Grandi imprese
Il problema di Parliamone Sabato resta: sono gli autori tv che non sanno leggere
La bufera sui social, le scuse della Rai, la chiusura del programma. Ma non è questa la soluzione, non è lì il problema. E non è solo morale, il problema: ma soprattutto di competenza professionale. Se autori e redattori del servizio pubblico non sono in grado di riconoscere una fonte autorevole, e anzi nemmeno di distinguere il genere letterario delle fonti da cui attingono, chiudere i programmi dopo gli scivoloni non servirà a evitarne altri.
Fake news? Post-verità? O solo analfabetismo funzionale? Cerchiamo di ricostruire come è nato il cartello con i sei motivi per scegliere una donna dell’Est, facendo attenzione alle parole.
Paola Perego, introducendo il tema, cita la fonte: «Io su Internet ho trovato un articolo che elenca i motivi per cui una donna dell’Est è meglio di una donna italiana».
In particolare, la fonte è il sito Oltreuomo.com, un blog sessista ma scanzonato e goliardico (altri titoli in home page: 6 cose da fare quando avete paura che lei sia incinta,
La drammatica vita dello studente quando ricominciano le lezioni, Perché la ragazza che non si mette in tiro fa decollare gli uccelli degli uomini intelligenti).
Insomma, non è l’Istat.
Se da una ricerca Istat, per esempio, emergesse una crescita del numero di uomini italiani che sposa donne dell’Est, se un sociologo o un panel ne indagasse i motivi, allora una brillante trasmissione di infotainment potrebbe approfondire il tema, simpaticamente ma con competenza.
Questo, piaccia o non piaccia, potrebbe essere servizio pubblico.
Invece, immaginiamo, gli autori del programma hanno cercato «su Internet» qualcosa per condire la conversazione e hanno trovato questo post:
20 motivi per farsi una ragazza dell’Est
Evidentemente non si sono interrogati sull’autorevolezza della fonte, non hanno riconosciuto il genere letterario del testo e hanno trascurato di comprenderne il contenuto. Eppure il primo paragrafo è chiaro: «Dopo essere stati invitati a San Pietroburgo al raduno mondiale dei morti di figa abbiamo avuto modo di constatare la qualità delle ragazze russe e ucraine».
Si sarebbe potuto capire (forse non apprezzare, ma capire) se ne fosse stata fatta una citazione divertita durante la conversazione salottiera. Ma trasformare il contenuto di questo post in un cartello con grafica in stile Pagnoncelli comporta un passaggio non solo di registro ma anche di senso, e addirittura di intenzione, non da poco.
Un conto sono dei ragazzi (speriamo, dei ragazzi) che dopo una gita a San Pietroburgo fanno commenti salaci sulle ragazze dell’Est.
Un altro conto sarebbe stato se in un salotto televisivo qualcuno avesse citato, magari pure ammiccando, i ragazzotti e i loro commenti.
Un’altra cosa, ma proprio tutta un’altra cosa, è una conduttrice del servizio pubblico che afferma «una donna dell’Est è meglio di una italiana» (anche l’indicativo «è» è importante).
E una cosa abissalmente lontana, infine, è un cartello proiettato dal servizio pubblico con il titolo «I motivi per scegliere ecc».
Le parole sono importanti. «I motivi per scegliere» è diverso da «i motivi per cui si scelgono». Non descrive, non racconta un punto di vista soggettivo: invita, consiglia, definisce. Indica un obiettivo. Rende oggettivo. E se a rendere oggettiva un’affermazione è la Tv di Stato, ha tutto un altro peso.
E però per arrivare a questa forma è stato necessario intervenire non poco, e perciò deliberatamente, sul testo della fonte.
Il post di partenza non descriveva i motivi per cui le donne dell’Est sarebbero meglio come fidanzate o mogli, ma molto più direttamente come oggetti sessuali, una merce di qualità.
L’intento del redattore Rai, nelle modifiche, era forse di ricondurre un post spensierato e politicamente scorretto a un perbenismo matrimoniale più adatto a mamma Rai. Sulla Rai non si scopa: ci si fidanza.
E infatti, il redattore Rai seleziona solo sei dei venti motivi: quelli più compatibili. Il primo che sceglie, infatti, è proprio sulla Mamma: «Sono tutte mamme ma dopo aver partorito recuperano un fisico marmoreo».
Ma questo è la fusione di due motivi dell’Oltreuomo: «Sono tutte delle mamme. Però giovani che non invecchiano. E senza figli. In pratica è come se avessero legalizzato il complesso di Edipo».
Le parole sono importanti, e anche le sfumature: «Sono tutte delle mamme» non vuol dire che sono tutte inclini a fare figli ma vuol dire che hanno un atteggiamento materno a letto, caro redattore RaiUno.
L’altra metà del primo motivo era «Possiedono il gene del culo di marmo. Quindi anche dopo la maternità restano sempre al top». Anche qui, un forte intervento di editing.
Un altro dei motivi originari, «Prima si allenano molto ma quando trovano l’uomo giusto sono fedelissime. Perdonano persino il tradimento», non era particolarmente lusinghiero verso le signore slave (tra cui le ospiti in studio).
Perciò in casa Rai diventa: «Perdonano il tradimento». Che peraltro, al giorno d’oggi, non è lusinghiero per nessuna signora come motivo per essere scelta.
Insomma è stato fatto un lavoro di ricerca, selezione, redazione, riscrittura e impaginazione per arrivare a un risultato che è una serie di affermazioni arbitrarie e false oltre che offensive.
Non è questo che ci si aspetta da un servizio pubblico.
Solo l’ultimo motivo si sarebbe potuto tenere tale e quale, ma l’autore Rai l’ha scartato. Forse non era compatibile con la linea editoriale del Primo Canale nazionale: «Riescono a leggere Dostoevskij in lingua originale». O forse non l’ha capito.
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