Bollette
Le novità contenute nel nuovo Decreto Bollette per ridurre il caro energia
Il nuovo Decreto “Bollette” è approdato ieri alla Camera per l’iter di approvazione e conversione in legge. La settimana appena iniziata, pone l’attenzione massima sulle sorti delle misure di contenimento di bollette e prezzi dell’energia.
Quello che si chiede di approntare con interventi d’urgenza non riguarderà soltanto quanto già previsto dal Governo, ma anche l’inclusione delle varie modifiche apportate dai parlamentari nel testo.
Le risorse coinvolte ammonteranno in totale a 8 miliardi di euro, dei quali circa 5,5 miliardi saranno destinati alla eliminazione degli oneri di sistema ed al taglio dell’Iva.
Le novità più significative contenute nel Decreto “Bollette”
Tra le novità contenute nel testo del Decreto”Bollette”, certamente una delle più significative riguarda l’utilizzo di termosifoni e condizionatori che, attraverso un emendamento approvato dalle Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Camera dei Deputati, prevede che venga applicato un tetto massimo al costo dell’energia rinnovabile pagato dalle imprese. In buona sostanza, il provvedimento in oggetto contempla la fattispecie per cui il Gestore dei servizi energetici-Gse acquisti l’energia direttamente dagli impianti rinnovabili, per mezzo di contratti di ritiro e vendita, di una durata minima di almeno 3 anni, riservandola in via prioritaria alle industrie che consumano le più grandi quantità di energia, alle medie e piccole imprese, e specialmente a quelle in attività in Sicilia e Sardegna. Energia rinnovabile che dovrebbe essere venduta a prezzi agevolati. Più dettagliatamente, il pacchetto normativo pone in essere la possibilità per il Gse di attuare una preferenza nella cessione dell’energia ai clienti industriali, praticando prezzi di favore e di ritirare, al contempo, energia in aggiunta proveniente da impianti già in uso, o di nuova apertura, per poi rivendere in modo assolutamente vantaggioso.
Decisivo l’intervento del Ministero della Transizione Ecologica
Il Mite (Ministero della Transizione Ecologica), di fatto, porrà un prezzo massimo entro 90 giorni dall’approvazione del Decreto “Bollette”, stabilendo i costi, in relazione ai valori di investimento standard per le singole tecnologie e, ovviamente, degli indicatori di riferimento del prezzo medio zonale di vendita registrato negli ultimi 10 anni. Tutto quindi riguarderà la fonte di produzione dell’energia utilizzata, sia essa solare, geotermica, eolica, idroelettrica. Ognuna di queste tipologie, infatti, comporta costi diversificati. Voci insistenti parlerebbero di un prezzo che si attesterebbe sui 50 euro al megawattora.
La sottosegretaria al Mite, Vannia Gava ha affermato che : “Il disegno di legge di conversione del decreto bollette approvato dalle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera va nella direzione indicata anche per quanto riguarda gli interventi finalizzati ad aumentare la produzione nazionale di energia, liberando il Paese dall’eccessiva dipendenza dall’estero. Sono previste liberalizzazioni per le rinnovabili e l’aumento della produzione di gas nazionale”.
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