Imprenditori
Quando il successo è Made in Italy: Nicola Carbonara un imprenditore visionario
Non capita tutti i giorni di incontrare un imprenditore come Nicola Carbonara, manager, talent scout ed editore, un uomo dalla ricercata eleganza che ha messo al servizio dell’Italia, la professionalità ed il suo know-how maturati in oltre vent’anni di carriera. Una carriera che lo ha portato a fondare numerosi istituti il cui scopo è quello di formare talenti ed eccellenze del Design, Food, Turismo, Sport e settore Aeroportuale. . Fondatore e publisher di tre magazine – Food Lifestyle, Design Lifestyle e SportStar Magazine – Carbonara è un esempio di come passione e dedizione siano alla base di tutto. La sua carriera ha radici profonde nel suo amore per ogni forma di bellezza e qualità, pilastri che hanno guidato ogni sua scelta professionale. In questa intervista esclusiva si racconta.
Prima di diventare un imprenditore di successo, è stato anche lei un giovane talento: cosa la appassionava da ragazzo e come immaginava il suo futuro?
Provo a ricordare il giovane Nicola Carbonara che, probabilmente, era un giovane enfant prodige poiché ritengo di aver fatto cose importanti prima dei trent’anni, dopo quell’età mi reputo un normalissimo imprenditore che ha ancora tanta strada da fare. Da ragazzo, invece, riconosco di aver avuto una marcia in più, basata su determinazione, perseveranza e resilienza. Non penso di aver fatto nulla di geniale ma di aver continuato, tutti i giorni con impegno, a credere in qualcosa. Le mie passioni da ragazzo erano veramente tante, a partire da quella per la musica classica: ricordo di averla scoperta da bambino attraverso Tchaikovsky, diventato il mio compositore preferito, per arrivare a Mozart e Beethoven. Poi, ho avuto la fortuna di avere un nonno pittore, poeta, oltre che fantastico politologo con una storica e grande esperienza alle spalle. È stato lui a trasmettermi la passione per l’arte e la cultura. Per quanto riguarda gli sport, ce ne sono molti che ho amato sin da ragazzo. Prima fra tutte l’equitazione che ho praticato per molti anni. Avevo un cavallo olandese di cui ricordo ancora il nome, si chiamava Igor, con il quale facevo delle passeggiate fantastiche. Non posso poi nascondere di aver avuto, come tutti i giovani, la passione per le donne. Il mondo femminile è un mondo meraviglioso che ho avuto la fortuna di conoscere, prima grazie alla figura di mia madre e, in ultimo, con mia figlia che mi ha dato la possibilità di entrare definitivamente in confidenza con l’universo femminile. A tutto ciò si aggiunge l’amore che nutro per uno stile di vita green e sostenibile, trasmessomi da mio padre e che, a mia volta, cerco di diffondere quotidianamente anche all’interno delle mie aziende.
Oggi è a capo di numerose aziende leader nel campo della formazione, ma da dove è partito tutto? E quali sono state le sue armi vincenti per arrivare fino a qui?
Il campo della formazione mi ha sempre affascinato perché significava per me sperimentare, ricercare, anticipare i tempi, trasmettere e donare strumenti che possano permettere a tutti di raggiungere e ottenere l’indipendenza e, quindi, la libertà. È partito tutto dalla voglia di migliorare, ovvero creare eccellenza e qualità. Alcuni miei percorsi di studio mi hanno fatto comprendere l’importanza di migliorare l’offerta formativa in generale e, quindi, la volontà di creare servizi di eccellenza che potessero avvicinare le persone al mondo del lavoro con competenze teorico pratiche immediatamente spendibili nel mondo del lavoro. Sono riuscito ad arrivare fino a qui grazie a risorse e compagni di viaggio, collaboratori che portano in grembo già la qualità e l’eccellenza e che, naturalmente, creano eccellenze nel campo del turismo, design, sport, food.
Qual è, dunque, la sua mission, in qualità di imprenditore?
La mia mission è quella di creare eccellenza e qualità e di offrire a tutti coloro che ci scelgono, ogni giorno, dei percorsi teorici e pratici che permettano loro di esprimersi nel mondo del lavoro sia in Italia che all’estero. I progetti formativi, ormai, vanno oltre i confini. Infatti, lavoriamo già con molti paesi dell’estero e siamo soltanto all’inizio di questo meraviglioso viaggio. Un viaggio che permetterà di esportare nel mondo al meglio il Made in Italy del food, design ed altri settori di cui l’Italia è leader.
Qual è la giornata tipo di un imprenditore?
La giornata tipo di un imprenditore non ha mai fine. Un imprenditore che fa questo lavoro con passione e dedizione, in qualunque cosa faccia nel corso della giornata, anche relativa alla sua vita privata, ha sempre un pensiero rivolto all’impresa, all’azienda, ai propri collaboratori e ai propri progetti. È come avere un figlio che ha bisogno di essere costantemente guidato, sostenuto, motivato, nutrito. Essere imprenditore significa, quindi, essere padre o madre ventiquattr’ore al giorno.
Tra i suoi brand spicca Italian Design Institute che si contraddistingue per una vastissima e variegata offerta formativa, nel campo del design, in continuo aggiornamento: in che modo riesce sempre ad essere pioniere?
Italian Design Institute è sicuramente un nostro fiore all’occhiello. Sorrido al solo pensiero per la grande passione che nutro verso il design e la bellezza in tutte le sue forme. Una passione che anima non solo me ma anche tutti i miei compagni di viaggio, ovvero architetti, ingegneri, designer appassionati che ogni giorno fanno un lavoro straordinario che va oltre l’orario lavorativo poiché sono alla ricerca dell’eccellenza e della bellezza. Il fine è quello di anticipare le tendenze e quando, come capita spesso, ci riusciamo, ne siamo davvero contenti. Puntiamo a trasmettere queste competenze a professionisti del settore che si rivolgono a noi per aggiornarsi e specializzarsi in nuove aree e tendenze. Questa è una delle chiavi del successo di Italian Design Institute.
Quali obiettivi si è prefissato di raggiungere entro il 2024?
Sono veramente tantissimi gli obiettivi da raggiungere entro la fine dell’anno. Per scaramanzia non li rivelerò ma posso dirvi che vanno oltrefrontiera. La cosa certa è che li raggiungerò sicuramente insieme ai miei compagni di viaggio che mi sostengono da sempre e con cui realizzeremo nuovi progetti nell’interesse di tutti quanti.
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