Germania
BMW nell’occhio degli inquirenti
Circa 100 poliziotti tedeschi ed austriaci hanno svolto nella mattinata del 20 marzo 2018 perquisizioni e sequestrato materiale probatorio nella sede della BMW di Monaco di Baviera ed in uno stabilimento in Austria. Lo ha comunicato il magistrato Anne Leiding della Procura della Repubblica di Monaco, specificando che le perquisizioni sono state svolte nell’ambito di indagini aperte il 27 febbraio 2018 contro ignoti, collaboratori della BMW AG o di sue consociate, per il sospetto di una truffa in circa 11.400 casi scaturita dal possibile montaggio sugli autoveicoli dell’azienda bavarese di un sistema in grado di manipolare le indicazioni dei gas di scarico emessi dal motore. Il sospetto riguarda automobili del tipo 750xd e M550xd per le quali le autorità competenti della Motorizzazione civile (Kraftfahrtbundesamt) avevano avviato un’informativa alla procura il 22 febbraio, dopo aver svolto un contraddittorio con responsabili dell’azienda che avevano loro indicato che le discrepanze fossero esito di un errore. Sarebbe stato caricato del software previsto per altri modelli.
All’inizio di marzo la Procura della Repubblica di Braunschweig aveva fatto perquisire e sequestrare documenti anche in 13 uffici della concorrente Volkswagen in connessione all’ipotesi di aver diffuso nel 2015 false indicazioni agli azionisti sull’effettivo totale dei veicoli interessati a manipolazioni delle indicazioni dei gas di scarico.
Immagine di copertina: Comunicato stampa della Procura di Monaco di Baviera
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