Grandi imprese
Amplifon, nel 2023 ricavi record a 2,26 miliardi
L’Assemblea degli Azionisti di Amplifon S.p.A., leader mondiale nelle soluzioni e nei servizi per l’udito, riunitasi oggi sotto la presidenza di Susan Carol Holland, ha approvato il Bilancio della Società al 31 dicembre 2023 e la distribuzione di un dividendo pari a 0,29 euro per azione, in linea con l’esercizio precedente. L’Assemblea, inoltre, ha deliberato sulle altre materie poste all’ordine del giorno.
I risultati per il 2023
Nel 2023 i ricavi consolidati hanno raggiunto il livello record di 2.260,1 milioni di euro, in crescita del 10,2% a cambi costanti e del 6,7% a cambi correnti rispetto al 2022. La performance è stata trainata da un’eccellente crescita organica, pari all’8,0%, superiore al mercato di riferimento, e dalle acquisizioni per il 2,2%, principalmente in Francia, Germania, Cina e Nord America. La crescita organica, nonostante il persistere di un mercato europeo più debole rispetto alle aspettative, è stata sostenuta dall’incremento di quote di mercato e dal positivo sviluppo delle azioni di pricing. L’impatto del cambio è stato negativo per il 3,5% per il deprezzamento del dollaro australiano, del dollaro neozelandese e, soprattutto, del peso argentino (svalutato a fine anno) nei confronti dell’euro nel corso del periodo.
L’EBITDA su base ricorrente è stato pari a 541,6 milioni di euro, in crescita del 3,1% rispetto al 2022. Il margine sui ricavi su base ricorrente è stato pari al 24,0%, in riduzione di 80 punti base rispetto al livello record del 2022, per effetto dei forti investimenti principalmente nel personale specializzato di negozio (audioprotesisti) per sostenere il percorso di crescita futura e della minore leva operativa dell’area EMEA a causa di un mercato più debole rispetto alle attese. L’EBITDA as reported si attesta a 526,8 milioni di euro, dopo costi non ricorrenti pari al 14,7 milioni di euro principalmente riconducibili all’applicazione del principio contabile IFRS 2 a seguito del piano di assegnazione di azioni comunicato il 5 gennaio 2023.
L’utile netto su base ricorrente è pari a 165,8 milioni di euro rispetto a 183,3 milioni di euro registrati nel 2022 a seguito dei maggiori ammortamenti e dell’incremento degli oneri finanziari, nonostante la maggior parte del debito a medio lungo termine sia a tasso fisso. Il risultato netto as reported, che riflette gli oneri non ricorrenti di cui sopra per 10,7 milioni di euro, è di 155,1 milioni di euro, con un tax rate che si attesta al 26,1%, in riduzione di 60 punti base rispetto al 2022. L’utile netto per azione rettificato (EPS adjusted) si attesta a 91,3 centesimi di euro rispetto ai 97,7 centesimi di euro riportati nel 2022.
Gli indicatori patrimoniali e finanziari continuano a dimostrare la solidità del Gruppo e la capacità di sostenere future opportunità di crescita. Nel 2023, la Società ha generato un free cash flow pari a 160,2 milioni di euro e l’indebitamento finanziario netto si attesta a 852,1 milioni di euro, con leva finanziaria in diminuzione a 1,50x, anche dopo investimenti netti per Capex, M&A e dividendi per circa 314 milioni di euro.
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