Grandi imprese

La Borsa brinda al nuovo piano di Tim. Attesi 5 miliardi cash flow in tre anni

11 Marzo 2020

Grande effervescenza in Borsa per TIM che ha aperto stamattina con un rialzo del +5,17% a 0,383 euro dopo la presentazione del bilancio 2019 e l’approvazione nella giornata di ieri del piano strategico 2020-2022 che prevede 5 miliardi di casa in 3 anni. I titoli del gruppo guidato da Luigi Gubitosi avevano perso il 20% nell’ultimo mese, il 26% negli ultimi sei mesi e nell’ultimo anno il 30%.

La strategia delineata, in continuità con il precedente piano, rivede al rialzo alcuni obiettivi grazie ai risultati raggiunti nel 2019 superiori alle aspettative, in particolare incrementando i target di generazione di cassa e riduzione dell’indebitamento.

Il piano prevede una generazione di cassa di 4.5-5 miliardi di euro tra il 2020 e il 2022, ovvero 5-5.5 miliardi a parità di perimetro e principi contabili, decisamente superiore ai 3.5 miliardi del precedente piano. Inoltre è prevista una riduzione dell’indebitamento di gruppo after lease sotto 20 miliardi di euro al 2021 prima di considerare l’incasso previsto dalla vendita del 12.4% di INWIT (circa 1 miliardo di euro).

TIM ha scelto di proseguire il rilancio, avviato nel 2019, del business domestico e la revisione del modello di generazione di ricavi e del modello operativo, che porteranno allo sviluppo di servizi adiacenti e ad un nuovo assetto organizzativo. In Italia sarò accelerata ulteriormente la riduzione dei costi avviata con successo nel 2019 e verrà varato un nuovo piano di sostenibilità in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (sdg) delle Nazioni Unite.

Il gruppo ha scelto di intensificare la creazione di valore da operazioni strategiche non organiche grazie ad accordi con partner di rilevanza mondiale. Una di queste è la condivisione dell’infrastruttura di rete passiva mobile tramite l’accordo con Vodafone per creare la più grande towerco in Italia e accelerare il 5G. Verrà garantito un periodo di esclusiva al fondo KKR Infrastructure in qualità di partner finanziario per lo sviluppo della rete in fibra in Italia a seguito della presentazione di una un’offerta non vincolante per l’acquisto di circa il 40% della rete secondaria fibra/rame di TIM ed in vista dell’auspicata integrazione con open fiber. Infine è prevista l’accelerazione dello sviluppo del segmento data center e cloud, grazie alla partnership con google cloud e alla prevista costituzione di una newco che gestirà la relativa infrastruttura e agirà come factory dei servizi.

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