Economia civile
I disastri delle cartolarizzazioni. Sono finite le vacanze alla Cayman!
Il pittore spagnolo Francisco de Goya ha realizzato, tra gli anni 1810 e 1815, una serie di 82 incisioni intitolate “I disastri della guerra”. Da allora sono un archetipo per tutti coloro che vogliono descrivere l’orrore della guerra che, nelle stampe, è rappresentato in modo particolarmente crudo e penetrante. Richiamandomi a questa tradizione artistica ho scelto come titolo, “I DISASTRI DELLE CARTOLARIZZAZIONI” per una serie di articoli che, collaborando con altri autori, scriverò sugli effetti economico / sociali della scelta scellerata della classe dirigente italiana di svendere i debiti E LA VITA di 2 milioni fra aziende e famiglie agli speculatori internazionali. D’altra parte il grande storico Francesco di Guicciardini, che fu anche ambasciatore, diplomatico e condottiero, sintetizzava 500 anni fa il carattere dominante delle classi dirigenti italiane con “o Franza o Spagna, purché se magna”,
UNA BREVE STORIA DELLA VICENDA DEL DECRETO SUI CREDITI DETERIORATI.
Il Ministro Urso a fine giugno 23 annuncia in una trasmissione televisiva un decreto legge sui crediti deteriorati ». Ribadisce questa intenzione nell’intervista al Corriere della Sera: “Quali sono le misure più urgenti oggi all’attenzione del Mimit?” «Nelle prossime settimane presenterò ……. un decreto-legge sugli asset strategici che affronterà alcuni nodi del Paese, tra i quali un intervento normativo di urgenza sui crediti deteriorati a tutela delle migliaia di artigiani, commercianti, piccole imprese e famiglie che oggi sono strozzati dal sovraindebitamento».
Non mi soffermo sui danni provocati dai precedenti governi, con la sconsiderata svendita, unico caso fra i grandi paesi europei, del debito delle famiglie e delle imprese italiane alla speculazione internazionale.
Nella XVIII legislatura il nostro gruppo di lavoro ha studiato, elaborato ed infine ottenuto l’approvazione di 6 norme che cercano di riequilibrare il rapporto fra creditori e debitori. Sempre nella scorsa legislatura abbiamo collaborato, organizzando anche Convegni in Senato , con il ministro Urso, sul suo DDL 788 studiato per salvare dal debito a vita milioni di famiglie ed imprese e permettere la ripresa economica del made in Italy.
In questa legislatura abbiamo collaborato, a seguito dell’attività svolta nella precedente, con i senatori Sallemi, DDL 414 ed Ancorotti, DDL 669. I loro disegni di legge, con varianti, riprendevano il DDL 788 della XVIII legislatura. Abbiamo altresì collaborato ai DDL depositati da tutte le forze politiche non legate a filo doppio con gli speculatori internazionali.
PER FARE QUESTA ATTIVITÀ ABBIAMO, A INIZIO 2023, COSTITUITO UN GRUPPO DI LAVORO con precisi criteri di partecipazione:
1. nessun pregiudizio politico, disponibilità a svolgere studi e consulenze con lo spirito del 1992/96, quando un gruppo di associazioni, professori, esperti, eterogeneo per scelte politiche e religiose, collaborò, formulando la legge 108/96, per tutelare i cittadini italiani dall’usura criminale e degli enti finanziari.
2. nessun incarico retribuito
3. ma neanche nessun incarico formalizzato, perché avrebbe comportato un legame con la parte specifica che rilasciava l’incarico. Disponibilità invece a collaborare con qualunque forza politica capisse l’importanza di salvare dal debito a vita milioni di famiglie ed imprese e permettere la ripresa economica del made in Italy.
4. tener conto del lavoro sviluppato su questi temi dal 2015 al 2022. In particolare, nello specifico delle proposte oggi in discussione, l’elaborazione dell’ex senatore Buccarella, relatore per la Commissione Finanze XVIII legislatura, ed autore di un testo di sintesi fra le varie proposte all’epoca depositate
I testi revisionati, risultato di questo lavoro, sono stati inviati, su precisa richiesta, allo staff costituito dal Ministero per elaborare l’eventuale decreto legge.
Da anticipazioni giornalistiche, Milano Finanza del 10 08, Repubblica del 15 08, sappiamo che di questo decreto legge si è discusso nel Governo, ma alla fine si preferì proporre il decreto banche, la cui ingloriosa fine è sotto gli occhi di tutti.
GLI SPECULATORI ERANO IN VACANZA ALLE CAYMAN?[1]
Ci ponevamo due domande:
· perché gli unici articoli di stampa o interventi sui social o giornali on-line erano sostanzialmente quelli sollecitati dalle associazioni e dalle fondazioni su Avvenire, Milano Finanza, Repubblica?
· perché l’unica valutazione sugli esiti dell’eventuale decreto, da parte del mondo finanziario, venissero dal giornale on line Money, dal significativo titolo: “Il Governo da una parte propone la tassa sugli extra profitti, dall’altra una legge sugli NPL che avvantaggerebbe due banche italiane su tutte”. L’articolo sostanzialmente ripeteva quello che si poteva trovare sui siti on-line di alcune banche prevalentemente dedicata all’investimento. Veniva data una valutazione positiva della legge per quanto riguarda i titoli delle banche italiane maggiormente impegnati sugli NPL. Questo rafforzava la nostra sensazione che molte cartolarizzazioni (tra cui tragicamente il 75% di quelle coperte da GACS, tra i molti si può leggere Morya Longo sul sole 24 ore 14 10 2021:“Npl, tremano le garanzie statali Verso il cambio dei recuperatori) siano in serie difficoltà e che, come diversi esperti hanno fatto notare, siano state vendute ai fondi esteri, e di conseguenza, agli obbligazionisti esteri, delle prospettive di guadagno sostanzialmente irrealizzabili.
Scherzando tra di noi avevamo concluso: tutto il mondo che gira intorno agli NPL era in vacanza nei paradisi fiscali, dove sono collocati i titolari effettivi di gran parte delle cartolarizzazioni e, stando ad anticipazioni di stampa, anche la società che,a oggi, è il più grande recupero crediti italiano.[2]
POI ALL’IMPROVVISO IL 24 AGOSTO BLOOMBERG[3] ED UNA SERIE DI GIORNALI E TELEVISIONI CHE DIFENDONO GLI INTERESSI DELLA FINANZA SPECULATIVA INTERNAZIONALE RICHIAMANO ALL’ORDINE. VERREBBE DA PENSARE (Andreotti: a pensar male si fa peccato, ma raramente si sbaglia) CHE ANCHE GLI OPINIONISTI SI ERANO FATTI FINO AD ALLORA UNA BELLA VACANZA ALLE CAYMAN!
TRATTO DA LA STAMPA DEL 25 08 2023
Il giorno dopo i fogli che non avevano trattato fino ad allora l’argomento intervengono.
· Lo fa il quotidiano La Stampa “A peggiorare la situazione potrebbe esserci la prossima normativa sui crediti deteriorati, che dovrebbe essere varata entro l’anno”, poi cita Bloomberg: «La nuova legge potrebbe turbare ulteriormente i finanziatori e gli investitori internazionali in un Paese ancora scosso da una tassa a sorpresa sulle banche», e poi “Le preoccupazioni degli investitori «si concentrano sulla possibilità che le misure possano cancellare i loro rendimenti e mettere a repentaglio il mercato italiano dei prestiti in sofferenza». Viene citata Cnbc. «Dopo essere entrata nel mainstream politico, la leader italiana di estrema destra Giorgia Meloni sta ora scioccando i mercati e sconvolgendo le grandi imprese», ha scritto la principale televisione finanziaria statunitense.” E poi arriva la minaccia politica: “Viene evidenziato, come anche da Ft e Bloomberg, un parziale scollamento tra quello che è l’immagine della premier Meloni e il resto dell’esecutivo[4].” Per finire con l’eterno ricatto: “A fronte di un rischio reputazionale in ascesa, gli investitori potrebbero voltare le spalle a Roma”.
· Lo fa anche, in maniera più equilibrata, La Verità con un articolo di Camilla Conti che già in passato era intervenuta, con coraggio, su questo argomento[5], con un articolo che consiglio a tutti di leggere, del 24 settembre del 2020. L’articolo del 25 agosto è molto più oggettivo di quello della Stampa. Anche se espone una versione non aggiornata della legge in discussione, rileva però le contraddizioni reali del sistema: “Si era così creato anche un fitto sottobosco di società veicolo create ad hoc, le cosiddette Spv, i cui flussi finanziari originavano dalle attività che venivano cartolarizzate. L’elenco di queste società e delle altre Svc (Società veicolo di cartolarizzazione) iscritte nel registro di Banca d’Italia era diventato lunghissimo. Rendendo spesso difficile monitorare le performance di alcuni «spazzini» di Npl controllati da società di diritto estere. Così come non era facile capire i prezzi dei «cartellini» esposti nel gran bazar delle sofferenze. Tanto che a febbraio 2020 il Governatore I.Visco aveva annunciato al Forex – Bankitalia sta mettendo sotto la lente le società che in Italia si occupano di gestire e recuperare NPL e UTP”. L’articolo ricorda anche il Prof. Raffaele Capasso[6], esperto avvocato civilista, già docente all’Università di Salerno ed autore del testo di legge 788 , scomparso durante il COVID. Un uomo con una grande passione civile che l’aveva spinto nel giugno 2020 a chiamare, da un balcone all’altro, l’allora premier, Giuseppe Conte, «Presidè sblocchi subito la 788, una legge che può salvare migliaia di persone». Conte aveva replicato con un «me ne interesserò».[7]
· Lo fa Milano Finanza che, oltre al solito studio legale delle SPV che ripete le argomentazioni di Bloomberg, aggiunge una nota interessante: “Il nostro obiettivo è quello di far uscire quante più persone e imprese possibile dai loro crediti inesigibili, saldare i vecchi debiti e riportarli al lavoro”, ha dichiarato a Bloomberg News il ministro dell’Industria Adolfo Urso
· Su Milano Finanza interviene anche il Presidente di UNIREC, Associazione italiana delle aziende del settore tutela credito, Marcello Grimaldi per evidenziare, con le solite trite e ritrite argomentazioni, le ricadute negative sul comparto e sui conti pubblici delle attuali proposte normative sui crediti deteriorati.
· Lo fa Finanza on line aggiunge, oltre all’”opinionista” del solito studio legale delle SPV, che ripete le argomentazioni di Bloomberg, le dichiarazioni del ministro dell’Industria Adolfo Urso.
Intervengono poi una serie di “opinionisti” che sul commercio del debito delle famiglie e delle imprese italiane hanno costruito una carriera.[8]
· l’avvocato e professore Marcello Clarich
· Massimo Famularo, dirigente di aziende attive nel recupero crediti,
· Norman Pepe, managing partner dello studio legale ILS .
Riprenderò, anzi riprenderemo l’intervento di Norman Pepe per l’autorevolezza di chi scrive e per l’interessante dibattito che sullo stesso ha sviluppato Mirko Frigerio e quello di UNIREC, in quanto portatrice degli interessi di chi lavora nel settore.
Auspico soltanto che sia un confronto serio e non apodittico, sui dati, quantomeno sui seguenti argomenti:
· su quanto ci rimette lo stato italiano
· sugli incredibili privilegi normativi che stanno distorcendo la giurisprudenza,
· sull’opacità riguardo ai titolari effettivi che favorisce l’ingresso della malavita, non a caso il ddl 1308 , Fenu ed altri è firmato anche da Federico Cafiero De Raho Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo dal 16 novembre 2017 al 18 febbraio 2022,
· sull’erosione fiscale attuata col meccanismo degli obbligazionisti domiciliati in paesi white list con società che riconducono ad altre in black list
[1] qualcuno chiederà: perché alle Cayman e non in altri paradisi fiscali? Oltre il nome onomatopeutico che evoca i “fondi caimano”, ancora più espliciti dei “fondi locusta”, si può leggere https://www.money.it/I-10-migliori-paradisi-fiscali-2020
[2] su Molto economia del 06/04/23 troviamo l’articolo “L’enigma Andrea Pignataro: faro delle banche sulla catena Ion che parte dalle Cayman” Secondo la ricostruzione effettuata da MoltoEconomia, la galassia di società facenti capo a Pignataro al 90% è domiciliata all’estero: Ion Investment è la holding capogruppo basata in Irlanda; controlla quattro subholding, anch’esse irlandesi, e da questa catena vengono gestite le partecipazioni. Ma sopra Ion ci sono alcune scatole (sarebbero non più di 5) con sedi alle Cayman, un paese a pieno titolo nella black list, che rappresentano il vero schermo che tiene al riparo da occhi indiscreti gli interessi del finanziere italiano.” Ion ha appena acquistato Prelios e sta trattando Dovalue, avviandosi a diventare oligopolista del recupero crediti in Italia.
[3] La speculazione internazionale, al di là delle decisioni della BCE e dell’adeguarsi, a giochi fatti, di Bankitalia e Governo, è sempre stata decisiva in tutta la vicenda dei crediti deteriorati. Il 21.11.2016 spiegavamo quanto accadeva in un articolo; in particolare riportavamo quanto indicava Steve Eisman, grande esperto e protagonista di speculazioni internazionali, proprietario di uno dei maggiori hedge fund, in un’intervista al Guardian.Egli dice con chiarezza ciò che veniva solo intuito o sussurrato: «è in corso un attacco alle banche italiane da parte degli speculatori internazionali, tramite vendite allo scoperto». Non parliamo di uno speculatore qualunque, ma dell’uomo la cui vicenda reale (che gli ha permesso una plusvalenza da un miliardo di dollari) ha ispirato The Big Short- La Grande Scommessa – il film che ha vinto un Oscar nel 2016 (per la miglior sceneggiatura non originale). Nel 2007-2008 Eismanattaccò, vendendo allo scoperto i loro titoli tramite il suo hedge fund, le banche USA scegliendo quelle che detenevano più titoli di finanza strutturata basati sui mutui subprime. Oggi ci sta riprovando con le banche europee, in particolare con quelle italiane…É interessante (riportiamo in sintesi italiana l’articolo del Guardian) il giudizio di Eisman: «in particolare, per quanto ci riguarda, l’obiettivo della speculazione al ribasso sono le banche italiane gravate da NPL per 360 miliardi di euro, in gran parte concentrati nei primi cinque gruppi: Intesa-San Paolo, Unicredit, Monte dei Paschi di Siena, Banco Popolare e Ubi».
[4] Non entro nel merito delle velate minacce di agire sullo spread o sugli acquisti dei titoli di Stato italiani. Ma certamente i grandi opinionisti americani sbagliano, sapendo di sbagliare, quando sostengono che il Governo subirebbe un danno politico per un intervento sugli impoveriti indebitati. Sanno bene che la vittoria l’elezione di Trump è stata possibile grazie allo spostamento dei voti di questi strati sociali contro Hillary Clinton, individuata come la rappresentante del capitale finanziario. Sanno anche che se l’establishment democratico ha voluto vincere le elezioni successive, ha dovuto mobilitare tutti i suoi rappresentanti ch,e con questi strati di impoveriti indebitati, hanno uno stretto legame. A partire dalla senatrice Elizabeth Warren, la prima a studiare e a descrivere già dai primi anni 2000 il sovraindebitamento e l’impoverimento dell’ex ceto medio.
[5] “lo scandalo delle sofferenze bancarie. I soldi sottratti agli sbancati finiscono nei paradisi fiscali. “ L’articolo è molto interessante e trova conferma in un nostro successivo studio
[6] Bramini ed io abbiamo conosciuto l’avvocato Capasso in occasione del Convegno in Senato sulla legge 788 con l’allora senatore Urso ed abbiamo avuto modo di apprezzarne l’ironia e la modestia, quando riconoscendo di essere un avvocato civilista, non particolarmente esperto nel settore bancario, ci aveva chiesto di supportare la legge con il lavoro che da anni stiamo facendo con l’avvocato Biagio Riccio, anche lui presente al convegno.
[7] di questa citazione approfitta, in modo doppiamente incivile, Dagospia.com doppiamente incivile perchè ridicolizza una persona di valore, che non può più difendersi e perché ridicolizza una proposta di legge che può salvare dal disastro economico centinaia di migliaia fra famiglie ed imprese italiane.
[8] vorrei far notare che non è un giudizio morale: ognuno nella vita fa le scelte che più gli aggradano. L’importante è come auspica Mirko Frigerio il dibattito si svolga su dati e non su opinioni apodittiche. il dibattito si svolga su dati e non su opinioni apodittiche.
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