Agroalimentare

RED Taste. Al via la II edizione per valorizzare il cocomero pontino

20 Luglio 2019

E’ cominciata da Essenza a Terracina la rivisitazione ed elaborazione in cucina di un prodotto difficile, qual è il cocomero, da sempre abituati a mangiarlo solo come spezzafame o frutta di fine pasto. Altri ristoranti nei prossimi giorni baseranno la loro cucina su questo prodotto diventato protagonista assoluto soprattutto da quando è entrato a far parte dei Pat, “Prodotti Agroalimentari Tradizionali”, con decreto del Ministro delle Politiche Agricole, alimentari, Forestali e del Turismo. Il Cocomero pontino, varietà orticola del basso Lazio è stato infatti riconosciuto eccellenza non solo locale, ma nazionale.

Le giornate di cultura gastronomica fanno parte di un percorso di sensibilizzazione del prodotto, iniziato lo scorso anno da più persone, tra cui il produttore Claudio Filosa, la giornalista Tiziana Briguglio, l’agronomo Giuseppe Nocca e altri.

Il progetto è ambizioso. Si vuole promuovere il consumo del Cocomero Pontino PAT e allo stesso tempo stimolare le aziende produttrici ad avviare un lavoro sinergico utile alla costituzione di un Comitato Promotore del Cocomero Pontino IGP che risulti utile all’affermazione di nuove economie di mercato e all’ottenimento del riconoscimento comunitario di Indicazione Geografica Protetta.

Caravan, Zodiak, Sentinel e Melania sono le varietà più comuni e coltivate su una superficie di circa 4mila ettari, dalle circa 70 cooperative agricole, per un totale di oltre 300 aziende ad indirizzo polivalente, 6 centri di imballaggio e 8 vivai per la produzione di piantine innestate. La zona di produzione riguarda i comuni di Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina, Latina, Pontinia, Sezze, Priverno, Aprilia e Cisterna di Latina.

A fare la differenza di questo prodotto Pat è il gusto. Un gusto deciso, croccante e zuccherino lo contraddistingue e allontana nettamente dai fratelli molto spesso insipidi e deludenti.

Questo anno poi un record. Anche se è partito male “ora si attesta come la migliore raccolta degli ultimi 40 anni. Un cocomero con grado zuccherino 8 è già buono; noi siamo a 15 e questo ci porta tra le eccellenze”, dice con soddisfazione Claudio Filosa presidente della Cooperativa Latina Ortaggi di Sabaudia, nel giorno di lancio del progetto itinerante Red-Rurale Eccellente Differente. E aggiunge: “Il cocomero, è un superfood per l’alto contenuto di vitamine A e C e di licopene che oltre a soddisfare la sete è un alimento. Per questo verrà proposto dalla ristorazione pontina e in prevalenza da chef di Terracina e Ponza, in menu a tutto pasto”.
Già. Il prodotto dal gusto sorprendente non può certo rimanere un prodotto di nicchia o stagionale, ma occorre renderlo fruibile tutto l’anno, trasformandolo o renderlo addirittura unico in cucina. Chi lo avrebbe mai detto. La scommessa è appena iniziata e grazie al soprendente menu dello chef Simone Nardoni, si può ben dire che …sarà un successo.

Ed eccolo l’originale menù

Gambero crudo e cotto

Gazpacho di cocomero e datterino giallo

Come un Carpaccio

Risoin bianco, caprino , cocomero

Madelaine, limone e cocomero.

A stupire i commensali …Come un carpaccio. Un piatto in cui il cocomero è stato preventivamente lavorato come la carne e servito con scaglie di parmigiano, rucola e germogli freschi. Sfiderei chiunque a capire che non sta mangiando carne, ma cocomero, preventivamente disidratato e affumicato.

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