Grandi imprese
BlueMed, il progetto di Sparkle che riporta Genova al centro del Mediterraneo
Il blu è uno dei colori dello spettro elettromagnetico percepibili dall’uomo e ha una lunghezza d’onda di circa 470 nanometri. Il blu è il colore del cielo quando è sereno, ma anche quello delle grandi distese d’acqua che appaiono di questa tonalità anche perché riflettono il colore del cielo.
Sparkle, primo operatore di servizi wholesale internazionali in Italia e tra i primi dieci nel mondo, ha intitolato “BlueMed” un progetto innovativo e ambizioso che evoca in qualche modo anch’esso l’infinito. Si tratta di un cavo sottomarino multifibra che collegherà Palermo con Genova fino a Milano.
Il nuovo cavo, la cui operatività è prevista per il 2020, attraverserà il Mar Tirreno collegando il Sicily Hub di Sparkle a Palermo, il data center neutrale e connesso con diciotto cavi internazionali, con la nuova stazione di atterraggio neutrale di Genova, direttamente collegata al ricco ecosistema digitale di Milano. BlueMed includerà anche diverse ramificazioni nel Mar Tirreno ed è progettato per supportare ulteriori estensioni a sud della Sicilia.
Con una capacità fino a 240 Tbps e lungo circa 1.000 km, BlueMed fornirà connettività avanzata tra Medio Oriente, Africa, Asia e gli hub continentali europei con una latenza ridotta del 50% rispetto ai cavi terrestri che collegano la Sicilia con Milano. Inoltre, la nuova stazione di atterraggio di Genova si propone di diventare via preferenziale per i futuri cavi sottomarini alla ricerca di un accesso diversificato sulla costa europea occidentale, rafforzando il ruolo dell’Italia come gateway digitale tra Africa, Medio Oriente, Asia ed Europa.
«L’investimento per la realizzazione di BlueMed e della stazione di atterraggio a Genova rappresenta la prima fase di un piano più ampio volto a consolidare la leadership di Sparkle nel bacino del Mediterraneo attraverso l’estensione e il rafforzamento del suo backbone regionale», ha commentato presentando il progetto Mario Di Mauro, Amministratore Delegato di Sparkle, che ha partecipato di recente agli Stati Generali dell’economia di Genova.
Giunto al suo terzo anno, l’appuntamento è stato un momento di riflessione e dibattito con la cittadinanza e con le realtà pubbliche e private sulle grandi scelte strategiche per la città di Genova. All’evento, alla presenza del sindaco Marco Bucci e, ha partecipato, tra gli altri, una “vecchia conoscenza” della città di Genova come Roberto Cingolani, che per molti anni è stato direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologia, e oggi riveste la carica di Chief Technology and Innovation Officer di Leonardo Spa, società che ha tradizionalmente un ruolo centrale nell’economia di Genova e del nostro Paese.
L’intenzione di Sparkle di rendere Genova un hub di arrivo per i cavi sottomarini per le telecomunicazioni potrebbe portare, infatti, enormi vantaggi per la città, come ha spiegato Di Mauro: «Il 90% del traffico dati mondiale scorre dentro a cavi sottomarini. Il traffico cresce del 50% all’anno. Oggi il traffico in Europa viaggia da Palermo a Marsiglia o per via terrestre, con problemi di guastabilità. Genova sarebbe hub del progetto BlueMed, un nuovo corridoio nel Tirreno, interconnettendo Roma, la Sardegna, la Corsica, fino a Milano». La creazione dell’hub solleciterebbe peraltro diverse aziende interessate a convogliare data center nel capoluogo ligure, a sviluppare applicazioni e centri di competenza. «Marsiglia attirò 300 milioni di investimenti e oltre 100 società», ha sottolineato Di Mauro.
E mai come oggi Genova può ripartire, creando valore per la città e chi la abita e connessioni con il resto del paese e del mondo, riprendendo anche nel digitale il suo ruolo storico di hub del Mediterraneo.
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