Commercio

Priverno, nasce il Consorzio dei commercianti di strada

18 Febbraio 2019

Anche i proprietari dei piccoli negozi hanno capito che era arrivato per loro il momento di fare qualcosa per non morire. La nascita dei grandi centri commerciali, infatti, nell’ultimo decennio e anche più, ha fatto venire meno l’importanza della bottega di paese, da sempre punto di richiamo economico e di aggregazione sociale per tutta una comunità. Quando i confini e i movimenti erano limitati andava bene così e ogni cosa funzionava a meraviglia. I punti di riferimento a poca distanza dalla propria abitazione diventavano rocce su cui contare. Anche da un punto di vista umano. Ci si conosceva tutti, ci si intratteneva, ci si scambiava idee e opinioni. Un salotto di casa allargato e a portata di mano. Senza crisi di identità. La nascita dei grandi centri, però, la loro ampiezza, la loro offerta variegata, la possibilità di muoversi e di passeggiare anche quando fuori piove e fa freddo, ha sovvertito tutto, cambiando tradizioni e schemi collaudati e acquisiti. Dopo anni di soggezione, finalmente qualcosa si è cominciato a muovere. A Priverno, piccolo centro di quindicimila anime in provincia di Latina, con il supporto della Confcommercio di zona e dell’Amministrazione comunale, è nato il Consorzio “Priverno in rete”. Un sodalizio importante che vede in prima fila tanti commercianti del centro storico che si fanno promotori di eventi e anche e soprattutto del miglioramento urbano. Perchè una bella e ordinata città è una città che accoglie. E tutti ne guadagnano. L’obiettivo è quindi quello di creare un sistema che dia il massimo risalto ai settori del commercio, dei servizi, della ricettività e dell’enogastronomia e che diventi punto focale di aggregazione e rilancio del Paese.

Abbazia di Fossanova

L’inizio, come accade sempre per le novità, viene sempre accompagnato da qualche scetticismo. I negozianti, infatti, dapprima in pochi riescono a consorziarsi e partecipano all’avviso pubblico “Reti d’impresa tra attività economiche su strada”, che la Regione Lazio ha messo in piedi per incentivare l’aggregazione di negozi, artigiani, mercati, bar, musei, cinema e teatri del paese lepino e stimolarli a realizzare servizi e iniziative di promozione e marketing territoriale.

area archeologia Privernum

“Non è stato certo facile – dice Salvatore Di Cecca, direttore della Confcommercio Lazio sud – portare davanti al notaio 60 operatori del commercio locale e farli consorziare. Questa sicuramente è un’esperienza che sta dando e darà al territorio buoni risultati. Una su tutte? L’educazione alle imprese a stare insieme”. E infatti, una volta aggregati,  espletate tutte le formalità e partecipato al bando, non rimaneva che attendere la risposta della Regione Lazio, arrivata poco dopo: progetto accolto. Al Comune laziale è stato assegnato un contributo di 100 mila euro per la realizzazione di “NET shop Priverno”. Il lavoro di rilancio della piccola cittadina con campagne promozionali,  di marketing territoriale e il miglioramento dell’arredo urbano e quindi ripristino dei bagni pubblici, installazione di panchine e fioriere nuove, rifacimento dei marciapiedi, acquisto di bici elettriche, posizionamento di cestini portarifiuti, quelli per deiezione dei cani, per le sigarette e tanto altro…. poteva iniziare. Accompagnato anche e soprattutto, da una buona campagna di comunicazione dalle moderne strategie per promuovere e far crescere questa bella e antica città medioevale, decantata anche da Virgilio nell’Eneide.

Presiede il Consorzio, Anna Rita Fantozzi, dinamica commerciante privernate che deve pensare a tutto. Non solo al proprio lavoro, ma anche a far quadrare i conti del progetto, a dare impulso agli altri, a relazionarsi con l’Amministrazione Comunale e la Confcommercio e insieme ai colleghi, ideare, creare e realizzare eventi. Non è facile certo. Ma la bontà del suo lavoro comincia ad essere apprezzato e altri negozianti cominciano a capire la differenza tra fare “rete” e non.

Molto soddisfatta è anche Anna Maria Bilancia, sindaco di Priverno. “Abbiamo creduto molto in questo progetto perchè era l’occasione giusta per migliorare il commercio e tutta la città. E loro, gli operatori economici, lo stanno facendo davvero bene. Il successo di questo progetto lo dimostrano i numeri. All’inizio i commercianti entrati a far parte del Consorzio erano solo 40. Ora sono più di 60. E sapete perchè? Perchè hanno chiaro il concetto che la rinascita di un luogo nasce dalla consapevolezza e dalla voglia di mettersi in gioco. E loro, che amano il nostro Paese, sono diventati soggetti attivi e protagonisti con un unico scopo: rendere Priverno accogliente per i visitatori, certamente, ma anche e soprattutto per i cittadini che la abitano”.

Scorcio di un vicolo del centro storico
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