Grandi imprese
Come si dice “Indebitamento” in cinese? “Evergrande”
CO-AUTORE LUCA FRANCI
Lo dicevano già i Latini e gli Indiani d’America: è il nome che forgia il destino, e quello di Evergrande sembra fatto apposta per il gruppo che puntava ad essere la più grande industria edile della storia dell’umanità. È un nome occidentale per gli occidentali, fondato dall’uomo d’affari Hui Ka Yan (in cantonese), noto come Xu Jiayin (in cinese mandarino)[1]. Un uomo con anni di esperienza e di grandi sogni, partiti con il commercio di riso, paglia e carbone da un villaggio all’altro, nella sua provincia natale dell’Henan, dove è nato nel 1958, figlio di un soldato per anni lontano, nella guerra contro il Giappone[2]. Dopo l’adolescenza, quando già lavorava, Xu ha frequentato il college nella città di Wuhan e si è laureato nel 1982 e, per guadagnare i soldi necessari per iniziare la propria carriera, oltre a continuare il suo commercio ha lavorato in un’acciaieria[3]. Davvero un uomo venuto dal nulla grazie solo alla propria tenacia ed alla propria intelligenza.
Negli anni ’90, pochi anni dopo la strage di piazza Tiananmen e nella prima fase della grande espansione economica cinese voluta da Deng Xiaoping, Xu punta tutto sull’immane carenza di case per la nascente classe media cinese e, nel 1996, a Guangzhou, fonda una piccola società di sviluppo immobiliare, il Gruppo Hengda[4], ovvero sé stesso e pochi dipendenti: giusto in tempo per cavalcare l’onda del grande boom immobiliare cinese degli anni 2000. In soli 13 anni, dopo aver cambiato il nome della piccola Hengda in Evergrande ed aver spostato la sua sede fiscale alle Isole Cayman, nel 2009 Xu raccoglie più di 720 milioni di dollari quotando la sua società immobiliare alla borsa di Hong-Kong[5].
Ma la principale fonte di finanziamento per Evergrande sono le banche. Quando l’azienda si presenta in borsa siamo nel pieno della crisi scatenata dal collasso della Lehman Brothers e, spaventate, le banche cinesi orientano i loro investimenti e prestiti sul mercato interno e, in particolare, sugli alti rendimenti di una giovane società immobiliare in piena espansione. Xu gode di contatti politici importanti, che facilitano il suo accesso al credito[6]. È un membro della Conferenza Consultiva Politica, un gruppo d’élite di consulenti vicini ai vertici assoluti del potere[7], tant’è che il fratello del primo ministro Wen Jiabao (in carica dal 2003 al 2013) diventa direttore di Evergrande nel 2001 e compra il 16% delle azioni del gruppo[8].
La nascita di un impero
Le cifre sono impressionanti: con 125’000 dipendenti ed un fatturato in crescita esponenziale, nel secondo decennio del secolo Evergrande è una delle più grandi società immobiliari della Cina ed una delle duemila aziende più grandi del mondo[10]. L’espansione finanziaria ha portato con sé una tumultuosa diversificazione: Evergrande produce auto, amministra case, è un colosso dell’entertainment, del turismo, della sanità, della tecnologia, della finanza e dello sport, costruisce più di 1300 cantieri in più di 280 città cinesi ed è partner di più di 860 aziende note in tutto il mondo[11]. Fa parte di una triade di nuovi giganti cinesi, con il soprannome di Wan Heng Bi, accanto ai due colossi immobiliari Vanke e Country Garden[12].
Si punta sull’innovazione, ma anche sulla massima estensione possibile della fascia di consumatori, rendendo i prodotti fruibili anche da coloro che hanno una minore forza economica, così come richiesto, da anni, dalla direzione del partito, che ha bisogno di allargare considerevolmente la base della nuova borghesia, allo scopo di poter reinvestire in benessere l’enorme surplus che le banche hanno creato grazie ai rutilanti successi dell’export cinese dell’ultimo quarto di secolo[13].
Ma non tutte le promesse vengono mantenute. Nel 2009 Evergrande New Energy Automobile offre una gamma di nuovi veicoli elettrici o semi-elettrici, estremamente avanzati nell’architettura del telaio, nel gruppo propulsore, nella batteria di alimentazione, nell’elettronica ed altri dettagli – a prezzi estremamente bassi che ha portato questo ramo d’azienda ad un fatturato di 74 miliardi di euro solo con gli ordinativi[14]. Oggi, dopo che la maggior parte degli obiettivi è stata mancata, la società ha perso l’equivalente di 741 milioni di dollari e vale solo 6,5 miliardi di dollari[15].
Il ramo turistico funziona grazie al parco divertimenti “Evergrande Children’s World”[16] ed all’isola artificiale “China Hainan Sea Flower Island”[17], che è una delle attrazioni turistiche culturali più ambite del mondo. Nel settore sanitario, il gruppo cinese punta sui pensionati più ricchi (con successo) con l’Evergrande Health Care Valley ed il Boao Evergrande International Hospital di Hainan[18]. Guoheng Smart Energy Service, fondata contemporaneamente a State Grid Corporation of China, sviluppa nuovi prodotti per infrastrutture energetiche e la gestione della rete di servizi energetici intelligenti, sicché non dà ancora risultati apprezzabili, mentre il ramo alimentare, nonostante i milioni spesi per le campagne pubblicitarie[19], ha chiuso i battenti nel 2016 con una perdita finale di 4 miliardi di yuan[20].
Ma è con il calcio che Evergrande ha ottenuto l’attenzione di tutto il mondo, dapprima comprando il Guangzhou Evergrande Football Club, che ha vinto la Coppa d’Asia nel 2013 e nel 2015, gestito in comproprietà con il colosso cinese dell’e-commerce, Alibaba[21], poi costruendo, nell’ aprile del 2020, l’immenso Guangzhou Evergrande Football Stadium nel villaggio di Xi, vicino a Canton[22]. Quando sono stati resi noti i gravissimi problemi di Evergrande, anche i suoi azionisti sono entrati in gravi difficoltà: tra questi, con oltre due miliardi di dollari di perdite, c’è anche il gruppo Suning, che è l’attuale proprietario dell’Inter di Milano[23].
L’onda lunga del programma socioeconomico cinese
Il programma di sostegno del mercato interno cinese va avanti a prescindere dalle crisi dei singoli attori di questo processo: la Banca popolare di Cina, dal 15 dicembre ha ridotto dello 0,5% la proporzione di depositi bancari da tenere come riserve, raggiungendo una media dell’8,4%, per incoraggiare le banche a concedere più prestiti alle attività[25]. Si era verificata un’analoga riduzione delle riserve nel mese di luglio ed è in controtendenza rispetto ai Paesi occidentali: la riduzione delle riserve, che sono note come required reserve ratio (RRR), distribuirà 1200 miliardi di yuan nell’economia[26].
La ragione di questa scelta è nel rallentamento della crescita nell’edilizia e da un PIL che cresce del 4,9%, nel terzo quadrimestre del 2021, dopo il +7,9% del secondo quadrimestre. La crescita esponenziale dell’economia cinese era in declino già prima della pandemia: dal picco di 15% del 2007 è scesa al 6% nel primo trimestre 2019[27]. Questa crescita si fonda su quattro pilastri: edilizia, infrastrutture, esportazioni e consumi interni. Il settore immobiliare vale circa il 27% del PIL ed è in difficoltà: a causa del collasso di Evergrande i prezzi delle nuove abitazioni stanno crollando e la costruzione di nuovi immobili rallenta[28].
La strategia della banca centrale è di tamponare la falla dei debiti di Evergrande per evitare un effetto contagio sulle aziende collegate[29]. Sicché, uno dei principali obiettivi per il 2022 sarà riprendere a qualunque costo la corsa verso il “benessere condiviso”, sia in termini materiali che in termini culturali, con una riduzione del gap tra regioni, aree urbane e rurali – per ottenere il quale il governo lavora su tre fronti principali: ridurre i costi delle abitazioni, aumentare le entrate delle famiglie e dare alla popolazione maggiori opportunità di creare ricchezza[30]. In pratica, la Cina vuole fare quello che il mondo occidentale cerca di fare: porre un limite al potere delle tech companies (Facebook, Google, Apple, Amazon, Tencent, Alibaba, etc etc) e puntare sulle piccole e medie imprese specializzate in mercati di nicchia: un progetto chiamato “crackdown”, che comporta una serie di leggi, controlli e divieti che rallentano la corsa di questi giganti[31].
Un esempio: il programma di “benessere condiviso” costa 15 miliardi di dollari ad Alibaba. Il colosso cinese leader dell’e-commerce ha risposto alla chiamata del presidente Xi Jinping sulla redistribuzione e ha destinato 100 miliardi di yuan (15,5 miliardi di dollari) a programmi di riequilibrio della ricchezza nel ceto medio. La notizia sul colosso dell’e-commerce ha fatto immediatamente il giro del mondo: le risorse saranno erogate entro il 2025, e saranno al servizio delle Pmi e dello sviluppo delle aree rurali[32]. I Big Tech cinesi, uno dopo l’altro, si adeguano: anche Tencent e Pinduoduo si sono allineate per contribuire alla nuova strategia di Xi Jinping, mettendo a disposizione rispettivamente 15 miliardi e 1,3 miliardi di dollari[33].
Tutto questo non è una decisione improvvisata, ma il risultato di un processo lungo 30 anni, iniziato nel 1992 quando, durante una visita nel Sud della Cina, Deng Xiaoping ha capito che la Cina deve puntare sullo sviluppo delle regioni costiere e poi aiutare le regioni centrali e occidentali. Solo dopo un decennio di crescita, il decimo piano quinquennale (2001-2005) inizia a lavorare per ridurre la miseria, e fino al tredicesimo piano quinquennale (2016-20), la Cina ha costruito una società che ha vinto la miseria più bruta: ora è il turno di compiere un salto di qualità e portare a tutti i cinesi il benessere che conosciamo noi occidentali[34]. Grazie ad immani investimenti, ma anche grazie ad uno dei grandi successi dell’era di Xi Jinping: il raggiungimento dell’indipendenza tecnologica[35].
L’esito più importante del Lianghui[36] (le riunioni parlamentari annuali a Pechino durante le quali legislatori e consulenti esaminano gli obiettivi annuali[37]) del marzo del 2021, è il varo del 14esimo piano quinquennale[38]. Il suo tema centrale è la cosiddetta ‘strategia della doppia circolazione”: un ruolo più forte della domanda interna nel guidare la crescita e, allo stesso tempo, l’attrazione di investimenti e tecnologia esteri, aprendo i mercati finanziari cinesi[39]. Nei prossimi 5 anni la spesa per la ricerca supererà l’aumento del PIL – ma sono le politiche rurali la vera cartina tornasole dell’intera “doppia circolazione”: il valore dell’economia digitale deve aumentare dal 7,8% del 2020 al 10% del 2025, e la detrazione fiscale per i costi di ricerca delle imprese manifatturiere sarà aumentata del 100%[40]. La Cina prevede di istituire una serie di laboratori nazionali in campi come la fisica quantistica, la fotonica, le micro-nano tecnologie, l’intelligenza artificiale, le fonti energetiche innovative e la prevenzione e il controllo delle malattie infettive[41].
Uno dei nodi centrali è quello del mantenimento dell’indipendenza tecnologica, da supportare favorendo l’ingresso in Cina di imprese straniere e la concessione di visti per tecnici stranieri specializzati[43]. Non solo per far guadagnare di più, ma per combattere in modo radicale e veloce il gravissimo inquinamento della Cina[44]. Ma non basta. Non basta aver superato i 1,90 dollari al giorno in quasi tutto il territorio (minimo calcolato dalla Banca Mondiale per definire lo stato di miseria) ed aver raggiunto un reddito annuale netto pro capite di 14’617 yuan (1881 euro) in campagna e di 39’251 yuan (5071 euro) in città: per vincere la scommessa della “doppia circolazione”, bisogna fare anche della popolazione rurale un esercito di consumatori ed è stato quindi deciso di inserire nel nuovo piano quinquennale il progetto di “rivitalizzazione rurale”[45].
Bisogna redistribuire ricchezza, facilitare la mobilità interna e favorire ulteriormente il trasferimento di individui dalle campagne alle città, cercando una soluzione al sistema degli hukou[46], Introdotto nel III secolo a.C., che da oltre 800 anni obbliga i contadini a vivere e morire dove sono nati[47]. Bisogna aumentare le tasse sui prodotti di lusso e su quelli che hanno bisogno di grande quantità di energia o di inquinamento per la loro produzione, e diminuire quelle sui prodotti essenziali.
La situazione è talmente seria che, spesso, alcune città vengono chiuse per eccesso di avvelenamento dell’aria e dell’acqua, e le fabbriche sono costrette a sospendere la produzione finché i livelli non sono scesi[48]. In tutti i comparti industriali, secondo i piani del governo non basta più esercitare il dumping salariale e ridurre quanto possibile i costi, a scapito del benessere della popolazione e del danneggiamento dell’ecosistema. Oggi, chi vuole arricchire in Cina, deve farlo consumando poca energia, smettendo di inquinare, pagando meglio i dipendenti, offrendo loro spazi di tempo e di libertà per provare piacere nella vita e, quindi, sostenere la crescita del mercato del consumo interno[49].
Cosa fare di Evergrande?
Secondo gli economisti, la bolla del mercato immobiliare in Cina è cominciata con la crisi finanziaria del 2008, quando il governo decide di sostenere l’economia con una misura diversa da quelle adottate dai governi occidentali: immettendo molta liquidità nell’economia e abbassando il costo dei prestiti, per incoraggiare gli investimenti e proteggere l’occupazione. Sicché, in quel periodo, esplode la speculazione immobiliare e la nascita delle cosiddette città fantasma: formicai immensi che non mai stati abitati o che sono sottoutilizzati. Secondo la stima riportata dall’ Economist[51], un quinto di tutte le abitazioni della Cina è vuoto[52].
È così che Evergrande si gonfia, commettendo un peccato di vanità: si allarga ben oltre il suo core business e spende miliardi nel calcio, costruendo uno stadio ed ingaggiando l’allenatore dell’Italia Campione del Mondo 2006, Marcello Lippi[53]. Il ramo principale, quello dell’edilizia, pone Evergrande al secondo posto per metri quadri costruiti: nel 2020 le entrate del gruppo ammontano a 507,2 miliardi di yuan (66,8 miliardi di euro), ed il fondatore è uno dei primi cinque uomini d’affari cinesi, con un patrimonio intorno ai 34 miliardi di dollari[54].
Lodato dal Partito comunista cinese come uno degli imprenditori che più hanno contribuito alla lotta contro la povertà, in seno al gruppo cova un tarlo: il colossale indebitamento del gruppo, stimato in 2000 miliardi di yuan (262,6 miliardi di euro)[55]. Una cosa che preoccupa tutti, a partire da Xi Jinping, che già nel 2017 aveva ammonito di non gradire la bolla speculativa che teneva in piedi Evergrande: “le case sono fatte per viverci, non per farci speculazioni”, diceva[56]. Nell’estate del 2020 La Banca del Popolo Cinese ha cambiato le linee guida del sistema regolatorio nazionale per il settore dell’edilizia: un rapporto massimo debito-asset del 70%, un tetto massimo nel rapporto tra indebitamento e capitale del 100% e una liquidità almeno pari ai debiti a breve – tutte condizioni che Evergrande mai e poi mai sarebbe stata in grado di rispettare[57]. Con l’entrata in vigore di queste tre “linee rosse” per Evergrande poi è arrivato il momento della verità[58] .
Il management ha cercato di vendere. Ha provato ad abbassare del 14% i costi delle proprie abitazioni. Ha messo sul mercato alcune delle sue compagnie. Ha cercato di vendere il ramo auto elettriche a Xiaomi. Niente da fare: il 13 settembre 2021 Evergrande ha annunciato di essere in grave crisi di liquidità e che le prospettive delle vendite sono negative per i mesi a venire: il tappo è saltato[59].
La società ha fatture non pagate per oltre 300 miliardi di dollari ed ha mancato un rimborso dei bond agli investitori stranieri, mandando l’intero mondo nel panico: che la Cina stia incappando nello stesso disastro vissuto dagli Stati Uniti nel 2008 con il crack della Lehmann Brothers? Il governo è in crisi: se salva Evergrande, rischia di mandare un messaggio di impunità a chi non rispetta le regole; se non lo fa, 1,6 milioni di acquirenti, in attesa di appartamenti incompiuti, e centinaia di piccole imprese, creditori e banche perderebbero tutti i loro soldi[60].
Pechino decide di non intervenire e cerca febbrilmente di scongiurare un effetto domino. La banca centrale ha ridotto la quota di riserve che le banche sono obbligate a tenere depositate presso l’istituto centrale: un modo per aumentare la liquidità e le capacità di erogare crediti, ed ha immesso nel sistema l’equivalente in yuan di 166 miliardi di euro di contante[61]. Ad ottobre Forbes avverte che Fantasia Holdings, un altro sviluppatore immobiliare, ha mancato il pagamento di un bond da 206 milioni di dollari. Un’altra società, Sunshine 100, fa sapere di non poter onorare un bond da 170 milioni di dollari. Il gruppo China Ayouan Property ha comunicato di non essere certo di potere far fronte a un bond da 651,2 milioni di dollari. Ancora più preoccupante è il caso di Kaisa Group Holdings, che sta trattando per prorogare scadenze da 400 milioni di dollari ed è a rischio default[62].
Per cercare di ripianare le sue perdite, Evergrande ha utilizzato miliardi di dollari dei piccoli investitori e dei suoi stessi dipendenti: ha esercitato un’enorme pressione sui lavoratori affinché acquistassero prodotti finanziari del proprio datore di lavoro, esponendosi ad una vera e propria tragedia[64]. Il pericolo più grande è costituto dalle centinaia di migliaia di persone che, con i loro risparmi di una vita, hanno pagato un acconto su un’abitazione che, generalmente, Evergrande completa grazie ai prestiti bancari o all’emissione di obbligazioni, spesso in valuta estera – soldi che non ci sono più[65]. Tutto inutile: i soldi carpiti con l’inganno non bastano a chiudere la falla costituita da anni di indebitamento crescente[66].
Il 9 dicembre del 2021 l’agenzia di rating Fitch valuta Evergrande come “Rd”, ossia restricted default, default limitato[67]. Evergrande è, nei fatti, inadempiente, ma non ha ancora avviato la procedura, sicché è come una nave in fiamme che naviga alla cieca in un porto. Il governo cinese proibisce ai creditori di intraprendere azioni legali[68], ma questo vale solo per i Cinesi: la gran parte del prestito di 82,5 milioni di dollari che Evergrande avrebbe dovuto restituire il 9 dicembre spetta a persone ed aziende straniere[69]. Xu Jiayin annuncia di vendere asset personali per 1,1 miliardi di dollari, tra cui case e jet privati – nulla, in confronto agli oltre 300 miliardi di buco[70].
A evitare la bancarotta è stata la famiglia Zhang che, attraverso Suning, si è esposto con un prestito di circa 2,6 miliardi di euro ed annuncia che aspetterà per il suo rimborso del debito – ma Suning è già vicino al tracollo, e questo prestito non è altro che una misura di contabilità creativa per creare degli attivi fittizi: una mossa che Pechino non ha mai gradito e che rischia ora di attirare, a causa della nuova normativa dell’economia statale, ulteriori 3 miliardi di euro di debito[71].
Parte l’effetto domino: Fitch dichiara il “restricted default” anche per il gruppo Kaisa, che non ha ripagato un bond da 400 milioni di dollari. Le obbligazioni dei due gruppi costituiscono il 15% di tutti i bond in valuta estera emessi da aziende immobiliari cinesi: tra i possessori di titoli Evergrande ci sono anche colossi come Blackrock, UBS, Allianz, Ashmore, HSBC, Pictet e, seppure per cifre irrisorie, le italiane Fideuram e Mediobanca[72]. Titoli spazzatura, che dovranno essere messi a bilancio come perdite nette, dal momento che è poco probabile che Pechino rimborsi gli obbligazionisti stranieri[73]. Ma tutti i miliardari cinesi hanno perso dei soldi: secondo il Bloomberg Billionaires Index si tratta di 46 miliardi di dollari[74].
I mercati non credono alla salvezza di Evergrande, e sanno che il suo fallimento, oltre a creare un esercito di 200’000 persone senza lavoro, metterebbe a repentaglio l’intera economia cinese. Gli operatori non credono più neanche alle prospettive di ristrutturazione del debito. Le banche hanno voltato le spalle al gruppo cinese[75]. La paura cresce, perché Evergrande non è l’unica industria edilizia cinese travolta da una crisi di liquidità: complessivamente, il settore deve 19,8 miliardi di dollari solo di debito offshore e solo per il primo trimestre del 2022[76].
Nonostante il 1° gennaio il presidente Xu Jayin abbia affermato di “essere ottimista” sul futuro, affermando che il 91,7% dei cantieri bloccati sono stati riaperti, che 89’000 persone hanno ripreso a lavorare e che nel quarto trimestre sono state consegnate 53’000 abitazioni[77], la Borsa cinese ha bloccato le negoziazioni delle azioni di Evergrande: a pesare è l’ordine di demolizione di 39 edifici nella provincia di Hainan, emesso perché i permessi di costruzione sono stati ottenuti illegalmente – un ordine che trasforma in macerie anche l’avveniristico progetto Ocean Flower, il resort costruito sulle isole al largo di Hainan[78].
Insomma: siamo all’epilogo. Xi Jinping salverà Evergrande? Il presidente troverà un modo per ridurre i danni alla classe media, già provata dalla pandemia e dalla frenata dell’economia[80]? È possibile che il tracollo di Evergrande sia il segnale che, in tutta la Cina, ci sono decine di grandi aziende in condizioni simili[81]? I pericoli di contagio sono bassi per l’Occidente, poiché la stragrande maggioranza del debito di Evergrande è con un’unica banca cinese che, per giunta, appartiene allo Stato[82].
Poi ci sono le ripercussioni politiche. Nell’autunno del 2022 si terranno le elezioni per il congresso del Partito Comunista Cinese. Benché al momento la riconferma di Xi Jinping appaia scontata, le autorità vogliono in qualsiasi modo escludere di arrivare alle elezioni con il popolo infuriato per una crisi finanziaria e metta in discussione l’infallibilità del partito[83]. Giacché il neoliberismo economico a cui è arrivata la Cina con rapidità sorprendente, ha tolto il controllo centrale dell’economia al Presidente Xi Jinping, che in questo momento motiva tutte le sue decisioni con l’asserita priorità di ripristinare quel controllo.
La modernizzazione asiatica, in particolare in Cina, ha sorpreso noi occidentali. Ormai sono i primi nel settore delle rinnovabili, delle telecomunicazioni, delle tecnologie avanzate e dell’intelligenza artificiale[84], ma ora, per la prima volta, mostrano i difetti connessi alla crescita velocissima del sistema, i cui simboli sono certamente l’altissimo tasso di inquinamento, la pandemia (che viene dalla Cina), il fallimento della politica di prestiti incoraggiata negli ultimi 20 anni dal governo centrale. Xi Jinping aveva promesso il benessere, ma ora rischia di passare alla storia come colui che, non avendo imparato bene la lezione sul capitalismo occidentale e le sue endemiche debolezze, ha ripetuto 140 anni più tardi il collasso collettivo che l’Europa ha conosciuto alla fine del 19° secolo, quando le grandi banche tedesche, una dopo l’altra, travolte dalla prima grande bolla immobiliare, sono fallite, gettando nella miseria e nella disperazione un intero popolo. Oltre a leggere Machiavelli, il leader cinese avrebbe dovuto leggere anche Giambattista Vico.
[1] https://www.affaritaliani.it/economia/evergrande-chi-e-xu-jiayin-il-magnate-che-nacque-sotto-un-tetto-di-paglia-760523.html
[2] Guo Hongwen; Xu Yahui, “恒大许家印 “, Taiwan Strait Publishing, Beijing 2017; https://sports.qq.com/a/20131106/012443_all.htm
[3] https://www.epochtimes.it/news/la-storia-del-fondatore-di-evergrande-e-cosa-significa-per-il-futuro-dellazienda/
[4] https://www.companieshistory.com/evergrande-group/
[5] Guo Hongwen; Xu Yahui, “恒大许家印 “, Taiwan Strait Publishing, Beijing 2017, p. 56; https://www.bfmtv.com/immobilier/international-etranger/comment-xu-jiayin-a-bati-en-chine-evergrande-un-empire-immobilier-aujourd-hui-au-bord-du-gouffre_AD-202109130083.html
[6] https://www.askanews.it/economia-estera/2021/09/22/evergrande-ecco-come-%c3%a8-nata-la-crisi-che-fa-tremare-i-mercati-pn_20210922_00027/
[7] https://www.nytimes.com/article/evergrande-debt-crisis.html?
[8] https://www.affaritaliani.it/economia/evergrande-chi-e-xu-jiayin-il-magnate-che-nacque-sotto-un-tetto-di-paglia-760523.html
[9] https://www.nytimes.com/article/evergrande-debt-crisis.html?
[10] https://www.companieshistory.com/evergrande-group/
[11] https://www.companieshistory.com/evergrande-group/
[12] https://www.sanmarco.capital/blog/la-questione-cinese/
[13] https://www.tuttocina.it/Mondo_cinese/124/124_dall.htm
[14] https://www.companieshistory.com/evergrande-group/
[15] https://therealdeal.com/2021/08/29/property-wing-of-worlds-most-indebted-developer-posts-rare-earnings-loss/
[16] https://blooloop.com/theme-park/news/evergrande-childrens-world-china/
[17] http://www.l-a-v-a.net/projects/hainan-ocean-flower-resort/?locale=en_US
[18] https://www.companieshistory.com/evergrande-group/ ; https://www.sanmarco.capital/blog/la-questione-cinese/
[19] https://www.companieshistory.com/evergrande-group/
[20] https://www.sanmarco.capital/blog/la-questione-cinese/
[21] https://www.companieshistory.com/evergrande-group/
[22] https://www.sanmarco.capital/blog/la-questione-cinese/
[23] https://www.youtube.com/watch?v=NlwJWkKF3ac ; https://www.fcinternews.it/copertina/evergrande-evita-il-default-pagati-835-mln-di-dollari-anche-suning-respira/ ; https://www.fcinter1908.it/primo-piano/evergrande-cina-apre-al-salvataggio-pubblico/
[24] http://tesi.luiss.it/24378/1/081772_MANZONI_DAVIDE.pdf ; https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-in_cina_la_linea_di_xi_jinping_viaggia_ad_una_velocit_superiore/38601_43345/ ; https://www.econopoly.ilsole24ore.com/2018/12/30/rivoluzione-cina-deng-xiaoping-xi-capitalismo/?refresh_ce=1 ; https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/xi-jinping-bunker-ndash-presidente-cinese-non-esce-cinea-288053.htm
[25] https://ilcaffegeopolitico.net/936558/leconomia-cinese-si-affaccia-al-2022
[26] https://ilcaffegeopolitico.net/936558/leconomia-cinese-si-affaccia-al-2022
[27] https://ilcaffegeopolitico.net/936558/leconomia-cinese-si-affaccia-al-2022
[28] https://ilcaffegeopolitico.net/936558/leconomia-cinese-si-affaccia-al-2022
[29] https://www.nytimes.com/article/evergrande-debt-crisis.html?
[30] https://ilcaffegeopolitico.net/936558/leconomia-cinese-si-affaccia-al-2022
[31] https://www.econopoly.ilsole24ore.com/2021/11/01/cina-evergrande-xi-india
[32] https://www.orafinanza.it/it/alibaba-15-5-miliardi-di-dollari-per-la-prosperita-comune
[33] https://www.orafinanza.it/it/alibaba-15-5-miliardi-di-dollari-per-la-prosperita-comune
[34] https://www.ilsole24ore.com/art/la-cina-prossimi-cinque-anni-piu-autosufficienza-economica-e-tecnologica-ADfnLEz
[35] https://merics.org/en/short-analysis/chinas-14th-five-year-plan-strengthening-domestic-base-become-superpower ; https://www.fujian.gov.cn/english/news/202108/t20210809_5665713.htm
[36] https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/14/la-cina-disegna-il-suo-futuro-dei-prossimi-5-anni-il-pilastro-del-mercato-interno-prosperita-comunista-e-indipendenza-tecnologica/6131996/
[37] https://www.straitstimes.com/asia/east-asia/two-sessions-or-lianghui-chinas-biggest-political-gathering-in-a-nutshell
[38] https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/14/la-cina-disegna-il-suo-futuro-dei-prossimi-5-anni-il-pilastro-del-mercato-interno-prosperita-comunista-e-indipendenza-tecnologica/6131996/
[39] https://www.bluerating.com/mercati/175933/cina-la-nuova-strategia-della-doppia-circolazione
[40] https://merics.org/en/short-analysis/chinas-14th-five-year-plan-strengthening-domestic-base-become-superpower ; https://www.fujian.gov.cn/english/news/202108/t20210809_5665713.htm
[41] https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/14/la-cina-disegna-il-suo-futuro-dei-prossimi-5-anni-il-pilastro-del-mercato-interno-prosperita-comunista-e-indipendenza-tecnologica/6131996/
[42] https://www.scmp.com/topics/two-sessions-2021-lianghui
[43] https://merics.org/en/short-analysis/chinas-14th-five-year-plan-strengthening-domestic-base-become-superpower ; https://www.fujian.gov.cn/english/news/202108/t20210809_5665713.htm
[44] https://merics.org/en/short-analysis/chinas-14th-five-year-plan-strengthening-domestic-base-become-superpower ; https://www.fujian.gov.cn/english/news/202108/t20210809_5665713.htm
[45] https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/03/14/la-cina-disegna-il-suo-futuro-dei-prossimi-5-anni-il-pilastro-del-mercato-interno-prosperita-comunista-e-indipendenza-tecnologica/6131996/
[46] https://emplus.egeaonline.it/it/140/china-watching/1195/la-svolta-di-pechino-e-la-strategia-della
[47] https://www.china-files.com/lhukou-e-il-controllo-sociale/
[48] https://www.pambianconews.com/2021/11/21/la-cina-perde-il-suo-slancio-e-le-nuove-politiche-economiche-fanno-tremare-il-lusso-334898/
[49] https://merics.org/en/short-analysis/chinas-14th-five-year-plan-strengthening-domestic-base-become-superpower ; https://www.fujian.gov.cn/english/news/202108/t20210809_5665713.htm
[50] https://www.businessinsider.com/what-is-evergrande-china-real-estate-giant-scale-perspective-2021-9?r=US&IR=T
[51] https://www.economist.com/finance-and-economics/2021/01/25/can-chinas-long-property-boom-hold
[52] https://www.ilpost.it/2021/02/14/cina-bolla-immobiliare-crisi/
[53] https://www.the-afc.com/en/club/afc_champions_league/news/former_china_pr_guangzhou_evergrande_boss_lippi_announces_retirement_from_coaching.html
[54] https://hurun.com.au/hurun-china-rich-list-2020 ; https://www.hurun.net/en-US/Info/Detail?num=LWAS8B997XUP
[55] https://economictimes.indiatimes.com/markets/stocks/news/evergrande-explained-one-off-crisis-or-chinas-version-of-lehman-bros/articleshow/86363903.cms?from=mdr
[56] https://www.askanews.it/economia-estera/2021/09/22/evergrande-ecco-come-%c3%a8-nata-la-crisi-che-fa-tremare-i-mercati-pn_20210922_00027/
[57] https://www.idealista.it/news/2021/09/22/155754-evergrande-ecco-come-nata-la-crisi-che-fa-tremare-i-mercati
[58] https://www.askanews.it/economia-estera/2021/09/22/evergrande-ecco-come-%c3%a8-nata-la-crisi-che-fa-tremare-i-mercati-pn_20210922_00027/
[59] https://www.idealista.it/news/2021/09/22/155754-evergrande-ecco-come-nata-la-crisi-che-fa-tremare-i-mercati
[60] https://www.nytimes.cohttpsm/2021/09/28/business/china-evergrande-economy.html
[61] https://www.idealista.it/news/2021/09/22/155754-evergrande-ecco-come-nata-la-crisi-che-fa-tremare-i-mercati
[62] https://forbes.it/2021/12/06/evergrande-rischio-default-titolo-minimi-11-anni/
[63]https://www.nytimes.com/article/evergrande-debt-crisis.html
[64] https://www.huffingtonpost.it/entry/evergrande-ha-truffato-risparmiatori-e-dipendenti-con-lo-stesso-schema-delle-banche-venete_it_6149abace4b077b735ea5ed4
[65] https://forbes.it/2021/09/21/evergrande-perche-non-nuova-lehman-brothers/
[66] https://www.huffingtonpost.it/entry/evergrande-ha-truffato-risparmiatori-e-dipendenti-con-lo-stesso-schema-delle-banche-venete_it_6149abace4b077b735ea5ed4
[67] https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/12/09/evergrande-lagenzia-di-rating-fitch-ufficializza-il-default-pechino-lavora-per-scongiurare-un-effetto-domino/6420180/
[68] https://www.nytimes.com/article/evergrande-debt-crisis.html
[69] https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/12/09/evergrande-lagenzia-di-rating-fitch-ufficializza-il-default-pechino-lavora-per-scongiurare-un-effetto-domino/6420180/
[70] https://forbes.it/2021/12/06/evergrande-rischio-default-titolo-minimi-11-anni/
[71] https://www.fanpage.it/sport/calcio/perche-linter-e-coinvolta-nel-default-di-evergrande-suning-ha-bruciato-quasi-3-miliardi-di-euro/
[72] https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/12/09/evergrande-lagenzia-di-rating-fitch-ufficializza-il-default-pechino-lavora-per-scongiurare-un-effetto-domino/6420180/
[73] https://www.lastampa.it/topnews/economia-finanza/2021/09/22/news/evergrande-ecco-la-lista-che-fa-tremare-i-colossi-1.40727113/
[74] https://www.bnnbloomberg.ca/chinese-property-tycoons-lose-46-billion-evergrande-update-1.1697212
[75] https://www.quotedbusiness.com/thm-21-corporate/paese-18-cina/art-8135-evergrande-ui-la-nuova-lehman-brothers-cinese
[76] https://www.finanzaonline.com/notizie/sospensione-in-borsa-e-ordine-di-demolizione-di-39-edifici-inizio-danno-choc-per-evergrande/
[77] https://it.investing.com/news/stock-market-news/evergrande-sospesa-dal-trading-in-arrivo-informazioni-interne-2034336
[78] https://www.finanzaonline.com/notizie/sospensione-in-borsa-e-ordine-di-demolizione-di-39-edifici-inizio-danno-choc-per-evergrande/
[79] https://www.bnnbloomberg.ca/chinese-property-tycoons-lose-46-billion-evergrande-update-1.1697212
[80] https://forbes.it/2021/09/21/evergrande-perche-non-nuova-lehman-brothers/
[81] https://www.econopoly.ilsole24ore.com/2021/11/01/cina-evergrande-xi-india/
[82] https://www.sanmarco.capital/blog/la-questione-cinese/
[83] https://www.econopoly.ilsole24ore.com/2021/11/01/cina-evergrande-xi-india/
[84] https://www.cina.ws/la-cina-diventa-seconda-potenza-economia-del-mondo.html
Devi fare login per commentare
Login