Commercio
Inizia la “guerra dei dazi” di Donald Trump. L’economista Zani: “Rischio recessione”
Il presidente di Tendercapital sulle scelte della Casa Bianca: “L’aumento dei costi di produzione e delle materie prime rischia di comprimere i margini delle imprese”
La guerra dei dazi di Donald Trump è iniziata. Come annunciato nelle scorse settimane, infatti, sono entrati in vigore i dazi del 25% sulle importazioni di alluminio e acciaio da parte degli Stati Uniti. Un colpo all’economia del vecchio continente che però non ci sta a subire passivamente le scelte dell’inquilino della Casa Bianca. L’Unione Europea già da aprile risponderà con dei dazi doganali “forti ma proporzionati” su una serie di prodotti americani. Sulla stessa linea Cina e Giappone, che hanno annunciato misure analoghe.
Zani (Tendercapital): I dazi creano un clima di incertezza
Ad allarmare le cancellerie c’è anche il rischio di un aumento generalizzato dell’inflazione, che potrebbe ripercuotersi sul tenore di vita delle persone. “L’introduzione dei dazi – spiega Moreno Zani, economista e presidente di Tendercapital, tra i player internazionali indipendenti più attivi nel settore dell’asset management – crea inevitabilmente un clima di incertezza che nel medio periodo potrebbe alimentare ulteriormente la volatilità dei mercati. L’aumento dei costi di produzione e delle materie prime rischia di comprimere i margini delle imprese e riflettersi negativamente su redditi e consumi, con un conseguente rischio di rallentamento economico o addirittura di recessione. Va detto che sussistono differenze significative tra Stati Uniti, forti di una crescita economica più sostenuta, ed Europa, che cresce a un ritmo più lento”.
Al di là dei contro-dazi, sarà importante che l’Europa trovi nuovi assetti di sviluppo che rilancino le economie degli Stati membri per resistere allo tsunami e non finire schiacciati in un mercato globale in cui la polarizzazione vede come attori principali gli Stati Uniti e la Cina. “Questa fase di incertezza – prosegue Zani – potrebbe rappresentare anche un’opportunità per l’Unione Europea di reagire con strumenti adeguati, a partire dallo sblocco degli investimenti nelle politiche industriali diretti a colmare il gap tecnologico rispetto alle altre economie avanzate e consolidare così la propria autonomia strategica. In tale contesto, è fondamentale accelerare l’adozione di misure atte ad aumentare produttività, in difficoltà da tempo nella zona EU, e competitività per essere in grado di rispondere agli shock esterni trasformandoli in leva per la crescita e l’innovazione“.
Il rebus dei mercati
E poi ci sono i mercati finanziari, che per forza di cose risentono pesantemente delle scelte dell’amministrazione Usa. In questo avvio di seconda presidenza Trump, a fare da padrona è l’incertezza. Annunci e contro-annunci sui dazi generano pesanti oscillazioni e pesanti perdite. “Per gli investitori – conclude il presidente di Tendercapital – è consigliabile mantenere un approccio prudente e monitorare attentamente l’andamento dei mercati nei prossimi mesi. La volatilità potrebbe infatti perdurare nel breve periodo, rendendo essenziale una gestione oculata e una diversificazione strategica degli investimenti per affrontare eventuali ulteriori turbolenze”.
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