Ambiente
Carbon Trump
Andare controcorrente in politica spesso significa avere un guizzo di lucida follia. Ma da qui ad andare contro la storia e l’evoluzione tecnologica mondiale ce ne corre. A conferma dell’indirizzo anti-ambientale di Trump, la notizia che dalla Pennsylvania migreranno 700 mila tonnellate di carbone in direzione Ucraina per ridurne la dipendenza dal gas russo, come enunciato dal Segretario all’Energia Rick Perry. In pratica, continua il braccio di ferro (vero o virtuale) tra Amministrazione USA e Putin, malgrado la mediazione di Rex Tillerson, grande sodale del Presidente russo. Lo rivela Bloomberg Energy Finance, contestualmente alla edizione del suo annuale Rapporto, New Energy Outlook 2017. In tutt’altra direzione, questo rapporto sintetizza lo sforzo planetario verso le energie rinnovabili a fronte della politica americana di rifiuto degli accordi di Parigi (COP 21, dic. 2015) sui cambiamenti climatici.
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NEW ENERGY OUTLOOK 2017 ( sintesi)
“Le fonti energetiche rinnovabili sono destinate a rappresentare quasi tre quarti dei 10,2 miliardi di dollari che il mondo investirà nella nuova tecnologia di generazione di energia fino al 2040, grazie a un rapido calo dei costi per l’energia fotovoltaica ed eolica e un ruolo crescente innovativo nello stoccaggio di energia in pack (batterie).
- Il sole e il vento domineranno il futuro dell’elettricità
7.2 mld di dollari sarà investito in nuovi impianti fotovoltaici ed eolici, almeno fino al 2040.
2. La sfida dell’energia solare al carbone diventa globale
Il fotovoltaico ha ormai equivalso i costi del carbone in Germania, Australia, Stati Uniti, Spagna e Italia, con una costante tendenza al ribasso fino al -66% almeno fino al 2040.
3. Entro il 2021, in Cina, l’eolico (onshore e offshore) sarà più economico del carbone,
I costi diretti sul’eolico onshore scenderanno del 47% entro il 2040, grazie a turbine più economiche, più efficienti e regimi OPEX avanzati. Nello stesso periodo, i costi dell’eolico offshore si abbatteranno del -71%, per effetto di nuove tecnologie, concorrenza sul mercato e dalle economie di scala.
4. Cina e India conducono ulteriori investimenti in energia
All’energia innovativa, entro il 2040, verranno destinati il 28% e l’11% degli investimenti di settore di Cina e India rispettivamente. Poco meno di un terzo degli investimenti in Asia del Pacifico andrà all’eolico, un terzo al solare, il 18% per il nucleare e solo il 10% per il carbone e il gas.
5. Aumento di disponibilità dell’energia elettrica stoccata(batterie).
Questo consentirà di aumentar la diffusione delle rinnovabili e la flessibilità nella logistica dei trasporti a piccolo raggio.
Le batterie per utensili e minilogistica competono sempre più con il gas naturale per fornire flessibilità di sistema in momenti di picco di domanda. Grazie alle batterie di piccole dimensioni, (minilogistica, piccoli veicoli industriali) l’energia rinnovabile potrà raggiungere la penetrazione del 74% in Germania, il 38% negli Stati Uniti, il 55% in Cina e il 49% in India entro il 2040.
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6. Mobilità sostenibile con l’elettrico
In Europa e negli Stati Uniti, i veicoli elettrici rappresenteranno il 13% e il 12% della domanda di energia elettrica entro il 2040. La ricarica, uno dei problemi per la diffusione, sarà resa capillare in virtù della maggiore diffusione di sistemi fotovoltaici ed eolici. Le Case automobilistiche si impegnano a cessare la produzione dei motori termici entro il 2040, per una conversione totale del parco auto verso l’elettrico.
7. Eco-architettura
Entro il 2040, il fotovoltaico a tetto sosterrà fino al 24% dell’elettricità domestica in Australia, il 20% in Brasile, il 15% in Germania, il 12% in Giappone e il 5% negli Stati Uniti e in India. Questo, combinato con la crescita di energie rinnovabili su larga scala, riduce la necessità di impianti esistenti di carbone e gas nelle abitazioni di nuova costruzione.
8. Carbone addio
La domanda economica di energie rinnovabili a basso costo e la transizione dal fossile al rinnovabile incideranno nella misura dell’87% in Europa e 45% negli Stati Uniti entro il 2040, mentre la produzione di carbone continuerà a crescere solo in Cina, fino al picco previsto nel 2026. Solo il 18% di progetti di centrali elettriche a carbone verrà costruito. Ciò significa che 369GW di progetti stanno per essere annullati.
9. Il gas è un carburante di transizione, ma utilizzato in modo strategico
Per il ricorso al gas naturale si prevedono 804 miliardi di dollari in nuovi investimenti e 16 per cento in più di capacità entro il 2040. Infatti nel continente americano, dove le riserve di gas sono ancora alte, con un prodotto quindi economico, le centrali a gas saranno principalmente una delle tecnologie flessibili necessarie per saturare la domanda e assicurare stabilità al sistema.
10. Le emissioni globali del settore elettrico raggiungeranno il plateau nel 2026
Le emissioni di CO2 derivanti dalla produzione di energia aumenteranno di un decimo fino al picco previsto nel 2026, poi, anche per la dismissione dell’utilizzo di carbone in Cina, si assisterà ad una progressiva caduta della produzione di CO2.”
Il Rapporto si chiude con una previsione di investimento di ulteriori 5,3 miliardi di dollari in 3.9 TW a capacità zero di carbone per mantenere il trend del riscaldamento globale sui 2 gradi Celsius. In pratica No nuke – No coal.
Se questa è la sintesi del New Energy Outlook 2017 ( Bloomberg New Energy Finance) ci si chiede perchè Mr. Trump voglia a tutti i costi andare contro corrente, contro la storia, contro il pianeta.
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