Grandi imprese
Il manifatturiero va verso la ripresa ma bisogna continuare a investire
Nei primi mesi del 2019 cresce il fatturato dell’industria manifatturiera rispetto alla chiusura dell’anno scorso. La stima per quest’anno, invece, vede un fatturato stabile. È quanto emerge dal rapporto analisi dei settori industriali di maggio 2019 realizzato dalla direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo e da Prometeia.
Nel 2018 la crescita del fatturato manifatturiero è proseguita (+1,4% a prezzi costanti) ma a passo ridotto rispetto all’ottimo 2017, per colpa del rallentamento intervenuto nella seconda parte dell’anno. I primi dati disponibili quest’anno evidenziano un «progresso rispetto alla fase di chiusura del 2018 ma il contesto resta incerto e denso di rischi, legati sia allo scenario internazionale che interno».
Il manifatturiero italiano potrà ritrovare un ritmo espansivo già a partire dal 2020, anche se la crescita del fatturato a prezzi costanti si fermerà sotto l’1%. La previsione è che si vedrà un’accelerazione al 2023 (+1,5% in media d’anno).
Il ranking settoriale di medio termine vede in testa l’automotive, che potrà recuperare dinamismo grazie al percorso di trasformazione del settore, che accompagna il passaggio alla tecnologia ibrida ed elettrica. Anche la meccanica, la farmaceutica e l’elettronica saranno settori caratterizzati da una buona espansione, soprattutto rispetto ai beni di consumo, che cresceranno più lentamente.
In occasione della presentazione del rapporto abbiamo posto qualche domanda a Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo.
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