Imprenditori
Annamaria, dalla city di Londra a Empethy, una start up per l’adozione di randagi
Annamaria Barbaro è l’ideatrice, insieme a Lorenza Silvestri, di Empethy, il primo motore di ricerca per un’adozione consapevole e supportata di cane e gatto. Ci racconta la sua start-up e la sua storia
La passione per le nuove tecnologie Annamaria Barbaro l’ha maturata in quella che definisce la sua prima vita e ce la racconta oggi con la start-up Empethy, il primo motore di ricerca per un’adozione consapevole e supportata di cani e gatti.
Di innovazione, la giovane di origini napoletane, si occupava guardando il mondo dalle stanze ovattate dell’alta finanza londinese, nelle quali ha trascorso i primi anni post-universitari e gli esordi della sua carriera.
Nel capoluogo britannico si occupava di sviluppo e lancio di soluzioni finanziarie innovative per il mondo banking. Intelligenza artificiale e blockchain erano il pane quotidiano nell’ambito della sua ascesa professionale che in poco tempo l’ha portata a diventare associate del colosso finanziario Barclays. Da quell’osservatorio, per una ragazza con in tasca una laurea in economia all’Università Cattolica di Milano e un master internazionale in management, l’Italia non poteva che apparire lontana.
Distante dal progetto di vita che, per dirla con i suoi genitori, era “coerente e sicuro”.
Nella storia della ideatrice di Empethy c’è tuttavia un prima e un dopo e a segnare lo spartiacque è la lunga stagione della pandemia.
“In periodo Covid – ricorda Barbaro – avevo chiesto alla mia azienda di lavorare in remoto da Napoli e proprio in quel periodo ho aiutato mia zia a trovare un cucciolo da adottare. Inevitabilmente mi sono imbattuta nella difficoltà di ricerca nonostante avessi deciso di iscrivermi a siti e gruppi social”. È di fatto l’inizio della sua storia imprenditoriale, avviata con il supporto della amica Lorenza Silvestri, che prenderà il nome di Empethy e che porterà alla creazione della prima piattaforma nazionale di match tra domanda e offerta per le adozioni di animali.
Da ex analista economica Annamaria Barbaro rimane da subito con i piedi piantati a terra e inizia una accurata indagine di mercato per la quale sfrutta tutte le competenze acquisite nel precedente lavoro di consulenza.
Empethy nasce sull’onda di quegli indicatori che lei stessa snocciola come un mantra: su scala nazionale soltanto il 10% dei cani adottabili riesce ad avere la giusta visibilità. Il mercato di riferimento è composto da circa 3 milioni di esemplari, di cui 2mila e 600 gatti e circa 500mila randagi.
A supporto ci sono anche i dati che provengono dai canili nei quali risultano censiti 300 mila animali in cura e si rileva una adoption rate che oscilla intorno al 15%.
I numeri che consentono di scommettere con gradualità e la giusta dose di follia in una idea imprenditoriale innovativa, come tiene a precisare la founder di Empethy. In tema di business, d’altronde, il posizionamento e le sfide della start up sono da subito ben chiare.
Nell’attivo di Empethy ci sono 4mila adozioni concluse, più di 15mila appelli e 800 strutture iscritte.
La community conta 30mila persone che condividono mission e valori e ogni anno vengono donati 20mila chili di cibo per gli animali ospitati nelle strutture partner.
La sfida annunciata dalla founder per il 2025 è portare la community a 100 mila aderenti e le adozioni annue a 12mila.
Il supporto in questa direzione oltre che dal mercato consumer arriverà dal verticale dedicato alle imprese.
Presto alla missione core della start up si è, infatti, innestato un filone esg e di sostenibilità diretto alle imprese e ribattezzato rifugio virtuale.
“Le aziende target – commenta con orgoglio Barbaro – sono quelle che redigono il bilancio di sostenibilità che decidono di sposare tra le policy dirette ai dipendenti anche quelle a sostegno delle adozioni sul territorio mediante una piattaforma di incontro tra domanda e offerta che assicura un supporto esg visibile a tutti gli stakeholder”.
In questa direzione si è orientato recentemente Gruppo Credem che ha avviato un progetto di responsabilità sociale per le regioni Emilia-Romagna e Campania con una prospettiva di estensione su scala nazionale prevista nel 2025. Iniziative analoghe sono state intraprese da numerosi gruppi societari tra i quali figurano anche Italo e Unipolsai.
In parallelo Empethy punta sul canale cultura d’impresa proponendo webinar online con educatori cinofili per sensibilizzare i dipendenti sul tema del randagismo.
Parecchia strada percorsa e tanti sogni ancora da realizzare.
“Ogni volta che avviamo un nuovo progetto – conclude con orgoglio Annalisa Barbaro – mi tornano in mente i tanti cani e gatti che grazie a Empethy hanno trovato un’adozione e una casa. Penso soprattutto ai cuccioli maltrattati che oggi ricevono l’affetto dei loro padroni e allora ho conferma che la mia è stata la migliore scelta di vita”.
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