Grandi imprese

Pietro Labriola è stato confermato amministratore delegato di Tim

7 Aprile 2022

Pietro Labriola è stato confermato direttore generale e amministratore delegato di Tim dal consiglio di amministrazione del gruppo riunitosi oggi sotto la presidenza di Salvatore Rossi, in seguito alla riunione dell’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio 2021. Il mandato di Labriola cesserà, unitamente a quello degli altri consiglieri, dalla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre del 2023.

La nomina di Labriola è stata confermata all’unanimità. Proprio l’ad Labriola con il presidente Rossi nella tradizionale lettera pubblicata in occasione dell’assemblea di bilancio, rivolgendosi agli azionisti, hanno sottolineato che “Tim continuerà ad essere un patrimonio di tecnologie, professionalità e infrastrutture a servizio dello sviluppo economico e sociale italiano”, indipendentemente dalla fisionomia che assumerà a seguito dell’operazione di riassetto allo studio. La fattibilità e la definizione del progetto di separazione prevista dal piano avverrà entro l’estate. “Al tempo stesso potremo anche meglio beneficiare degli stimoli all’adozione delle tecnologie dell’ICT previsti all’interno del PNRR”.

Il board ha, inoltre, esaminato la lettera ricevuta da Kohlberg Kravis Roberts & Co lo scorso 4 aprile e ha preso atto che KKR ha dichiarato di non essere in grado di confermare la validità della manifestazione d’interesse indicativa e non vincolante presentata lo scorso 19 novembre e i termini della manifestazione stessa, incluso il prezzo di 0,505 euro per azione.

Al riguardo KKR ha elencato le circostanze che hanno determinato l’impossibilità di confermare la potenziale operazione:

  • il profit warning di dicembre, che è stato comunicato il 15 dicembre 2021, seguito dall’annuncio di risultati inferiori alle aspettative per l’esercizio 2021;
  • le nuove guidance sul piano strategico 2022-2024, anch’esse inferiori alle attese (e significativamente più basse rispetto al broker consensus per il 2022), comunicate il 2 marzo 2022;
  • il downgrade delle agenzie di rating con outlook negativo.

Il consiglio ha precisato che KKR ha ricevuto le informazioni elencate qui sopra nel corso degli ultimi mesi contestualmente a tutti gli altri operatori del mercato. Il consiglio, alla luce della circostanza che KKR ha ritenuto di non confermare la precedente manifestazione d’interesse e il prezzo ivi indicato, ha deliberato all’unanimità di non ritenere opportuno, in questa fase, dare seguito alla richiesta di due diligence.

Qualora KKR decidesse di presentare un’offerta concreta, completa e attrattiva (che contenga, fra le altre cose, anche l’indicazione del prezzo per azione ordinaria e di risparmio di Tim), il consiglio di amministrazione di Tim sarà nella posizione di riconsiderare la propria decisione nell’interesse di tutti gli azionisti. Infine, KKR, pur non essendo in grado di confermare i termini della manifestazione indicativa non vincolante, ha dichiarato di essere comunque disponibile a esplorare qualsiasi altra operazione nell’interesse della Società, dei suoi azionisti e del Paese.

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