Grandi imprese

Le telecomunicazioni nell’era del Covid-19 sono un servizio essenziale

30 Aprile 2020

Quanto contano le telecomunicazioni nell’era del Covid-19? Possiamo considerarle un servizio essenziale? L’emergenza sanitaria ci ha messo di fronte all’importanza delle infrastrutture ICT – reti, applicazioni, cloud – non solo per i privati ma anche e soprattutto per le imprese. Peraltro, in momento in cui lo smartworking non è più una scelta ma una necessità – e per alcuni settori una regola decisa dal governo – l’importanza delle telecomunicazioni è venuta fuori prepotentemente. Senza la rete, il lockdown sarebbe stato e sarebbe più difficile: non potremmo guardare film o serie tv in streaming, non potremmo videochiamare parenti e amici e soprattutto, in molti casi, non potremmo lavorare.

Global Leaders’ Forum ha così deciso di scrivere e pubblicare una lettera per ribadire che le infrastrutture ICT meritano di essere riconosciute come “servizio essenziale”, anche nelle giurisdizioni in cui ancora non lo sono, soprattutto in un periodo di emergenza come quello che il mondo sta vivendo. La lettera è stata sottoscritta anche da Sparkle, operatore globale del Gruppo TIM, primo fornitore di servizi wholesale internazionali in Italia e ottavo nel mondo, e da altre società di telecomunicazioni leader a livello mondiale. Proprio in questi giorni, data la straordinarietà del momento e la grande richiesta di connettività, Sparkle è impegnata negli investimenti che servono al potenziamento e aumento della capacità della rete per fornire connettività stabile e costante.

Global Leaders’ Forum è costituito dagli esponenti dei grandi fornitori internazionali di servizi ICT, che si confrontano sulle strategie e concordano attività di collaborazione basate sul principio dell’interoperabilità e della copertura globale. Ne fanno parte, oltre a Sparkle, Telefonica,  AT&T, Verizon, Deutsche Telekom, China Unicom. Le azioni del GLF, peraltro, sono proseguite con la due giorni di evento on line (“Critical Connections: TMT Sector’s Covid-19 Response”) che si è svolto il 28 e 29 aprile. All’evento ha partecipato Sparkle con l’intervento del Chief Technology Officer Enrico Bagnasco.

“Su tutte le nostre reti abbiamo visto incrementi senza precedenti, di dimensioni rapidamente divenute eccezionali, di tutte le forme di traffico, soprattutto nei paesi che hanno imposto misure di lockdown”, si legge nel documento firmato da Marc Halbfinger, presidente dell’ITW Global Leaders’ Forum, a nome di tutti i membri del gruppo.

Nella lettera Halbfinger chiede  a tutti i governi “di designare l’infrastruttura ICT, la fornitura di servizi ICT e i service provider di infrastruttura critica come servizio essenziale”. “Nei paesi in cui è già così, si è prodotto un chiaro beneficio nell’operatività che permette la continuità del servizio e al tempo stesso la sicurezza dei nostri colleghi. Auspichiamo che il riconoscimento dello status di servizio essenziale sia replicato in tutte le giurisdizioni”. Una scelta, quest’ultima, che sarebbe funzionale al periodo di emergenza ma soprattutto che garantirebbe maggiore manutenzione, funzionamento delle infrastrutture, assicurerebbe la resilienza delle reti, del cloud e delle applicazioni di fronte all’aumento della domanda di capacità e garantirebbe i canali di customer care per servire sia il welfare pubblico sia l’economia.

Si tenga poi conto che l’Onu nel 2011 (e non oggi) ha dichiarato l’accesso a Internet come fondamentale diritto umano, ma anche nei Paesi più sviluppati,  dove è disponibile una copertura ultrabroadband fissa e mobile a più del 80% della popolazione, ci sono ancora zone che non hanno a disposizione la banda ultralarga. Quindi, le infrastrutture devono essere ulteriormente potenziate in tutto il mondo per fare un ulteriore salto di qualità.
Global Leaders’ Forum si impegna, oltre alla collaborazione come fosse un’industria unica, anche a supportare i governi e gli organismi internazionali per garantire resilienza sulla connettività internazionale. Sarà forse la volta buona?

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