Grandi imprese
Unilever si compra Grom, la “bottega” del gelato diventa multinazionale
La multinazionale anglo-olandese Unilever, colosso da 50 miliardi di fatturato, ha comprato l’azienda italiana e artigianale di gelato Grom. La prima gelateria della catena Grom è stata aperta nel 2003 dai due amici torinesi Federico Grom e Guido Martinetti e che, in anni recenti, ha visto entrare nella compagine anche Riccardo Illy, diventato socio al 5%. Oggi, i punti vendita sono 67 in tutto il mondo. Non si conoscono ancora le cifre dell’operazione di acquisizione, né i dettagli tecnici che hanno portato al closing. I fondatori assicurano che la filosofia aziendale resterà la stessa.
Il business Grom “resterà autonomo e continuerà a essere gestito da Federico e Guido da Torino”. “Unilever e Grom – spiega Kevin Havelock, president Refreshment Category di Unilever – condividono la stessa passione per il gelato, nonché importanti valori aziendali quali l’approvvigionamento sostenibile delle materie prime. I consumatori di Grom continueranno ad apprezzare gli stessi gusti e lo stesso sapore del gelato Grom che amano da sempre. Allo stesso modo, Unilever favorirà l’accesso a nuovi mercati e aiuterà Grom a creare nuove opportunità di crescita”.
Federico Grom ritiene che l’acquisizione della sua azienda da parte della multinazionale sia un traguardo importante che permetterà loro di realizzare le ambizioni sperate e di espandersi in paesi nuovi, condividendo valori fondamentali come la cura della qualità e della filiera agricola. In una nota diffusa dalla società torinese si legge: “questa collaborazione rappresenta per Grom una straordinaria occasione per continuare il percorso virtuoso che ne ha caratterizzato la storia: partire dall’agricoltura e, scegliendo le migliori materie prime, valorizzare il gelato italiano di qualità portandolo nei piu’ importanti mercati del mondo”.
Secondo Angelo Trocchia, general manager di Unilever Italia, il lavoro con Grom e Martinetti permetterà al marchio di gelato artigianale di crescere maggiormente. “Unilever – aggiunge Trocchia – ha radici profonde su tutto il territorio nazionale poiché da oltre 50 anni siamo presenti in Italia con un bellissimo portafoglio di marche molto conosciute e amate dagli italiani, quattro stabilimenti produttivi e 3.000 dipendenti”.
Unilever è una multinazionale proprietaria di oltre 400 brand tra i quali Knorr, Algida, Magnum, Lipton, Mentadent, Svelto e Coccolino. E’ presente in 190 Paesi in tutto il mondo, con 172.000 dipendenti e un fatturato di oltre 48,4 miliardi di euro nel 2014. Proprio in questi giorni, come sottolineato dal Sole 24 ore, è in corso una vertenza su 151 esuberi nello stabilimento Algida di Pascarola in Campania. Gli ultimi dati relativi invece al fatturato della casa di gelati torinese registravano un fatturato di circa 30 milioni di euro e circa 650 collaboratori. Peraltro, i conti di Grom, sicuramente soddisfacenti per i fondatori, non sono tali da attrarre, di per sé, i grandi investitori finanziari o industriali, come appunto Unilever. Negli ultimi anni, infatti, al di là del fatturato, si sono registrati utili o perdite per poche centinaia di migliaia di euro. Pochi spiccioli, per un gigante come Unilever che, evidentemente, punta sul potenziale di crescita di un brand già ben radicato a livello internazionale destinato a crescere nonché sulle sinergie possibili con altri brand del grande gruppo.
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