strada di Roy Raymond, piccolo commerciante di biancheria intima di San Francisco che ha aperto i suoi 4 negozi, per la timidezza che gli impedisce di andare a comprare lingerie per sua moglie. Roy vende la sua piccola catena a Leslie per 1 milione $ e col ricavato lancia una nuova attività commerciale che però fallisce in poco tempo e porta Roy al suicidio a soli 46 anni. Leslie decide di applicare la formula di The Limited all’intimo, si concentra sul pubblico femminile, ringiovanisce il design con nuovi colori e modelli, apre alla vendita per corrispondenza ed affianca alla lingerie una linea di profumi. E mantiene, in memoria di Roy, il nome originale dei suoi negozi: Victoria’s Secret.
Leslie Herbert Wexner è uscito proprio quest’anno dalla holding di controllo del suo impero – L Brands – anche per l’incapacità di fare evolvere nell’ultimo decennio il brand di lingerie che nel 2019 è stato prossimo al fallimento ed è oggi oggetto di un burrascoso deal col fondo Sycamore Partners, che si è però ritirato poche settimane fa in piena pandemia. Così pure non ha certo fatto bene a Leslie lo scandalo per i suoi legami con Jeffrey Epstein, l’ex miliardario travolto dalle accuse di molestie su minori e morto in carcere suicida. Accuse alle quali Leslie ha peraltro dimostrato di essere totalmente estraneo.
Con 4,4 miliardi di patrimonio personale e 82 anni di età, le giornate di Leslie sono oggi scandite dalla ricca attività filantropica che insieme alla moglie – l’avvocato Abigail Koppel, di 24 anni più giovane che gli ha dato 4 figli – è da sempre indirizzata all’istruzione (100 milioni solo all’Università dell’Ohio), la ricerca medica, l’arte e la comunità ebraica. Il suo modo di restituire parte di ciò che la vita, la fortuna e l’intraprendenza gli hanno regalato.
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