Agroalimentare
Grazie al Chianti e a We-Chat si consolida il rapporto Italia-Cina
Nonostante l’emergenza sanitaria e le restrizioni dovute al Covid19, continua a consolidarsi il rapporto tra la Cina e il Consorzio vino Chianti che è pronto a mettere in campo due importanti iniziative: la presenza fisica alla fiera del vino e il debutto sulla piattaforma WeChat per rimanere sempre in contatto con i Chianti Lovers cinesi.
Il Consorzio vino Chianti è pronto a volare in Cina per partecipare al Vinitaly Chengdu 2021, la fiera in programma dal 3 al 6 aprile, presso l’InterContinental Century City di Chengdu. Sarà presente con una collettiva e due seminari dal titolo “Il Chianti D.O.C.G.: qualità, storia, territorio, tutelati e garantiti nel mondo”. Si tratta di eventi istituzionali incentrati sulle attività del Consorzio, in particolare sulla vigilanza nella fase di commercializzazione delle bottiglie, ma anche sulla tutela e sul monitoraggio di eventuali frodi su internet.
La seconda novità, vede il Vino Chianti sbarcare su WeChat, la famosa app di messaggistica e social media con oltre un miliardo di utenti. Dal 1927 il Consorzio Vino Chianti unisce 3000 produttori di Firenze, Pisa e Siena per portare lo stile italiano nel mondo e ora con il debutto digitale su WeChat potrà tenersi sempre in contatto con gli appassionati di Chianti in tutto il mondo fornendo informazioni, notizie e approfondimenti. Il profilo del Chianti servirà per condividere foto, video, articoli e nozioni utili per conoscere meglio i vini prodotti in Toscana e imparare a fare i giusti abbinamenti a tavola. Tutti i testi saranno tradotti in lingua cinese. Sarà anche un modo per essere sempre aggiornati sulle attività del Consorzio Vino Chianti: dalle fiere del vino fino alla Chianti Academy. Non solo: oltre all’account ufficiale sarà attivata anche un’applicazione all’interno di WeChat creata appositamente per offrire un servizio più dinamico e completo, come, ad esempio, la consultazione delle schede delle cantine o degli ultimi eventi per non perdersi niente dal mondo del Chianti.
Secondo il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi il 2021 sarà l’anno della ripartenza e i produttori vogliono farsi trovare pronti sui mercati che più strategici . Partecipare alla fiera del vino italiano in Cina potrà consolidare ancora di più il rapporto con un Paese così cruciale per l’export delle nostre aziende. Una presenza non solo fisica ma anche virtuale perché il conzorzio sarà presente sulle piattaforme social più usate nel mondo. “WeChat sarà uno strumento molto utile per conoscere e farci conoscere meglio dai nostri clienti cinesi che rappresentano una componente sempre più strategica per le nostre attività” afferma convinto Busi.
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