Grandi imprese
Snam, ricavi in aumento nel primo trimestre 2022
Il Consiglio di Amministrazione di Snam, riunitosi ieri sotto la presidenza di Monica de Virgiliis, ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre 2022.
I ricavi totali del periodo, al netto dei corrispettivi a copertura dei costi dell’energia, ammontano a 808 milioni di euro, in aumento di 104 milioni di euro (+14,8%) rispetto all’analogo periodo del 2021. L’incremento è attribuibile alla crescita dei business della transizione energetica (+63 milioni di euro), in particolare all’efficienza energetica, e dei business regolati (+41 milioni di euro), anche grazie a proventi one-off connessi alla cessione di rimanenze a magazzino di gas di proprietà, nonostante l’effetto negativo dovuto alla riduzione del WACC.
I ricavi regolati, al netto dei corrispettivi a copertura dei costi dell’energia, ammontano a 631 milioni di euro, in lieve riduzione (-3 milioni di euro, pari allo 0,5%) rispetto al primo trimestre 2021 per gli effetti della revisione del WACC a partire dal 1 gennaio 2022. Tali effetti (-32 milioni di euro complessivamente, di cui -25 milioni di euro relativi al settore trasporto e -7 milioni di euro al settore stoccaggio) sono stati in parte compensati dall’incremento della base RAB del trasporto (+10milioni di euro, incluso l’effetto dei minori incentivi “input based”), dai maggiori volumi di gas trasportato (+8 milioni di euro) dovuti alla ripresa dei consumi interni e alla crescita delle esportazioni e – da ultimo – dai maggiori ricavi per servizi “output based” (+7 milioni di euro). I ricavi dei business della transizione energetica ammontano a 127 milioni di euro, in aumento di 63milioni di euro rispetto al primo trimestre 2021, per il positivo contributo delle attività nell’efficienza energetica, trainate dal forte sviluppo in ambito residenziale.
Stefano Venier, Amministratore Delegato di Snam, ha così commentato i dati appena approvati:
“I risultati del primo trimestre mostrano la solidità del core business di Snam, la positiva performance operativa e il maggiore contributo delle società partecipate, elementi che hanno consentito di compensare gli effetti derivanti dalle disposizioni del nuovo periodo regolatorio in tema di remunerazione del capitale per le attività caratteristiche.
La nostra infrastruttura di trasporto, stoccaggio e rigassificazione inoltre conferma la propria centralità nel complesso contesto geopolitico attuale. Per questo siamo anche al lavoro per intraprendere le iniziative necessarie per contribuire alla sicurezza e per consentire la diversificazione degli approvvigionamenti in Italia e nei territori nei quali operiamo, restando nel contempo impegnati ad abilitare la transizione energetica e a raggiungere i nostri obiettivi di neutralità carbonica, nell’interesse di tutti i nostri stakeholder”
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