Bollette
Gli italiani fanno sempre più fatica a pagare le rate del mutuo
Una quota crescente degli italiani con un mutuo ha difficoltà a pagare le rate, e questo è un bel problema data la quantità di proprietari di casa nel nostro paese, e in questa difficile fase non va meglio per chi vive in affitto.
La possibilità, o meno, di abitare in modo dignitoso e a prezzi accessibili è evidentemente uno dei temi sociali cruciali del nostro tempo, e costituisce un fattore centrale nell’ampliamento delle cosiddette “diseguaglianze”, specialmente nei contesti metropolitani. Un ulteriore elemento di complessità in questo periodo è costituito non dalla difficoltà di accedere al bene casa, ma a quella di riuscire a mantenerlo.
Fin dagli albori della pandemia si era subito compreso che l’impatto economico e sociale avveniva in forme, si diceva, “asimmetriche”, ossia molto differenziate fra gruppi sociali, settori, territori. Si constatava immediatamente, per esempio, che fra chi aveva un lavoro fisso sia nel privato sia nel pubblico, grazie al contestuale ricorso agli ammortizzatori sociali e ai risparmi forzati della lunga fase di emergenza (niente svaghi, meno spese, poche vacanze, ecc.), vi era chi addirittura finiva per accantonare risorse. Questi risparmi in parte stanno sostenendo i consumi in questi mesi di inflazione, ma in parte, grazie ai tassi allora ancora bassi, nel corso dell’anno scorso si erano indirizzati proprio verso il mercato immobiliare.
Insomma, a prescindere ovviamente dalle conseguenze sanitarie e psicologiche della pandemia e limitandosi ai meri aspetti economici, è un fatto che alcuni segmenti sociali nell’ultimo biennio hanno risparmiato, investito e in qualche modo consolidato la propria posizione. D’altra parte, i ceti e le aree sociali più fragili, o i lavoratori autonomi, precari, meno tutelati, nel corso della crisi si sono evidentemente indeboliti e impoveriti.
Tra le tante faglie che andranno osservate e che si stanno mostrando in questa difficile fase post-pandemica, ce n’è una che, per l’appunto, riguarda la casa, e non una volta tanto la difficoltà di accedere a questo bene, ma di mantenerlo senza troppi sacrifici e preoccupazioni.
È una questione rilevante nel quadro descritto, proprio perché notoriamente per gli italiani la casa rappresenta il bene rifugio per eccellenza, e quasi otto su dieci vivono in un alloggio di proprietà. Un Report “FragilItalia”, di AreaStudi Legacoop-Ipsos sulle “difficoltà economiche legate all’abitazione”, quindi, mostra come la casa sia in questa fase anche una fonte di problemi e preoccupazione. Il 50% di chi ha un mutuo dichiara infatti di avere difficoltà a pagarne le rate nei prossimi mesi, e la percentuale è ancora più marcata per chi vive in affitto, dove le difficoltà a pagare il canone giunge al 57%.
In sintesi: nel nostro paese, il 78% degli italiani è proprietario dell’alloggio in cui vive e il 27% (2 punti percentuali in più nell’ultimo anno) ha in carico un mutuo. Diversamente, il 18% (in crescita di 2 punti) vive in affitto, ma con percentuali significativamente maggiori nel ceto popolare (il 28%) e tra gli under 30 (il 26%).
Se nel corso dell’ultimo anno cresce fino alla metà la quota di chi ha un mutuo e denuncia difficoltà a pagarne le rate, questa percentuale sale sensibilmente nel ceto medio basso e tra gli under 30 (63%), ma in modo preoccupante nel “ceto popolare”, dove arriva addirittura all’86%. Ancora peggio per chi vive in affitto, dove nel corso dell’anno la percentuale di chi si trova in difficoltà è cresciuta di diversi punti fino al 57%, ma è al 66% nel ceto medio-basso, con picchi al sud e nelle isole, e nel ceto popolare dove giungono fino all’85%.
In proposito, nella quota di chi è già attualmente in difficoltà a pagare le rate del mutuo, calano le percentuali di chi ha dovuto tagliare e ridurre altre spese (il 44%, meno 6 punti rispetto a un anno fa) e di chi non paga da diversi mesi (il 12%, 16 punti in meno). Nondimeno, aumenta la percentuale di chi dichiara di pagare in ritardo (il 19%, + 5 punti percentuali), e di chi per pagare ha dovuto ricorrere a prestiti di parenti e amici o ha chiesto una rateizzazione del mutuo.
Sul fronte dell’affitto, invece, fra chi ha difficoltà a pagare i canoni cresce in modo marcato la percentuale di chi ha dovuto tagliare e ridurre altre spese (il 56%, +20 punti), mentre cala il numero di chi sta pagando in ritardo (il 25%, 8 punti in meno), di chi ha dovuto ricorrere a prestiti di parenti e amici e di chi non paga da diversi mesi.
La voce abitare è sovente la principale nei bilanci famigliari degli italiani, e per questo, mentre l’Istat rileva una ripresa del tono della fiducia di consumatori e imprese, occorre tenere presente che le conseguenze economiche e sociali della pandemia e la attuale situazione di caro-prezzi, fanno della casa un elemento ulteriore di polarizzazione e ampliamento delle diseguaglianze di cui è necessario tenere debito conto, anche per il carico di ansie e preoccupazioni che necessariamente comporta nei ceti più esposti.
Devi fare login per commentare
Accedi