Commercio

Il potere del baratto

12 Maggio 2021

In un tempo nel quale la tecnologia domina le nostre vite e lo fa anche – e forse soprattutto – nel mondo dei pagamenti, ecco che c’è chi si attrezza per provare strategie di acquisto nuove. O meglio, vecchie ma ancora efficaci, a quanto sembra.

Il Guardian ha riportato la storia di Demi Skipper, 29enne di San Francisco, la quale sta tentando di acquistare casa senza acquistarla, contando di farcela entro il termine dell’estate. Skipper ha cominciato da una forcina per capelli e sta procedendo di baratto in baratto.

L’idea

L’ispirazione è partita dalla conferenza TED di Kyle MacDonald a Vienna (qui sotto il video), noto come quello della graffetta rossa, il quale è riuscito ad ottenere un casa partendo proprio da quell’oggetto.

MacDonald era al tempo un 26enne disoccupato che stava cercando di capire cosa fare della sua vita in Canada, ove risiedeva. Tra il serio e il faceto scambiò la graffetta rossa per una penna a forma di pesce; poi per una maniglia artigianale fatta a mano; una stoviglia da campeggio: un generatore; un barile di birra ed un’insegna al neon; un veicolo spazzaneve; un viaggio nella British Columbia (a Yahk); un garage per camion; un contratto musicale; un anno d’affitto pagato in Arizona e un pomeriggio con la band degli Alice Cooper.

Dopo una lunga serie di baratti – fin troppo lunga per la pazienza del comune mortale – si ritrovò con una palla innevata di quelle che si usano come souvenir motorizzata dei Kiss che riuscì a scambiare con Corbin Bernsen, attore hollywoodiano e fanatico delle sfere innevate, il quale gli offrì in cambio un ruolo in una produzione alla quale stava lavorando. A quel punto, MacDonald riuscì a scambiare la parte cinematografica con una casa su due piani a Kipling, in Ohio. Demi Skipper mira a fare lo stesso.

Le regole della sfida

La sfida non è certo semplice ma Skipper l’ha accettata senza remore, a quanto pare. La ragazza si definisce un tipo imprenditoriale ma di quelli pratici e si è imposta alcune regole, che ha raccontato lei stessa a Neelam Taylor, l’intervistatrice del Guardian, via Zoom.

“Non posso comprare nulla. Non posso utilizzare denaro. Non posso fare baratti con persone che conosco. Ho ricevuto critiche e commenti del tipo “dovresti trovarti un lavoro” ma mio Dio, se questa gente sapesse che in realtà lavoro fino a 12 ore al giorno!”

Demi Skipper e la forcina da cui è partito tutto. Foto: Demi Skipper.

Skipper si muove soprattutto su Facebook Marketplace, Craigslist e Ebay. Ha iniziato postando il suo fermacapelli e spiegando nel dettaglio la sua iniziativa, così ha subito ricevuto un paio di orecchini da una donna su Facebook che era molto felice di partecipare. A sentire il racconto di Skipper so far, come specifica lei, ovvero fino ad ora, la cosa più sorprendente è proprio l’entusiasmo delle persone.

La comunità che dà una mano

“Ricevo circa mille messaggi al giorno su Instagram, di persone che mi incoraggiano e scrivono che pur non avendo nulla da barattare possono spostare quello che ricevo da un posto all’altro o si propongono per offrirmi un posto sicuro o un garage dove poter effettuare lo scambio a mano.”

Afferma Demi Skipper, la quale si è mossa molto da quegli orecchini. Ha scambiato infatti i monili per quattro bicchieri da margarita, prima di cederli per un aspirapolvere. L’elettrodomestico è stato ceduto per uno snowboard il quale ha poi portato una Apple TV. Possedere qualcosa marchiato con un brand popolare come la mela morsicata ha agevolato il compito.

Scambiando essa Skipper ha ottenuto due cuffie Bose – marchio ultrapopolare negli States – prima di arrivare ad un MacBook Pro ormai obsoleto. Già questo è stato un grande risultato, non è facile arrivare ad uno dei più desiderati modelli di laptop partendo da una forcina per capelli. Il vecchio computer è stato barattato con una macchina fotografica e una serie di obiettivi per essa, arrivati in uno scambio più difficile dei precedenti perché fatto via posta e non a mano.

Il livello successivo

La fotocamera è stata scambiata per un paio di sneakers da collezione del valore di circa 1000 dollari e, a questo punto, gli oggetti tra le mani di Demi Skipper hanno cominciato ad avere un certo valore. Il mercato delle scarpe in edizione limitata è drogato negli States, tanto che la 29enne ha trovato modo di cederle in cambio di un iPhone 11 Max appena acquistato da un collezionista. Quello degli smartphone è un mercato ancor più in fermento, tanto che Skipper riuscì a scambiare il telefono in cambio di un furgoncino rosso con una famiglia entusiasta di partecipare all’iniziativa, esattamente come i primi partecipanti. Basti pensare che la coppia – con figli – si sobbarcò un viaggio di 30 ore sul mezzo, dal Minnesota a San Francisco, per effettuare il baratto.

Come forse era prevedibile, dopo quel viaggio il furgoncino non era più in grado di camminare e, in base alle regole, la ragazza non poteva spendere per ripararlo. Lo barattò dunque con qualcuno che poteva per un monopattino elettrico, poi per un altro MacBook e una Mini Cooper. Qui Skipper si mosse male, cedendo l’auto per una collana di diamanti che aveva stimato sui 20mila dollari di valore la quale però si era deprezzata così tanto da valerne ormai non più di un decimo.

Riuscì comunque a cederla per una cyclette Peloton che le valse una vecchia – e molto rovinata – Ford Mustang, nonché una Jeep, un piccolo ripostiglio, una Honda CRV e infine tre trattori, i quali sono appena stati scambiati per una tessera VIP della catena Chipotle, fast food messicano che ha appreso dell’iniziativa tramite i social e ha deciso di investire nei trattori – e nella pubblicità conseguente dal prendere parte alla missione di Demi Skipper, naturalmente. Il proprietario della tessera VIP ha diritto a un anno di cibo illimitato all’interno dei punti vendita Chipotle più una cena per 50 persone servita in un ristorante del brand. Al mondo esistono soltanto tre carte di questo tipo.

La 29enne californiana ha precisato comunque che, pur non spendendo nulla e muovendosi solo tramite baratto, è lei a pagare le spese di spedizione di qualunque oggetto riceva. Dall’inizio fino a oggi ha speso circa 4000 dollari per questo motivo.

Esperimento e risvolti

La logica di Skipper si basa su quanto oggi siamo tutti dipendenti dal denaro.

“Tutti possiamo dire quanti dollari valga qualcosa ma parte della compravendita sta anche nel trovare persone che danno un valore diverso allo stesso oggetto che per te si vende a x dollari”

La carta delle banconote vale davvero molto poco; si tratta solo di una convenzione tra esseri umani che passano la maggior parte del loro tempo a guadagnare o spendere i propri soldi. Questo è stato il caso per gli ultimi 5 millenni ma prima le persone facevano proprio come Demi Skipper, scambiando direttamente prodotti e servizi. “Ti riparo il tetto in cambio di un sacco di patate” era quel che avveniva prima dell’entrata in scena del conio, come ricorda la ragazza di San Francisco.

Foto di Ian Taylor su Unsplash

L’iniziativa è popolarissima su TikTok, dove si contano già centinaia di persone che sperano di pagarsi un’automobile o l’università tramite scambio di prodotti.

“Il baratto livella il terreno e combatte con efficacia la povertà. In fin dei conti, tutti hanno una graffetta o una forcina. In tutta franchezza, adoro come queste iniziative siano un enorme fottiti al capitalismo.”

Ha raccontato la ragazza al Guardian. Nell’augurare un buon esito a Demi Skipper per la sua impresa, dato che tale possiamo definirla, riflettiamo sulla coda lunga di iniziative come questa. Trovare un canale di commercio alternativo a quelli consueti, con metodi di pagamento che non si basano soltanto sul denaro, può davvero aiutare chi possiede conti in banca magri? Chi presta la sua forza lavoro come moneta? chi decide di possedere ben poco oltre quanto gli è indispensabile? È possibile. È però anche ben difficile che imprese come questa possano effettivamente cambiare il sistema nel quale viviamo, poiché hanno comunque bisogno di appoggiarsi su persone che sono interne alla società umana; difficilmente possiamo essere tutti outsider che si basano sul baratto.

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