Economia
La Russia aggira le sanzioni: Constantijn Van Vloten e l’Olanda
CO-AUTORE: SIMONE COCCIA
Serie di articoli sul sistema russo di aggiramento delle sanzioni – già pubblicati:
Introduzione: https://www.glistatigenerali.com/economia-sommersa_macroeconomia/maksim-reshetnikov-rosimushchestvo-e-gli-altri-cosi-la-russia-usa-le-sanzioni/
Cipro: https://www.glistatigenerali.com/economia-sommersa_macroeconomia/la-russia-aggira-le-sanzioni-georgios-prodromou-e-cipro/
Italia: https://www.glistatigenerali.com/economia-sommersa_macroeconomia/la-russia-aggira-le-sanzioni-vincenzo-trani-e-litalia/
Lussemburgo: https://www.glistatigenerali.com/economia-sommersa_macroeconomia/la-russia-aggira-le-sanzioni-patrick-hansen-e-il-lussemburgo/
Libia e Malta: https://www.glistatigenerali.com/medio-oriente_russia/haftar-la-spia-che-venne-dal-freddo/
Montenegro: https://www.glistatigenerali.com/economia-sommersa_macroeconomia/la-russia-aggira-le-sanzioni-boro-dukic-e-il-montenegro/
Norvegia: https://www.glistatigenerali.com/economia-sommersa_macroeconomia/la-russia-aggira-le-sanzioni-lars-wenaas-e-la-norvegia/
I Consoli Onorari sono figure che risalgono almeno alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente quando Grecia, Cina, India e paesi del Medio Oriente nominavano volontari stranieri per espandere il commercio. Nella storia più recente vengono eletti per consentire ai Paesi più piccoli, che non possono permettersi diplomatici di carriera, di schierare delle figure “ponte” in importanti avamposti oltre confine, utili per promuovere le relazioni tra il proprio paese e quello ospitante o per assistere la propria comunità locale, soprattutto laddove è complicato o troppo oneroso mantenere una ambasciata.
La Convenzione Consolare di Vienna del 1963[1] stabilisce che un console gode di molti dei privilegi e tutele dei diplomatici, come la possibilità di trasportare bagagli attraverso un confine senza che un agente doganale possa ispezionarli, oppure la possibilità di tenere archivi e di condurre corrispondenza riservata svincolata da ogni possibilità di ispezioni. Nella prefazione, i firmatari della Convenzione si dichiarano “convinti che questi privilegi e immunità non tendono ad avvantaggiare singole persone, ma ad assicurare l’adempimento efficace delle funzioni da parte dei posti consolari in nome dei loro Stati”[2].
I Consoli non sono diplomatici, non hanno a che fare con questioni di diritto e di politica. Tuttavia, quando uno Stato non ha agenti diplomatici che operano in uno specifico Stato, il console assume in via eccezionale alcune funzioni diplomatiche. Il console non è retribuito per i servigi che offre, ma gode dell’immunità diplomatica. Un console può quindi assumere un ruolo strategico, soprattutto se ha l’opportunità di poter contare su una rete di buone amicizie, anche se debbono fare attenzione: oltre ad assumere una condotta moralmente irreprensibile, sono fermamente tenuti ad essere sostenitori molto discreti, concentrati esclusivamente sui legami culturali ed economici e hanno l’assoluto divieto di fare proselitismo delle opinioni politiche dei governi che rappresentano: devono essere “apolitici nelle parole e nei fatti”[3].
La realtà è diversa: oggi, secondo ICIJ (International Consortium of Investigative Journalists)[4] e ProPublica[5], almeno 500 consoli onorari sono accusati di reati o sono coinvolti in importanti controversie – e tra questi più di 150 sono stati accusati o condannati per evasione fiscale, frode, concussione, corruzione o riciclaggio di denaro, quasi 60 sono legati a reati di droga o armi, almeno 20 a crimini violenti e 10 ad abusi ambientali; 30 consoli onorari sono stati sanzionati dagli Stati Uniti e da altri governi; nove sono collegati a gruppi terroristici dalle forze dell’ordine e dai governi[6]. L’immunità diventa un viatico per l’illegalità: secondo le autorità di controllo degli Stati Uniti, l’immunità “è un ottimo modo per gestire soldi sporchi perché i consoli onorari in genere non sono etichettati come a rischio più elevato in un sistema di monitoraggio e ottengono il vantaggio di non essere sottoposti a perquisizioni da parte delle forze dell’ordine”[7].
L’indagine collega i consoli criminali o controversi ad almeno 168 governi, tra cui la Russia, che sfruttato il sistema per arruolare dozzine di sostenitori del Cremlino su suolo straniero come strategia di soft power[8]. Dopo la crisi militare e l’invasione della Crimea, nel 2014, Mosca ha organizzato questi consoli come una rete commerciale segreta atta ad affrontare (in barba ad eventuali sanzioni) le difficoltà di approvvigionamento di materie prime e parti meccaniche in caso di una guerra: una valutazione che ha dimostrato di avere successo[9]. In generale, si tratta di persone estranee alle luci della ribalta: molti mantengono volutamente un profilo piuttosto basso, per rimanere nell’ombra. Fino a quando qualcosa si spezza, forse per ordine di scuderia o per orgoglio nazionalista, ed allora rompono gli schemi, guadagnandosi così i titoli dei giornali.
Dalle frittelle al castello
Pieter Henry Lodewijk Constantijn Van Vloten nasce il 17 gennaio 1952 a Maarssen, un piccolo comune della provincia di Utrecht[11]. Dopo gli studi, svolge l’attività di agricoltore per un paio di anni[12]: “Da solo mungevo 65 mucche al giorno e lavoravo una sessantina di ettari di terra” racconta[13], ma poi apre un panificio ed inizia a vendere pizze: il suo primo colpo di fortuna è al festival di Pinkpop di Geelen, dove ne riesce a vendere ben 17’000 in un solo giorno – poi vende frittelle alla prima edizione del festival di Torhout-Erchter[14].
Ha trovato la sua strada: con i soldi guadagnati, si tuffa nel catering e dimostra grandi capacità imprenditoriali[15]. Arriva a servire nei siti più importanti olandesi, come nei motodromi di Assen e di Zandvoort, nello stadio del ghiaccio di Thialf, nel parco dei divertimenti di Duinrell, nel museo archeologico di Archeon e nel Palazzo Reale “Paleis Het Loo” di Apeldoorn. Van Vloten racconta che, durante un evento al Paleis Het Loo nel 1990, in cui si tiene una mostra sugli Zar, entra in contatto per la prima volta con il mondo dei musei russi: agli avventori lascia talmente un’ottima impressione che si guadagna il primo contratto di catering nella Federazione Russa[16].
Con il suo VVM Group (Van Vloten Management Group[17]), in poco tempo organizza banchetti e apre diversi ristoranti self-service nei musei di San Pietroburgo[18]: nel Peterhof, nel Tsarskoye Selo, ma anche nell’Hermitage e nel palazzo di Catherine (dove possiede non solo la licenza, ma anche il bar[19]) e nel palazzo di Menshikov, poi nel Pavlovsk[20], arrivando ad impiegare oltre 600 dipendenti[21]. Le attività godono della personale approvazione di Putin, perché portano in Russia l’atmosfera dei bar e dei ristoranti più famosi d’Europa, e servono anche a cristallizzare i primi grandi patrimoni privati delle grandi città della neonata Federazione[22].
In quel periodo Putin è a capo del Comitato per le Relazioni Estere dell’ufficio del sindaco di San Pietroburgo e firma personalmente i certificati relativi alle nuove joint venture[23]. A San Pietroburgo, oltre a conoscere il Primo Ministro Medvedev – non mancano foto appese alle pareti dello Château de la Motte dove Van Vloten posa al suo fianco[24], insieme alla donna che diventerà sua moglie, Nadjésda Petsonkina[25]. Sono anni selvaggi, nei quali Putin (grazie alla Intercommerz[26]) ed alcuni pezzi grossi del KGB nasconderanno milioni di dollari all’estero, soprattutto attraverso l’Olanda e la Germania[27], usando una società cipriota (Prevezon Holdings), la cui scoperta darà il via a molte inchieste penali in tutta Europa e negli Stati Uniti[28].
Il numero di società coinvolte è immenso e non verrà mai scoperto del tutto, ma il sistema è sempre e solo uno: decine di piccoli operatori occidentali aprono una miriade di imprese commerciali in Russia e, un poco alla volta, raggiungendo il successo oltre cortina iniziano a trasferire somme rilevanti di dividendi ai paesi dell’Unione Europea. Ciò non accade senza conseguenze: uno dopo l’altro, questi imprenditori europei sono costretti a cedere la proprietà in Russia, che continua a trasferire denaro man senza che esista più il business originario: uno schema tipico del riciclaggio di denaro sporco, che diventa una chiave del grande successo finanziario di Putin e degli oligarchi russi[29]. Uno schema iniziato con i primi imprenditori olandesi sbarcati a Mosca ed a San Pietroburgo che, entusiasti, hanno prestato il proprio aiuto per sostenere il bisogno di valuta occidentale della giovane economia russa[30].
Lo schema viene ripetuto anche da Constantijn Van Vloten che, verso la fine degli anni ’90, dopo soli pochi anni da ristoratore, decide di cambiare vita: in una intervista racconta di aver ceduto tutte le sue aziende di catering (cosa che è smentita dai documenti ufficiali[32]) e di aver poi acquistato, con il ricavato, una costosissima tenuta di sette ettari situata nell’Haspengouw belga, su cui svetta il castello Château de la Motte[33]. È un edificio che versa in un drammatico stato di fatiscenza ma, con un investimento di due milioni di euro[34], subisce un profondo restauro: una parte diviene una lussuosa residenza privata, mentre il resto viene trasformato in una struttura ricettiva per eventi, feste, seminari e alloggi[35]. Van Vloten vi si trasferisce con sua moglie, mentre le sue aziende russe prosperano in amministrazione fiduciaria[36]. Spese dell’operazione: superiori ai 10 milioni di Euro, per una società che fatturava meno di 1 milione all’anno[37].
Sia come sia, Van Vloten sembra così aver scelto una sorta di “ritiro”, lontano da tutto e da tutti per godersi la vecchiaia assieme alla moglie, in un eremo nel quale decide di proseguire il suo mestiere soltanto per ricavarne quel tanto che basta – dice – per coprire le spese di manutenzione, mentre passa il suo tempo dedicandosi al giardinaggio. Tutto ha l’aspetto di una fiaba – tranne per un increscioso intermezzo accaduto nell’aprile del 2012, quando il castello viene affittato per un evento che attira 700 persone; non è però una normale festa, è l’Eyes Wide Sins 2.0, una festa erotica in maschera, “dove tutte le maschere cadranno allo scoccare della mezzanotte”; Van Vloten, per difendersi dal rumore mediatico, dichiara di non avere problemi con l’evento “a condizione che non causi alcun disturbo e che all’interno del castello non si svolgano sciocchezze come orge […] Può essere carnevalesco, ma deve rimanere decente”[38]. Ma lo scandalo, in Olanda, è enorme.
Da eremita a Console Onorario
Come in ogni fiaba che si rispetti, l’apparente ragazzo povero diventa un principe azzurro: nell’aprile del 2014 Van Vloten, che già da tempo ama farsi chiamare “barone”, viene insignito della carica di Console Onorario della Federazione Russa delle province del Limburgo e del Brabante Settentrionale[40]. Si dichiara sorpreso, oltre che onorato: “Sei nominato da un certo numero di persone, ma non sai chi sono. La procedura è durata tre anni. Sono il primo console nei Paesi Bassi ad entrare a far parte della Federazione Russa, il paese più grande del mondo. Ne sono orgoglioso”. Il piano sovrastante La Bonbonnière, il teatro al centro di Maastricht, diviene la sede del consolato[41], inaugurata alla presenza dell’ambasciatore russo Roman Anatolyevich Kolodkin, del sindaco di Maastricht Onno Hoes e dell’ex sindaco di Enschede, Theo Bovens[42].
Malgrado lui stesso affermi che un console non debba mai parlare di politica, in occasione della propria nomina lui parla con chiarezza dell’invasione della Crimea: “L’Europa occidentale ha un’immagine sbagliata della Russia”; ed aggiunge che Putin è molto amato in Russia: “Secondo un recente rating, il settanta per cento della popolazione è a suo favore”, questo perché, dice, il popolo gli è riconoscente della grande evoluzione che la Federazione ha avuto grazie a lui; “Non è più la vecchia Russia, non ci sono più persone che sognano di scavalcare il confine”[43].
Concetti ribaditi pubblicamente pochi mesi dopo con maggior enfasi: “La Russia è già così grande. Non vuole annettere nessun paese. L’immagine che esiste qui in Europa occidentale è completamente fuori dal contatto con la realtà”. Secondo lui, la Russia non è uno stato mafioso, “Tutto è regolato dalla legge. Il russo non fa nulla che non sia legale. L’annessione della Crimea, per esempio, è stata molto legale. Putin è pulito, onesto, rispettabile, vive in modo frugale e lavora sodo. Nulla è vero quanto si dice di lui”; Van Vloten è convinto che “La Russia appaia in cattiva luce a causa della pessima propaganda dei media occidentali”[44].
Ma questo non basta ancora per essere considerato ospite sgradito da Maastricht: bisogna attendere il febbraio del 2022 quando, mentre i carrarmati russi iniziano a spargere sangue in Ucraina, Van Vloten dichiara che “Putin sta prevenendo la terza guerra mondiale”. Non soltanto giustifica l’invasione, ma, tra i tanti deliri filo-putiniani, arriva a dire “Mi dispiace che non l’abbia fatto prima”[45]. In un’intervista a ‘De Limburger’ dice: “La struttura militare dell’Ucraina deve essere distrutta. Successivamente, il Donbas diventerà indipendente e l’Ucraina sarà di nuovo un paese libero e democratico. Questa è una missione di pace”[46].
Le sue parole generano indignazione: pochi giorni dopo, alcuni attivisti verniciano le pareti esterne del Consolato di Maastricht con i colori della bandiera ucraina. A Van Vloten non rimane altro, per garantirsi la sicurezza, che rimuovere la bandiera russa che sventola fuori dall’edificio[47] e svitare la targa su strada che indica l’ingresso alla sede – o forse sono stati gli attivisti a sradicarla[48]. Il noto artista olandese Jan de Groen lancia una petizione on line proponendo di chiudere immediatamente le porte del consolato [49] e chiede al Parlamento di intervenire[50]: la politica ne discute, Il gruppo parlamentare del Forum per la democrazia (FvD) sollecita il governo a prendere posizione, la Casa Provinciale viene illuminata di blu e di giallo[51] ed il governo installa telecamere attorno alla sede del consolato[52]. Il comune di Maastricht, insieme ai governi provinciali del Brabante settentrionale e del Limburgo, invia una lettera al ministro degli Esteri, “per richiamare l’attenzione sulla problematica posizione che ha assunto il console onorario russo di Maastricht”[53].
Il finto barone è senza casa
Van Vloten è ormai nell’occhio del ciclone, la stampa si occupa di lui e scopre che, l’autonominatosi “barone”, non è affatto di stirpe nobile: il suo “è un titolo acquistato in Croazia” spiega il segretario della Suprema Corte di Nobiltà, “e lo avrebbe dovuto usare in lingua croata, aggiungendo le lettere HR, cosa che non ha mai fatto infrangendo la legge” e per questo la Corte Suprema intende denunciarlo, è una violazione del codice penale[55]. Nel frattempo, il sindaco di Maastricht, Annemarie Penn-te Strake, con una lettera al consiglio comunale, rende noto di aver messo il console alla porta: la sede del suo consolato all’interno del teatro La Bonbonnière è soltanto un indirizzo postale, non esiste un contratto di locazione, Van Vloten ha occupato per molto tempo una sede senza alcun diritto[56].
Nei primi di marzo del 2022 i soci del Museumpark Archeon di Alphen aan den Rijn, che negli anni è divenuto uno delle maggiori attrazioni turistiche del Groen Hart, indignati per le dichiarazioni pubbliche del console, decidono di rompere ogni legame con VVM Group, la società di Van Vloten con cui avevano iniziato anni prima una joint venture per la fornitura di servizi di catering[57]. Van Vloten viene espulso anche come membro dall’associazione dei consoli onorari del Limburgo[58]. Gli rimane solo un amico fedele, il console israeliano a Maastricht, Benoit Wesly, che grazie a Van Vloten lavora da anni proficuamente con la Russia ed ospita molti uomini d’affari e turisti di quel paese nei suoi hotel, il cui servizio di catering è garantito ancora oggi dalle società russo-olandesi di Van Vloten[59].
Il console deve pur trovare una sede, e Benoit Wesly lo ospita nell’hotel Derlon, di sua proprietà (gruppo Xelat), a pochi metri dalla Bonbonnière. Non è una vera sede, non c’è un ufficio, Van Vloten incontra i suoi clienti nell’atrio dell’albergo, ma per ora non ha alternative[60]. La scelta di ospitarlo mette però Wesly in seria difficoltà: per la diplomazia israeliana è un momento piuttosto delicato: Sergey Lavrov, il ministro degli esteri russo, definisce gli ebrei “i peggiori antisemiti” e sostiene che Adolf Hitler, come il presidente ucraino Volodimir Zelensky, abbia sangue ebraico: Wesly viene aggredito e torturato in casa propria da un gruppo di naziskin[61], e quindi riceve un personale rimbrotto dal Papa Francesco I (dall’ottobre 2016 Wesly è un Cavaliere dell’Ordine di San Silvestro[62] – che ha annoverato tra i propri cavalieri Oskar Schindler e diversi militari e politici austriaci e tedeschi che, nei secoli, si sono impegnati con entusiasmo al miglioramento delle relazioni tra cristianesimo e Mosca[63]). Risultato: Constantijn Van Vloten deve trovarsi con urgenza una nuova sede[64].
Van Vloten non è un cavaliere di un qualche ordine cristiano, ma è pur sempre colui ha presentato Wesly a padre Alexey Maximilian Yandushev Rumyantsev, che è oggi il delegato capitolare dell’Ordine a San Pietroburgo[65], ed è anche illustre membro dell’Ordine Militare di Santa Brigida, che riunisce tutti i soldati di Cristo pronti a prendere le armi in caso di attacco alla Chiesa Cattolica[66], che a sua volta, dal 2019, si occupa del catering per alcune associazioni a San Pietroburgo[67].
Ancora una volta è un altro amico ad aiutarlo: nel febbraio del 2023 Alexander Taratynov, l’artista di nazionalità russo-olandese proprietario del castello di Strijthagen a Landgraaf, che usa il lussuoso maniero come sito espositivo e punto di incontro di acquirenti russi di oggetti d’arte (oltre ad organizzare viaggi per clienti speciali da Mosca e da San Pietroburgo[68]), dà la possibilità al suo amico di aprirvi una sede del consolato, anche se, precisa, si tratta soltanto di un indirizzo postale, una sede virtuale. Malgrado la soluzione non sia legale – la sede deve essere fisica, non soltanto un indirizzo – il trasferimento della sede a Landgraaf viene ufficialmente approvato dal ministero degli Esteri dell’Aia[69]. Ma anche questa volta l’ospitalità non dura molto: investito da critiche e minacce di attivisti, dalle proteste dei residenti e delle formazioni politiche locali, Taratynov si vede costretto dopo pochi giorni a mettere alla porta il console[70].
Da Mosca è inutile attendersi un sostegno fattivo. Sul fronte diplomatico c’è in atto una guerra fredda tra Olanda e Russia. I rapporti sono pessimi: la prima sostiene che la Russia tenta in modo subdolo di collocare funzionari dell’intelligence facendoli apparire come funzionari diplomatici (a febbraio di quest’anno ne ha espulso un numero imprecisato[72], a marzo dello scorso anno ne aveva espulsi 17 con l’accusa di spionaggio[73]), mentre la seconda rifiuta di rilasciare visti per i diplomatici olandesi. I Paesi Bassi il 21 febbraio 2023 chiudono il consolato generale a San Pietroburgo e, nella stessa data, chiude anche l’ufficio commerciale russo di Amsterdam[74]. La famiglia Van Vloten, che si trova a fronteggiare difficoltà imprenditoriali nel Limburgo, ha spostato la sede delle proprie aziende a Groningen (quasi 300 km più a nord), al confine con la Germania ed a pochi chilometri da Amburgo.
Attualmente rimane in essere un sottilissimo filo diplomatico tra i due Paesi: oltre alle ambasciate notevolmente ridimensionate all’Aia e a Mosca, entrambi i paesi gestiscono rispettivamente un solo sito diplomatico: nei Paesi Bassi, rimane il console onorario “senzatetto” Constantijn Van Vloten, mentre in Russia c’è il consolato olandese, un piccolo ufficio sito in un edificio aziendale collocato in un luogo estremamente remoto, nella città petrolifera di Yuzhno-Sakhalinsk, a nove ore di volo a est di Mosca, non lontano dal porto di Korsakov, nell’isola di Sakhalin, lunga mille chilometri, che si trova oltre la Siberia, vicino al Giappone, una volta colonia penale degli zar[75]. Il console è Valery Bespalov, un rappresentante, un tempo molto potente, di coloro che, a livello locale, si opponevano a Eltsin, che aveva legami con le organizzazioni neonaziste occidentali ed oggi, su incarico del suo Oblast, è un intermediatore di prodotti agricoli della sua regione: è sperduto nel nulla, ma almeno un ufficio può vantarlo[76].
Secondo una lettera dell’ambasciata russa inviata all’Aia, la remota postazione a Sakhalin rimarrà al suo posto a patto che l’Olanda consenta la sopravvivenza del consolato onorario per il Brabante e il Limburgo[77]. Basterebbe questa lettera a far capire quanto sia importante il ruolo giocato da questo personaggio al limite della caricatura, e che evidentemente ricopre una responsabilità che non è visibile ad un semplice sguardo superficiale. Una situazione che lo paragona agli altri potenti uomini chiave del progetto Goznak in Europa. Quali siano i flussi di denaro tra Olanda e Russia che questa struttura può tuttora garantire, è un mistero che solo la magistratura potrebbe scoprire.
[1] https://legal.un.org/ilc/texts/instruments/english/conventions/9_2_1963.pdf
[2] https://legal.un.org/ilc/texts/instruments/english/conventions/9_2_1963.pdf
[3] https://legal.un.org/ilc/texts/instruments/english/conventions/9_2_1963.pdf
[4] https://www.icij.org/investigations/shadow-diplomats/
[5] https://www.propublica.org/series/shadow-diplomats
[6] https://www.icij.org/investigations/shadow-diplomats/shadow-diplomats-have-posed-a-threat-for-decades-governments-looked-the-other-way/
[7] https://www.icij.org/investigations/shadow-diplomats/shadow-diplomats-have-posed-a-threat-for-decades-governments-looked-the-other-way/
[8] https://www.icij.org/investigations/shadow-diplomats/shadow-diplomats-have-posed-a-threat-for-decades-governments-looked-the-other-way/
[9] EUROPE HAS ONLY ENEMIES | IBI World UK
[10] https://www.pressreader.com/belgium/het-belang-van-limburg/20140725/281767037352976
[11] Constantijn Van Vloten on Nexis
[12] https://www.standaard.be/cnt/ns1o29f2
[13] https://www.limburger.nl/cnt/dmf20220304_94386073
[14] https://www.pressreader.com/belgium/het-belang-van-limburg/20140725/281767037352976
[15] https://www.pressreader.com/belgium/het-belang-van-limburg/20140725/281767037352976
[16] https://www.volkskrant.nl/columns-opinie/baron-van-vloten-consul-van-rusland-doet-er-even-het-zwijgen-toe~b60c8359/
[17] https://www.vvmgroup.com/
[18] https://www.volkskrant.nl/columns-opinie/baron-van-vloten-consul-van-rusland-doet-er-even-het-zwijgen-toe~b60c8359/
[19] https://www.limburger.nl/cnt/dmf20220304_94386073
[20] https://www.hbvl.be/cnt/aid1481379
[21] https://www.hln.be/sint-truiden/kasteelheer-is-vriendjes-met-poetin~a41f6b0b/
[22] https://www.volkskrant.nl/columns-opinie/baron-van-vloten-consul-van-rusland-doet-er-even-het-zwijgen-toe~b60c8359/
[23] https://lenta.ua/ru/v-evrope-raskryli-set-agentov-vliyaniya-rf-diskreditiruyushchih-rassledovanie-katastrofy-mh17-51841/
[24] https://www.nieuwsblad.be/cnt/dmf20140314_01025483
[25] https://www.hbvl.be/cnt/aid1481379
[26] 2022.11.07 Intercommerz in Deutschand
[27] https://www.europarl.europa.eu/cmsdata/161071/2019%2001%2029%20-%20Bill%20Browder%20-%20EU%20Parliament%20Presentation.pdf
[28] 2005.08.07 United States v. Prevezon Holdings
[29] Microsoft PowerPoint – EU Parliament Presentation 29.01.2019 on money laundering5 (europa.eu)
[30] https://www.europarl.europa.eu/cmsdata/161071/2019%2001%2029%20-%20Bill%20Browder%20-%20EU%20Parliament%20Presentation.pdf
[31] https://finance.yahoo.com/news/details-major-russian-money-laundering-181200129.html
[32] Constantijn Van Vloten on Nexis
[33] https://www.pressreader.com/belgium/het-belang-van-limburg/20140725/281767037352976
[34] https://www.pressreader.com/belgium/het-belang-van-limburg/20140725/281767037352976
[35] https://www.burchten-kastelen.be/provincies/limburg/003%20Chateau%20de%20la%20Motte/Chateau%20de%20la%20Motte.html
[36] https://www.pressreader.com/belgium/het-belang-van-limburg/20140725/281767037352976
[37] Constantijn Van Vloten on Nexis
[38] https://www.demorgen.be/nieuws/geheime-seksparty-met-700-swingers-in-limburgs-kasteel~b1ba6516/
[39] https://www.1limburg.nl/nieuws/1680607/russisch-consulaat-in-maastricht-in-blauw-geel-beklad
[40] https://www.nieuwsblad.be/cnt/dmf20140314_01025483
[41] https://www.rhcm.nl/
[42] https://www.nieuwsblad.be/cnt/dmf20140314_01025483
[43] https://www.nieuwsblad.be/cnt/dmf20140314_01025483
[44] https://www.groene.nl/artikel/gekwetste-zielen–2
[45] https://www.1limburg.nl/nieuws/1680607/russisch-consulaat-in-maastricht-in-blauw-geel-beklad
[46] https://www.limburger.nl/cnt/dmf20220228_96789405 ; Constantijn Van Vloten on Nexis
[47] https://www.1limburg.nl/nieuws/1680607/russisch-consulaat-in-maastricht-in-blauw-geel-beklad
[48] https://nltimes.nl/2022/03/02/russian-consulate-tagged-pro-ukraine-graffiti
[49] https://petities.nl/petitions/sluit-de-locatie-van-de-honorair-consul-voor-rusland-te-maastricht?locale=nl
[50] https://www.volkskrant.nl/columns-van-de-dag/jan-de-groen-stuurde-een-e-mail-en-het-ereconsulaat-van-rusland-kon-vertrekken-uit-landgraaf~bd9c5384/
[51] https://www.limburger.nl/cnt/dmf20220316_95133205
[52] https://www.limburger.nl/cnt/dmf20220304_93907890
[53] https://www.1limburg.nl/nieuws/1702473/consul-rusland-deur-gewezen-door-burgemeester-maastricht
[54] https://www.limburger.nl/cnt/dmf20220505_96221280
[55] https://www.1limburg.nl/nieuws/1702473/consul-rusland-deur-gewezen-door-burgemeester-maastricht
[56] https://www.1limburg.nl/nieuws/1702473/consul-rusland-deur-gewezen-door-burgemeester-maastricht ; https://www.ad.nl/limburg/maastricht-stuurt-russische-consul-weg-die-oorlog-in-oekraine-verdedigt~a4213bb5/
[57] https://www.ad.nl/alphen/archeon-breekt-met-pro-poetin-baron-de-oud-directeur-die-het-park-van-de-ondergang-redde~a8414aa7/
[58] https://www.limburger.nl/cnt/dmf20220317_95414566
[59] https://profi.travel/articles/18134/details
[60] https://www.limburger.nl/cnt/dmf20220505_96221280 ; Constantijn Van Vloten on Nexis
[61] https://en.azvision.az/news/108696/dutch-millionaire-&-jewish-community-leader-%E2%80%98stabbed-&-waterboarded%E2%80%99-by-robbers.html ; https://www.timesofisrael.com/masked-assailants-waterboard-rob-netherlands-jewish-leader/ ; https://www.jta.org/quick-reads/netherlands-jewish-leader-tortured-and-robbed-at-home-by-4-men
[62] https://www.vatican.va/archive/aas/documents/2016/acta-gennaio2016.pdf
[63] https://it.wikipedia.org/wiki/Ordine_di_San_Silvestro_papa#Obblighi
[64] Constantijn Van Vloten on Nexis
[65] https://www.cavalierisansilvestro.it/delegazioni/
[66] https://www.ordinemilitaresantabrigida.com/dalla-francia-e-dalla-russia-due-nuovi-cavalieri-vengono-accolti-nellomsb/
[67] ALEXEY YANDUSHEV RUMYANTSEV on Nexis
[68] 2019.01.04 Imperial Waterways
[69] https://www.volkskrant.nl/columns-van-de-dag/de-ereconsul-van-rusland-heeft-een-nieuw-adresje-gevonden-in-limburg~ba9f82ee/
[70] https://www.volkskrant.nl/nieuws-achtergrond/ereconsul-van-rusland-vertrekt-al-na-een-maand-weer-uit-kasteel-strijthagen-in-limburg~bbbf067f/ ; Constantijn Van Vloten on Nexis
[71] https://www.google.com/maps/place/Semmelweisstraat+72,+9728+NB+Groningen,+Netherlands/@53.1951315,6.5526038,3a,75y,193.67h,100.48t/data=!3m9!1e1!3m7!1syZ1nudR339Mw6hdd8Ftvnw!2e0!7i16384!8i8192!9m2!1b1!2i22!4m6!3m5!1s0x47c832bb8333b94d:0x77efb0d7928cd2da!8m2!3d53.1948614!4d6.5523618!10e5?entry=ttu
[72] https://nos.nl/artikel/2464355-nederland-zet-opnieuw-russische-diplomaten-uit-om-spionage
[73] https://nos.nl/artikel/2423081-nederland-zet-17-russische-diplomaten-uit-vanwege-spionage
[74] https://www.parool.nl/nederland/diplomatieke-strijd-verhardt-nederland-zet-russische-diplomaten-uit-en-sluit-consulaat-sint-petersburg~b496e197/?referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com%2F
[75] https://www.netherlandsandyou.nl/your-country-and-the-netherlands/russian-federation/about-us/honoray-consulate-in-yuzhno-sakhalinsk
[76] Valery Bespalov on Nexis
[77] Constantijn Van Vloten on Nexis
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