Energia
Snam, nei primi nove mesi utile netto a un miliardo, investimenti su del 46%
Nei primi nove mesi del 2024, gli investimenti totali di Snam sono cresciuti del 46,1% rispetto all’anno precedente, arrivando a 1.800 milioni di euro. Questo aumento è stato guidato principalmente da progetti nel settore delle infrastrutture gas, come la costruzione del terminale di rigassificazione a Ravenna e la Linea Adriatica, con circa l’80% degli investimenti allineati agli obiettivi SDGs e alla Tassonomia Europea. Nel dettaglio, gli investimenti nel trasporto sono saliti del 61,2%, nella rigassificazione del 94%, e nello stoccaggio dell’8,1%. I ricavi complessivi di Snam hanno raggiunto i 2.651 milioni di euro, segnando un calo del 7,4% rispetto al 2023. Tale riduzione è attribuita principalmente alla diminuzione dei ricavi della transizione energetica (-70%) dovuta alla fine degli incentivi del Superbonus. Tuttavia, i ricavi regolati sono aumentati del 15,8% grazie a fattori come l’incremento del WACC e l’avvio operativo del rigassificatore di Piombino. L’EBITDA adjusted ha registrato una crescita del 12,2% a 2.089 milioni di euro, seppur influenzato da maggiori costi legati all’attivazione di nuovi impianti e all’incremento delle spese per il personale. Anche l’EBIT adjusted è salito del 14,4%, mentre gli oneri finanziari netti sono aumentati del 48,4% a causa dell’incremento del debito netto e dell’aumento dei tassi di interesse. L’utile netto adjusted di Gruppo si attesta a 996 milioni di euro, in crescita del 5,7%. Infine, sul fronte della finanza sostenibile, l’84% del funding di Snam è legato a strumenti sostenibili, come il finanziamento BEI di 100 milioni di euro e una linea di credito Sustainability-linked.
Le stime per il 2024 prevedono una leggera riduzione della domanda di gas naturale in Italia, dovuta all’aumento della produzione da fonti rinnovabili, specialmente idroelettrica. Tuttavia, i risultati economici di Snam beneficiano dell’incremento della RAB grazie agli investimenti, all’aggiornamento del WACC e all’introduzione del modello regolatorio ROSS. Tra le principali operazioni, Snam ha acquisito Edison Stoccaggio per 560 milioni di euro e incrementato la partecipazione in Adriatic LNG, proiettandosi come terzo operatore europeo per capacità di rigassificazione. Sul fronte finanziario, Snam ha emesso uno strumento ibrido da 1 miliardo di euro per mantenere flessibilità e solidità, mentre l’aumento dei tassi BCE continua a pesare sugli oneri finanziari. La crisi in Medio Oriente non ha impatti diretti sugli asset di Snam, ma il conflitto potrebbe influenzare i prezzi dell’energia, data la dipendenza dell’Europa dalle importazioni. A livello di sostenibilità, la riduzione delle emissioni di Snam per il 2024 è prevista oltre il 20% rispetto al 2022. Gli obiettivi finanziari per il 2024 includono investimenti per 3 miliardi di euro, una RAB di 23,8 miliardi, un EBITDA adjusted sopra i 2,75 miliardi, e un utile netto di circa 1,23 miliardi, con un debito netto rivisto a 16,5 miliardi.
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