Commercio
Codice etico per le relazioni dell’impresa con i vari stakeholder
“Is it some operation that is taking place?
It is the surgeon my neighbors are waiting for,
This apparition in a green helmet,
Shining gloves and white suit.
Is it the butcher, the grocer, the postman, someone
I know?”
Mi è capitato durante la mia carriera di docente che qualche alunno mi abbia chiesto amicizia su facebook, non l’ho mai accordata. Ho anche spiegato loro le motivazioni. Per quanto credo di essere un professore abbastanza democratico, e sebbene usi il social per semplice amore della scrittura, per esprimere idee personali su argomenti vari, è d’obbligo una distanza e un rispetto della privacy reciproca. Un social non è un ambiente neutro, ho colleghi nei miei contatti e sarebbe contraria ad ogni deontologia professionale, e al rispetto umano che provo per ciascuno di loro, se mettessi su un social quanto accade a scuola. Potrei addirittura incorrere in provvedimenti disciplinari.
Accade ad un professore che qualche alunno lo chiami in disparte, gli chieda di uscire fuori la porta perché abbia urgenza di parlare. Si tratta di cose intime che non vuole condividere col gruppo classe.Il professore rispetta la volontà dell’alunno, ascoltandolo, aiutandolo per quanto può.
La generosità è la virtù di colui che commisura le proprie passioni alla ragionevolezza delle cose che si possono fare o meno. Secondo Descartes le passioni dell’io sono in realtà le passioni della sua ragione: pur riguardando indirettamente anche la “res extensa”, cioè il corpo, esse restano una faccenda eterea e disincarnata, risolta nel controllo razionale. Sono passioni senza corpo.
Le passioni controllate dall’anima finiscono per risolversi in un’esperienza totalmente disconnessa dagli altri. Ci restano soltanto delle passioni senza legami. Il che, proiettato sul versante del nesso fra passioni e politica, è decisamente sintomatico.
L’uomo cartesiano è si generoso, ma solo verso se stesso. Il discernimento delle emozioni interiori si limita al nostro spazio privato, che deve essere preservato da ogni ingerenza politica.
Il suggerimento di Descartes rischia di essere spietato e somiglia per certi versi all’amaro disincanto con cui molte persone tengono a distanza ogni tentazione di impegno politico. Meglio concentrare tutte le nostre forze a cercare di vivere da uomini virtuosi tenendo il più possibile lontana la politica, che ci destabilizza, ci corrompe, ci costringe a non poter gestire come dovremmo le passioni. O scegliamo di essere uomini virtuosi o scegliamo di essere politici forti.
In foto:Marcello Dudovich
Ragazze al mare, una con ombrellino
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