
Agroalimentare
Vinitaly 2025: Intesa Sanpaolo a sostegno dell’agroalimentare
Intesa Sanpaolo al Vinitaly 2025: 7 miliardi erogati all’agroalimentare, focus su export, vitivinicolo e strategie per i dazi USA
In occasione di Vinitaly 2025, Intesa Sanpaolo ha ribadito il proprio impegno a fianco del settore agroalimentare, presentando numeri significativi e strategie future attraverso l’incontro “Governare l’incertezza. Strategie per il futuro dell’agroalimentare”, promosso dalla Direzione Agribusiness della banca.
Dal 2021, anno di istituzione della struttura interamente dedicata all’agroalimentare, Intesa Sanpaolo ha erogato quasi 7 miliardi di euro, dimostrando un supporto concreto a un comparto chiave per l’economia italiana. Il focus resta in particolare sul settore vitivinicolo, con oltre 7.000 aziende clienti e 20 milioni di euro destinati a forme di pegno rotativo su vini DOC, DOCG e IGT, a fronte di 80 milioni complessivi su prodotti agroalimentari DOP.
“Per il quarto anno siamo presenti al Vinitaly offrendo valore e concretezza alla costruzione del futuro delle nostre imprese clienti”, ha dichiarato Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo, nell’ambito della Banca dei Territori guidata da Stefano Barrese. “Oggi più che mai le aziende necessitano di visione strategica, protezione e capacità di adattamento. Con strumenti finanziari, consulenza e servizi assicurativi, aiutiamo le imprese a trasformare l’incertezza in opportunità di crescita”.
Internazionalizzazione e dazi: le risposte delle imprese
Tra i temi emersi durante il convegno in occasione di Vinitaly 2025, anche le tensioni sui mercati internazionali e l’inasprimento dei dazi doganali. Una recente survey interna della banca evidenzia come il 50% delle imprese agricole stia valutando l’ingresso in nuovi mercati, mentre un ulteriore 30% ipotizza l’apertura di sedi commerciali o produttive negli Stati Uniti. Una parte degli operatori, inoltre, preferisce posticipare gli investimenti, mentre circa il 20% considera una revisione dei listini per il mercato americano.
L’agroalimentare italiano cresce all’estero
Nonostante le criticità globali, l’export agroalimentare italiano ha chiuso il 2024 con un +8,3% a prezzi correnti, raggiungendo i 67,5 miliardi di euro. Gli Stati Uniti si confermano un mercato chiave, rappresentando il 13,4% dell’export complessivo del comparto food & beverage, con picchi di oltre il 25% in settori come vino, olio e acque minerali.
In particolare, le esportazioni vinicole nel 2024 hanno superato gli 8 miliardi di euro, con una crescita del +5,5% rispetto al 2023. Ottimi i risultati in Nord America: +10,2% negli USA e +15,2% in Canada, a cui si sommano le buone performance in Germania (+3,7%) e Regno Unito (+1%).
Intesa Sanpaolo Agribusiness: i numeri
La Direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo può contare su:
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7 miliardi di euro erogati dal 2021
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7.000 aziende vitivinicole clienti
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80 milioni di euro in pegni rotativi su prodotti DOP, di cui 20 milioni per il vino DOC/DOCG/IG
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250 punti operativi, di cui 95 filiali dedicate
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Circa 1.100 specialisti in tutta Italia
Oltre a Cattozzi, hanno partecipato al convegno Andrea Lesca (Intesa Sanpaolo Insurance Agency), Francesca Zingales Botta (IMI Corporate & Investment Banking) e Stefania Trenti (Research Department), che ha illustrato i dati sull’andamento dell’export agroalimentare italiano.
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