Economia civile

il volontariato ai tempi della pandemia: intervista all’impresa sociale HOME4ALL

16 Aprile 2020

L’ASSOCIAZIONE

Homes4All è una start up innovativa impresa sociale, nata alla fine del 2019 con lo scopo di offrire un servizio per risolvere alcune delle problematiche di emergenza abitativa partendo dal territorio torinese per poi replicare il modello negli altri contesti e città a livello nazionale. Homes4All punta infatti ad intercettare immobili, attraverso diversi canali, a bassi costi di acquisto e a metterli a disposizione di chi ne ha più bisogno, grazie anche ad un lavoro portato avanti in coordinamento con gli uffici dell’Assessorato alle politiche sociali della Città di Torino.

Mario Montalcini è dottore commercialista, economista e advisor di progetti imprenditoriali di sviluppo. Specializzato nella gestione di aziende nell’ambito di processi di ristrutturazione o di start up e nell’impostazione e realizzazione di piani di fattibilità economico-finanziari. È membro di consigli di amministrazione di enti e società, profit e no-profit, anche esteri.
Matteo Robiglio è architetto e docente al Politecnico di Torino, dove coordina il Centro Interdipartimentale di Ricerca Future Urban Legacy Lab . Le sue ricerche e progetti sono focalizzate sul tema del riuso di edifici e rigenerazione di parti di città, anche attraverso la
sperimentazione di modelli innovativi di accesso alla proprietà e organizzazione degli spazi, con l’obiettivo di promuovere iniziative ad alto impatto sociale.

Mario, spiegaci brevemente l’attività che si ripromette di fare la vostra società e i collegamenti con il volontariato.
L’idea di Homes4All nasce da una constatazione semplice: i percorsi di povertà conclamata iniziano molto spesso dalla perdita della propria casa. Poco importa se ciò avviene per vicende personali o imprenditoriali, ma dalla perdita della casa in poi la gravità di qualsiasi situazione pregressa aumenta al punto che diventa difficilmente reversibile, con costi altissimi per le persone, le famiglie e la collettività intera. Homes4All si propone di intervenire su questa criticità evidente, e in particolare di:
▪ individuare blocchi di proprietà liberi o occupati, acquisiti dal libero mercato o venduti in aste giudiziarie;
▪ realizzare una rete di investitori privati nel campo immobiliare;
▪ attivare e coordinare tutti i sussidi territoriali utili a garantire, per i soggetti più vulnerabili, il diritto alla casa e il sostegno alla locazione.
Grazie ad Homes4All si configura una pratica dal forte impatto socio/economico, rivolta dal privato sociale nei confronti del pubblico e in grado di:
– rendere possibile il match tra persone in emergenza abitativa e privati cittadini disposti a mettersi a disposizione del sociale;
– prevedere la realizzazione di strumenti di valutazione delle reti sociali degli inquilini coinvolti nell’iniziativa (al fine di valutarne l’effettiva tenuta socio/relazionale);
– promuovere pratiche di SmartCities attraverso il coinvolgimento di importanti realtà imprenditoriali del settore.

Matteo, come sta impattando l’emergenza Coronavirus sull’attività dell’organizzazione?
Sicuramente il nostro inizio, seppur subito accolto da un generale grande interesse ed entusiasmo da parte di Istituzioni e media così come dei cittadini privati che vedono in Homes4All un’importante e innovativa sfida al tema dell’emergenza abitativa, ha risentito
della particolare situazione dovuta all’emergenza sanitaria tuttora in corso.
Da un lato non abbiamo più avuto modo di portare avanti la raccolta di capitali e l’ingresso di nuovi investitori privati (Homes4All in sede di costituzione ha infatti deliberato un primo aumento di capitale di 500 mila euro); oltre a ciò, proprio nel mese di Marzo era
stato previsto l’inizio delle prime acquisizioni immobiliari, che di fatto per la situazione attuale non hanno mai avuto luogo.
Noi comunque non siamo stati con le mani in mano e abbiamo preso atto della situazione, sfruttandola come un’occasione per occuparci di altre tematiche e impegni che comunque avremmo dovuto portare avanti. In particolare abbiamo perfezionato il nostro modello di business, che via via sta diventando sempre più definito; ci stiamo portando avanti con la realizzazione del sito internet e stiamo tessendo nuovi rapporti su più fronti, avendo istituito un “Comitato tecnico” sui temi del Fondo Salvacasa, del mondo delle aste
immobiliari e degli sfratti in generale così come altre novità che speriamo di riuscire a portare avanti nelle prossime settimane/mesi.
In una prospettiva più generale, possiamo dire che la crisi e il confinamento hanno sottolineato ulteriormente – se ce ne fosse stato bisogno – quanto la casa e il diritto a goderne abbiano un’importanza vitale per tutti.

Matteo, il professor Maurizio Fiasco, sociologo e collaboratore della consulta Nazionale antiusura, sosteneva 2 anni fa che c’erano due milioni di famiglie in situazione di sovraindebitamento e altri due milioni appena sopra la soglia. Per Fiasco molte di queste famiglie avevano un margine di €1000 prima di scivolare oltre la soglia del sovraindebitamento. Ovviamente ora tutte queste famiglie rischiano di non avere un futuro; in questo senso i dati di Bankitalia sono preoccupanti. Voi avete riscontri nel merito?
Homes4All ha preso il via proprio partendo da una situazione abitativa critica e dal permanere della congiuntura economica negativa. Tutto ciò, inevitabilmente, è scaturito in un allarmante ampliamento della popolazione che versa in situazioni di vulnerabilità
economica, sociale e, di fatto, abitativa. A Torino, infatti, solo nel 2018 ci sono stati 2.264 sfratti di cui il 93% dovuti a morosità, delineando un dato per gli sfratti della Città di Torino ben più elevata rispetto all’incidenza media in Italia (Torino 1 sfratto ogni 241
famiglie contro la media italiana di 1 sfratto ogni 419 famiglie). L’impatto che questa situazione genera sul sistema abitativo pubblico è estremamente elevato, in quanto esercita un’ulteriore pressione da parte dei nuclei sfrattati sulle liste di attesa dell’Edilizia Residenziale Pubblica. Come noto, il target di popolazione che in generale presenta rischi connessi all’accesso o al mantenimento dell’abitazione è frastagliato e molteplice, ed esprime un mosaico complesso di bisogni che rischia di essere insoddisfatto in assenza di un intervento sistemico capace di incidere significativamente a contrasto di problemi specifici. Ma anche per chi non è eleggibile alla casa pubblica l’impatto della insicurezza abitativa è devastante. Parliamo di quella che i sociologi chiamano “la fascia grigia” della classe media impoverita, per cui la casa costituisce il più importante se non unico patrimonio oltre che il luogo di vita e affetti.

Mario, abbiamo intervistato chi si occupa di raccolte fondi nel terzo settore: in questi giorni sono preoccupati del dopo. Questo perché ci sono tutta una serie di altre realtà del terzo settore che non sono strettamente correlate alla sanità ma si reggono sul dono, sulle erogazioni liberali di privati e aziende. Quello che temono è una contrazione delle risorse. La questione del terzo settore è fondante, data l’esistenza di diverse attività che si sostengono su di esso: il trasporto di disabili, anziani e malati, l’assistenza agli usurati, l’assistenza a chi perde la casa e l’attività di modifica delle esecuzioni immobiliari. Voi avete delle soluzioni da proporre?

Questa crisi mette in evidenza contraddizioni che conoscevamo da tempo. Da una parte, mostra generosità e solidarietà e forse ci aiuterà a ritrovare un senso di comunità che si era indebolito. Lo dimostrano le donazioni e raccolte fondi che hanno supportato iniziative importanti nelle aree di maggiore crisi. Dall’altra, richiede che l’organizzazione dell’intervento in ambito sociale assuma ove possibile modelli imprenditoriali. Homes4All costruisce il proprio modello di intervento su dati di mercato indipendenti dalla liberalità di soggetti eventualmente interessati – che comunque è importante per aumentare l’impatto sociale del progetto: la svalutazione immobiliare dopo la crisi del 2008 ha già di fatto riallineato su parametri socialmente sostenibili i valori economici degli immobili, si tratta ora di sostenere le famiglie nella conservazione o riacquisizione della propria casa, ed è quello che fa Hoimes4All.

Mario, avete sviluppato un rapporto innovativo e molto interessante con le fondazioni bancarie, con le attività assistenziali degli enti locali e col mondo del volontariato; potete spiegarci brevemente come agite?

Uno degli elementi di assoluta novità che si viene a configurare grazie ad Homes4All è il coinvolgimento a rete di piccoli e medi investitori privati che, calmierando le proprie pretese di rendimento finanziario, si mettono a disposizione del territorio per la sua valorizzazione anche patrimoniale. L’obiettivo di Homes4All, pertanto, è quello di creare un vero e proprio “Club di investitori
immobiliari”, una rete di investitori privati che siano disponibili ad acquistare in proprio o a dare la provvista a Homes4All per acquistare immobili da adibire, da una parte, ad usi sociali in convenzionamento e con canoni garantiti dalla Città di Torino, e dall’altra a dare adito ad ulteriori operazioni immobiliari anche e non necessariamente in ambito sociale.
Homes4All fornisce i suoi servizi orientandosi principalmente in due direzioni differenti:
• in caso di immobile libero Homes4All provvede, ove necessario, alla ristrutturazione dello stesso a fini di inserimento nei canali dell’affitto sociale;
• in caso di immobile occupato e proveniente da procedure giudiziarie, verificata la reale meritevolezza dell’esecutato, provvede a stralciare la situazione debitoria dell’occupante, il quale riprenderà a pagare un affitto calmierato, calibrato sul massimale previsto dalle pratiche del Reddito di Cittadinanza, a fronte della presenza di un Fondo Sociale che garantisca eventuali insoluti.
E’ inoltre prevista la possibilità, in alcuni casi, di procedere alla stipulazione di un contratto cosiddetto di “rent to buy”: a fronte del pagamento di un canone maggiorato, una parte rimane a copertura del normale canone d’affitto mentre l’altra viene imputata al prezzo di acquisto nel caso in cui il conduttore decida di esercitare l’opzione di acquisto dell’immobile. In aggiunta, grazie a un coordinamento con gli attori del mondo del sociale e del terzo settore, dopo aver soddisfatto il primario bisogno abitativo, si svilupperanno delle reti all’interno del territorio torinese al fine di supportare i beneficiari nelle eventuali ulteriori situazioni di criticità, accompagnando gli inquilini con programmi di sostegno, inserimento e formazione.

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