Acqua
“Acqua Pubblica Europea”, il nuovo ruolo di MM. Ne parliamo con l’AD Mascolo
Tempo di nuovi ruoli per MM, che all’Assemblea generale di APE tenutasi ad Atene a fine giugno, ha avuto un importante riconoscimento con l’elezione dell’Amministratore delegato Francesco Mascolo alla vicepresidenza di Aqua Publica Europea per il triennio 2024-2027. Mascolo è poi passato dal direttivo alla giunta esecutiva di Utilitalia.
Ma cosa sono APE e Utilitalia?
APE, acronimo di Aqua Publica Europea, è l’Associazione Europea di Gestori pubblici dell’acqua. Riunisce aziende pubbliche che gestiscono il servizio idrico e un’ampia gamma di stakeholder che lavorano per promuovere la gestione dell’acqua pubblica sia a livello europeo che a livello internazionale. I suoi membri coprono 9 Stati europei, servendo direttamente più di 70 milioni di persone. Le aziende idriche italiane associate ad APE sono MM, Gruppo CAP, Acquedotto Pugliese, Viveracqua, Smat, Abbanoa, Brianzacque, Uniacque, Secam, Padania Acque, Sal e Abc.
Presidente di APE è stato confermato il belga Bernard Van Nuffel, presidente di Vivaqua, il gestore del servizio idrico di Bruxelles. Il secondo vicepresidente eletto dall’Assemblea ad Atene è il francesce Dan Lert, vicesindaco di Parigi e responsabile della transizione ecologica, del piano climatico, dell’acqua e dell’energia, nonché presidente di Eau de Paris, la prima compagnia idrica pubblica in Francia.
Utilitalia è invece la Federazione che in Italia riunisce le Aziende operanti nei servizi pubblici dell’Acqua, dell’Ambiente, dell’Energia Elettrica e del Gas, rappresentandole presso le Istituzioni nazionali ed europee. Nasce dalla fusione di Federutility (servizi energetici e idrici) e di Federambiente (servizi ambientali), e offre servizi di assistenza, di aggiornamento e di formazione, oltre ad attività di consulenza su aspetti contrattuali, normativi, gestionali, tributari e legali.
Di queste novità abbiamo parlato proprio con Francesco Mascolo.
Questi ultimi mesi sono stati mesi importanti sia per lei che per MM. La sua nomina alla vicepresidenza dell’APE è un riconoscimento importante per il vostro lavoro. Di che cosa si occuperà nello specifico e quali saranno i benefici che questa nomina porterà ad MM e all’Italia?
Questa nomina è sicuramente un’opportunità importante ed il mio impegno sarà quello di dar voce agli operatori pubblici del servizio idrico nel processo decisionale. A livello internazionale, essendo APE un interlocutore importante della Commissione e del Parlamento europeo, significa poter agire laddove le norme vengono definite e approvate, cioè all’origine di quel processo che impatta sul nostro settore con le direttive e i regolamenti.
Nell’associazione MM avrà l’opportunità di confrontarsi con altri campioni europei della gestione dell’acqua, scambiando esperienze e idee utili per l’innovazione.
APE è impegnata nella difesa delle istanze dei gestori pubblici e di tutti i cittadini rispetto al diritto all’accesso all’acqua sicura e controllata ed alla salvaguardia dell’ambiente; inoltre svolge un ruolo fondamentale nell’attuazione delle normative recepite dall’Ue.
Con riferimento alla mia azione all’interno dell’associazione nei prossimi mesi, sicuramente mi occuperò dei temi legati alle nuove direttive che sono in lavorazione proprio a Bruxelles ed in particolare alla nuova direttiva sull’acqua potabile e quella sulle acque reflue. Su queste due normative, che stanno per essere approvate, si era interrotto il percorso per via delle elezioni europee, ma con il nuovo assetto delle istituzioni ci aspettiamo che gli obiettivi di incremento degli standard di qualità dell’acqua, di decarbonizzazione e di adattamento al cambiamento climatico siano confermati anche rispetto ai testi preparatori e che l’iter approvativo subisca un’accelerazione. Per raggiungere questi obiettivi noi gestori del servizio idrico dovremo essere in grado di implementare rilevanti investimenti.
Per essere protagonisti a Bruxelles abbiamo bisogno di proposte e soluzioni condivise e se a parlare saranno i rappresentanti di oltre 70 gestori pubblici europei è chiaro che il decisore politico avrà maggiore disponibilità all’ascolto.
Oltre alla nomina di cui abbiamo appena parlato c’è stata quella che l’ha vista entrare nella giunta esecutiva di Utilitalia. Lei faceva già parte del direttivo. Cos’è cambiato?
Il Consiglio direttivo è un organo i cui membri lavorano su documenti e proposte da sottoporre alla giunta che è l’organo di gestione dove vengono prese le decisioni. Di fatto cambierà un po’ il mio ruolo e possiamo considerarlo un passaggio ad un ruolo di maggior incidenza dal punto vista decisionale.
Quindi è un lavoro più diretto e impattante anche a livello di responsabilità?
Direi di sì; stare laddove si decidono le cose necessita di un maggior senso di responsabilità per gli impatti che le decisioni prese hanno. Conosco bene la Federazione perché ormai partecipo alle attività da una decina d’anni sia nel settore dell’igiene ambientale che in quello idrico. Stare nella giunta di Utilitalia è una responsabilità ed un traguardo importante per contribuire attivamente allo sviluppo del settore.
Facciamo un esempio concreto: i suggerimenti degli associati di Utilitalia sono stati recepiti nel PNIISSI, ovvero il piano degli investimenti che saranno finanziati e realizzati nel nostro settore nei prossimi anni. Progetti di riduzione delle perdite lungo la rete, di riuso delle acque e di estrazione di materia dai fanghi prodotti dalla depurazione, discussi e supportati dalla Federazione, sono esempi concreti di investimenti che miglioreranno il servizio.
Tra l’altro, nel settore idrico sono in corso evoluzioni importanti a causa del cambiamento climatico. Così il perimetro di azione dei gestori si sta espandendo e in questa direzione MM è sempre un passo avanti: ad esempio siamo stati tra i primi operatori dell’idrico ad occuparsi della gestione delle acque meteoriche. E’ un’attività questa che comprende la pulizia e la manutenzione del sistema delle caditoie stradali che intercettano l’acqua piovana per convogliarla in fognatura e instradarla ai depuratori, limitando gli allagamenti durante gli eventi meteorici. Attività che prima non rientravano nel perimetro del servizio idrico e che il Comune di Milano ci ha affidato già qualche anno fa.
Con lo stesso fine siamo impegnati nella progettazione e alla realizzazione di sistemi di mitigazione e adattamento, tra i quali i sistemi di drenaggio urbano sostenibile, ovvero delle aree depavimentate che riproducono il comportamento della natura. Ossia strutture e materiali opportunamente disegnati che permettono all’acqua di infiltrarsi nel terreno e rigenerare la prima falda, alleviando anche la pressione sul sistema fognario e sui depuratori.
MM ha recentemente approvato il bilancio 2023 che evidenzia un buon momento dell’azienda.
Siamo ovviamente orgogliosi della nostra performance, con 74,1 milioni di euro di EBITDA, che segnano una crescita del 39% rispetto all’esercizio precedente. Grazie all’efficienza dei processi realizzata nel corso dell’anno, MM ha accresciuto la sua capacità di autofinanziare investimenti, ricerca ed innovazioni per il miglioramento ulteriore dei servizi offerti ai cittadini in tutti i settori presidiati. Significativa è stata anche la riduzione dell’indebitamento, con una Posizione finanziaria netta passata da 240 a 209,5 milioni di euro e l’incremento del patrimonio netto oggi assestatosi a 266,5 milioni di euro.
Numeri positivi, insomma, dopo gli scossoni provocati dalla crisi globale che ha visto l’incremento dei costi dei vettori energetici, delle materie prime e dei tassi d’interesse. Per questo guardiamo con fiducia al futuro.
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