Clima
la questione ambientale
Interazione tra ambiente, salute, economia in 2 volumi
Nel 2021 viene pubblicato il Primo Tomo del Trattato Italiano di Medicina d’Ambiente, nel 2022 Il suo Secondo Tomo. Nel 2023 Docenti di 11 Atenei italiani,[1] Esperti di Enti istituzionali come ISPRA, di ricerca come il Mario Negri e l’ISMETT pubblicano con Agora&CO “Le conseguenze economiche delle crisi globali” in altri due volumi che sviluppano il tema dell’interazione tra Ambiente, Salute, Economia. Il binomio “Inquinamento Urbano e Salute” segna la storia recente delle aree urbane e metropolitane finora privo di soluzioni. In primis il fenomeno dell’Urbanizzazione, della migrazione di massa, aumento di domanda di servizi pubblici ci consegnano una società post-fordista o post-moderna in cerca di soluzioni non dissipatrici, un nuovo tipo di sviluppo non orientato alla decrescita felice ma che tracci un disallineamento dal fabbisogno energetico consumando meno.
Fig. 1 Pattern dei principali fattori clima-alteranti ( Effetto antropico sull’ambiente).
Si è creata cioè attraverso la Questione Ambientale, con i suoi planetari problemi come il cambiamento climatico, l’estremizzazione del clima urbano, una visione di sviluppo che intercetti anche l’altro polo della questione, la congiunzione fatale che incrocia il profilo nascente dell’economia dei dati che si nutre non più di produzione industriale, quale mix di lavoro + capitale, bensì di prodotti immateriali e digitali. Figg.1-2. È forse questa la chiave di lettura per comprendere gli avvenimenti d’inizio secolo, le Guerre del Golfo, la Lehman Brothers, la pandemia fino alla guerra in Ucraina. Epifenomeni e non cause primarie della crisi globale. Inscrivere nel contesto della nuova economia digitale, la transizione energetica, le nuove forme di occupazione ed infine la salvaguardia dell’ambiente è compito reso difficile dalla mancanza di public policies che stentano a nascere mentre la società è già proiettata in avanti. Ne deriva il terreno scivoloso delle crisi globali e congiunturali tra nuovi scenari geopolitici e un germoglio di politica G-local che comincia a fare capolino, trasferendo sul piano della globalizzazione economica la pressione territoriale. Dunque la soluzione ad una questione vitale per l’intero pianeta è quella di spostare l’asse del baricentro dal binomio Salute-Ambiente al tripode Salute, Ambiente, Economia su la base di due esemplificativi momenti: a) la tecnologia, passata dalla dimensione tecnica per risolvere singoli problemi, fino al tecnopolio (inteso come governo delle decisioni da parte delle potenzialità della tecnologia);b) l’economia, al netto dell’illusione della crescita tendenzialmente infinita in un pianeta a risorse finite. Sviluppare un ordito così complesso e articolato è stato possibile solo con il metodo interdisciplinare, l’unica strada per cognizioni acquisite multipotenziali unitamente a un approccio comune ai diversi problemi. Seguendo l’impostazione del Trattato Italiano di Medicina d’Ambiente, abbiamo riproposto il medesimo schema chiamando al medesimo tavolo di lavoro Sociologi, Geopolitici, Economisti, Giuristi e Clinici della Medicina Ambientale, quella che segnerà la nosografia del XXI secolo, per modulare le linee guida utili per Public Policies che possano indirizzarci verso il recupero di problemi ancora irrisolti.
[1] Università degli Studi di Brescia, Catanzaro Magna Graecia, Milano Politecnico, Milano Statale, Palermo, Roma Luiss, Roma Tor Vergata, Roma Univ. Cattolica, Sassari, Siena, Teramo.
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