Economia civile
“I due mondi”. Ermete Trismegisto e la fisica quantistica
Mi sorge un dubbio. E se avessero ragione i moderni assertori della fisica quantistica e davvero non esistesse differenza tra i due mondi?
Forse quella “di sopra” e quella “di sotto” sono soltanto diverse proiezioni soggettive di una realtà unica e indistinta, suddivisa dalla mera percezione degli occhi di chi guarda. Così ci dice da tempo la nuova scienza che ha soppiantato definitivamente la presuntuosa inflessibilità della fisica tradizionale e delle sue classificazioni. Tutto è relativo nel campo quantico e tutto vi è possibile. Il solo arbitro è l’osservatore che ne provoca il collasso esattamente dove dirige il suo sguardo. Niente differenze dunque e, al contempo, tante differenti realtà quanti gli occhi di chi guarda.
Un bel guaio per me che confidavo di potermela prendere con l’ingiustizia oggettiva di una sorte predestinata, che speravo almeno di potermi giustificare per essere precipitato dall’alto delle mie certezze fatue al primo starnuto, foriero di contagio e di incalcolabili perdite economiche.
Se le cose stanno così non potrò (non potremo in molti…) neppure prendercela con i diversi destini assegnatici per aver avuto natali in uno dei due mondi così lontani. Florido e prosperoso il primo, lassù, nonostante i miasmi planetari del Covid19, e anzi forse proprio grazie ad essi. Desolato e irreversibilmente povero il secondo, quaggiù, per non aver saputo resistere a qualche mesetto di vacanza imprevista, non tanto dissimile dalle “mostruose” ferie di Fantozziana fattura.
Adesso dunque non ci resta che cambiare punto di osservazione e provare a trovare la sfiga anche nel mondo di sopra; perché di trovare l’abbondanza quaggiù non ci conterei molto, neppure con una dose massiccia di Astra-Pfizer-Moderna-Johnson a richiamo plurimo.
Eccomi, quindi, a ricordare le parole del direttore di banca con cui parlavo qualche giorno fa e che allora non mi erano parse così chiare. Lo ammetto, quando aveva declamato le gravissime conseguenze dell’imminente scadenza delle “moratorie” multiple ed immaginato scenari apocalittici per i suoi mille clienti, avevo creduto che stesse godendosi con fare beffardo il suo potere di vita e morte su quelle persone. Sebbene sapessi che si trattava al massimo di una luce riflessa (il potere di cui parlo non è certo il suo), mi rodeva un bel pò immaginarmelo a discriminare tra i (molti) malcapitati senza stipendio a fine mese come me e i (pochi) “nuovi ricchi” del postofisso-senzaspese, a cui offrire investimenti sicuri e denaro a tasso negativo.
Notifiche e pignoramenti ai primi, ricchi premi e cotillon ai secondi. Questione di mondi, CVD.
Ma la teoria della relatività cambia tutto. Vuoi vedere che era davvero preoccupato e stava condividendo con me l’angoscia e la desolazione autentiche per il futuro di noi professionisti, imprenditori, artisti, nani e ballerine ? Che errore imperdonabile stavo per commettere, a dividere il mondo in due solo per il punto cardinale occupato rispetto al fulcro del denaro, alcuni sopra e altri sotto.
Per Albert Einstein e soci, e dunque per l’umanità tutta, vale la regola innovativa dell’uno cosmico che tutto contiene e bilancia. “Come in basso, così in alto”, mi viene da dire, parafrasando (sebbene al contrario) il tre volte grande Ermete.
Bene. Sento di aver compiuto un vero balzo evolutivo e ne sono fiero, ma mentre ci penso un dubbio mi assale nuovamente. Nel caso di specie si trattava di un “bancario” e non certo di un “banchiere”, non sarà che ho sbagliato completamente la misura ? Per sicurezza vado a rileggermi i redazionali recentissimi di questa stessa pagina sui risultati trimestrali delle Banche e…., manco a farlo apposta, mi prende un coccolone; utili a miliardi !
Sono il solito romantico, altro che equilibrio universale, i due mondi esistono eccome. E sono sempre più distanti.
Quaggiù, gli aforsimi di Ermete Trismegisto e la curva spazio temporale sono solo cazzate !
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