Commercio
Una spinta all’interscambio fra Italia e Russia
L’impegno a favorire l’interscambio commerciale fra Italia e Russia ha trovato oggi nuovo supporto nelle dichiarazioni di Massimo Fanuzzi, della Divisione Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, nel corso del seminario italo-russo in corso a Trieste, organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, presieduta da Antonio Fallico, numero uno di Banca Intesa Russia. «Il ruolo di Intesa Sanpaolo a supporto dello sviluppo dei rapporti d’interscambio tra i due Paesi è duplice – ha spiegato il manager – Sia per l’export dei player italiani sia a sostegno delle imprese russe interessate a investire in Italia».
Per quanto riguarda le esportazioni, ha proseguito Fanuzzi, «ricordo il recente caso di successo sul mercato russo per il progetto Yamal». Questo progetto da 27 miliardi di euro , che prende il nome dalla penisola nord-occidentale della Siberia ricca di giacimenti di metano, prevede la costruzione di un impianto di liquefazione del gas, ed è stato finanziato da Intesa Sanpaolo, Sace e Coface, che hanno supportato il Nuovo Pignone e altri 20 sub-contractor. «Si tratta di un progetto strategico per la Russia ma anche per tutto il sistema energetico mondiale visto che il gas arriva in Europa, Gran Bretagna e anche in Cina».
Sul flusso opposto dell’interscambio, ovvero dalla Russia all’Italia, «Intesa Sanpaolo ha una conoscenza senza paragoni del tessuto industriale italiano tale da poter offrire ai player russi interessati a investire nel paese, know-how e competenze di screening per individuare opportunità di investimento», ha aggiunto Fanuzzi. A tutto questo si aggiunge, infine, la nostra presenza a Mosca con Bank Intesa Russia, destinata ad aiutare imprenditori italiani ed europei interessati a rafforzarsi nel Paese».
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