Clima
Così ci stiamo attrezzando per lasciarci il carbone alle spalle
«I clienti oggi chiedono soluzioni innovative, trasparenti e soprattutto sostenibili, con grande attenzione al servizio offerto e al mix delle fonti di approvvigionamento». Ad affermarlo è Andrea Casartelli, responsabile Affari Istituzionali Italia di Edison, primo operatore energetico nel nostro paese, con una storia lunga 130 anni.
Il mondo dell’energia In Italia oggi è in fermento. La Strategia Energetica Nazionale 2017 ha fissato come obiettivo per le fonti rinnovabili una quota del 28% sui consumi complessivi di energia da raggiungere al 2030, da declinarsi in un 55% di rinnovabili elettriche. E se da un lato si discute infatti sempre di più del mix energetico del futuro, tra fonti fossili e rinnovabili, proprio per arrivare ad un’economia energetica a emissioni zero, quindi alla decarbonizzazione, dall’altro la fine del mercato di tutela coinvolge direttamente i cittadini, che presto dovranno scegliere il loro fornitore (il distributore non cambierà). La legge Concorrenza, entrata in vigore il 29 agosto 2017, sancisce la piena liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica e del gas, e la sua completa attuazione è prevista per luglio 2019.
Lo scorso 1° dicembre, insieme con altri esperti del settore, Casartelli ha partecipato all’incontro su “Reti, Associazioni e Cittadini verso emissioni zero nell’ambito della Strategia Energetica Nazionale”, che si è svolto a Milano nel corso del Brains Day de Gli Stati Generali. A distanza di qualche mese, in un momento cruciale e di cambiamento per il sistema energetico, abbiamo posto qualche domanda al responsabile Affari Istituzionali Italia di Edison.
Siamo preparati come paese alla transizione energetica?
L’Italia ha sviluppato la Strategia Energetica Nazionale proprio con la finalità di mettere al centro del dibattito istituzionale la transizione energetica verso la decarbonizzazione e coordinare il processo per il raggiungimento degli obiettivi definiti dagli accordi di Parigi e della proposta UE Clean Energy for all Europeans. La SEN è nata da un’ampia collaborazione tra il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, e definisce i traguardi da raggiungere su decarbonizzazione, sviluppo delle fonti rinnovabili, sicurezza degli approvvigionamenti, efficienza energetica e mercati finali. Alcuni di questi processi sono già in corso, per altri la strada della transizione sarà più lunga.
Che cosa sta facendo oggi Edison per agevolare questo passaggio?
Edison contribuisce alla transizione energetica con i propri progetti di sviluppo, in quanto operatore leader in Italia nella generazione elettrica e nell’approvvigionamento di gas, e opera nell’ambito dell’efficienza energetica attraverso servizi energetici e ambientali innovativi. Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica, abbiamo progetti di sviluppo delle fonti rinnovabili nel settore eolico e nel piccolo idroelettrico. Contribuiamo inoltre allo sviluppo di capacità installata di lungo periodo anche con nuove soluzioni innovative sui siti produttivi esistenti. Lato gas partecipiamo allo sviluppo delle infrastrutture per la sicurezza e la diversificazione dei nostri approvvigionamenti e alla filiera del gas naturale liquefatto per usi finali, da quello del trasporto marittimo al trasporto pesante su gomma. Nell’ambito dell’efficienza energetica mettiamo a disposizione delle imprese, del terziario e della pubblica amministrazione del nostro Paese le nostre competenze nell’efficientamento delle risorse in tutti gli ambiti di applicazione, dall’energia, l’illuminazione, la gestione dei rifiuti e i servizi ambientali. In aggiunta proponiamo prodotti e servizi energetici innovativi per i nostri clienti finali. In tale contesto l’attuazione della legge Concorrenza è fondamentale e urgente per il completamento del processo di liberalizzazione del settore.
Quali comportamenti rilevate nei vostri clienti privati in relazione a questi temi?
I clienti finali chiedono sempre maggiormente soluzioni innovative, trasparenti e soprattutto sostenibili, con grande attenzione al servizio offerto e al mix delle fonti di approvvigionamento di ciascun operatore.
Com’è cambiato e come cambierà lo stile di consumo dei vostri clienti?
I cambiamenti nello stile di vita delle persone generano, anche grazie alla digitalizzazione, nuovi modelli di consumo. Noi rispondiamo alle nuove esigenze dei consumatori mettendole al centro, in quanto protagonisti consapevoli delle proprie scelte di consumo. I recenti sviluppi nel settore dell’efficienza energetica, del solare domestico (termico e fotovoltaico) e degli accumuli a batteria stanno cambiando radicalmente i profili di utilizzo delle fonti energetiche da parte dei nostri clienti, che sono sempre più esigenti e più esperti. I nuovi servizi permettono anche ai clienti domestici di monitorare costantemente le configurazioni di consumo di energia elettrica e gas delle proprie abitazioni, di reagire e personalizzare prontamente il proprio modo di utilizzare le risorse energetiche in totale sicurezza e senza rischi. Questi nuovi scenari stanno cambiando radicalmente il nostro modo di abitare, tema su cui ci interroghiamo alla Triennale di Milano con la mostra “999.Una collezione di domande sull’abitare contemporaneo” aperta fino al 2 aprile.
L’Italia sarà davvero ad emissioni zero entro il 2050?
Affrontare le sfide della sostenibilità significa fare scelte importanti e coraggiose e pianificare fin da ora interventi strutturali del settore energetico. L’accelerazione del percorso di phase-out dal carbone richiederà il rinnovamento del parco produttivo mediante la sostituzione della produzione termoelettrica con una quota di rinnovabili sempre più preponderante. Contemporaneamente, è necessario adottare misure in grado di garantire la sicurezza e flessibilità al sistema elettrico nazionale e la competitività del sistema produttivo italiano nel suo complesso attraverso strumenti a sostegno del gas naturale come fonte in grado svolgere un ruolo essenziale in questa fase di transazione energetica. È indispensabile definire degli strumenti per garantire nel transitorio la salvaguardia del sistema produttivo esistente, migliorando la sicurezza di approvvigionamento e sostenendo lo sviluppo di un sistema infrastrutturale che permetta all’Italia e all’Europa di assicurarsi nuovi volumi di gas che si renderanno disponibili da nuove rotte d’importazioni.
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Nella foto un momento del dibattito su “Reti, Associazioni e Cittadiniverso emissioni zero nell’ambito
della Strategia Energetica Nazionale”. Da sinistra, Veronica Caciagli (giornalista), Andrea Casartelli (Edison), Fabio Bulgarelli (Terna), Gianluca Ruggieri (Univ. Insubria)
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