Agricoltura
Fondi europei: se li conosci non li eviti
Chi non ha mai sentito parlare di fondi europei? Ah si, rispondono in molti, ne abbiamo sentito parlare, ma non sappiamo né cosa sono, né come funzionano. In molti infatti, ignorano che i fondi sono lo strumento finanziario con cui l’Europa cerca di uniformare la realtà economica e sociale di tutti i Paese membri e che essi vengono erogati per creare una base economica omogenea e coesa perchè tutti i Paesi possano investire e crescere allo stesso modo. Quindi sono soldi di tutti e tutti possono accedervi. Ovviamente partecipando a progetti da loro banditi.
Il problema è che, essendo un tema delicato e complesso, non ci va proprio di inoltrarci in questo pianeta misterioso e impenetrabile. Già è tanto complicato tutto, figurati se ci mettiamo a cercare o a capire cose davvero difficili e non alla nostra portata. E quindi desistiamo sfuggendo da tante opportunità. Mi riferisco ovviamente ad aziende, startup, università, enti e associazioni varie che con adatti finanziamenti potrebbero altrimenti crescere e affermarsi. E allora? Allora cerchiamo di capire cosa sono questi fondi, a cosa servono e come vengono assegnati, delegando anche ad altri e prevalentemente a chi si occupa di europrogettazione, la cognizione e l’applicazione di tutto questo, da noi considerato, impiccio.
Ne parliamo con la dott.ssa Marina Gargiulo, progettista, consulente aziendale e docente di Economia e Marketing, nonché referente per Confcommercio Lazio sud proprio in questo settore.
Dottoressa Gargiulo, sappiamo che sono molti i soldi che tornano indietro, perchè non vengono spesi dall’Italia. Il paradosso è che l’Italia in Ue è tra i primi a beneficiare dei fondi strutturali ricevuti da Bruxelles, ma l’ultima, insieme a Malta, Croazia e Spagna, a spenderli. A dicembre 2018, infatti, i giornali titolavano: a rischio 1,5 miliardi di euro di fondi europei non spesi perchè l’ Italia è in ritardo. Questo accade perchè la gente non è informata delle proprie opportunità?
Fino a qualche anno fa l’Italia occupava le ultime posizioni in graduatoria per l’utilizzo dei fondi europei, ma per fortuna negli ultimi tempi qualcosa sta cambiando. Si registra, infatti, una crescita nelle richieste per accedere a bandi e avvisi. Soprattutto per le start up innovative e contributi per le imprese in termini di eco-sostenibilità. Le idee in giro non mancano, ma purtroppo persistono ancora tanti ostacoli sul percorso e non solo per l’assegnazione. Capita anche che una volta assegnati i fondi, questi poi addirittura non vengano utilizzati. Non vengono spesi e tutto si spreca in una bolla di sapone. Questo fa si chè il tasso di assorbimento dei finanziamenti risulta essere inferiore alla media UE.
Ma è così dappertutto? Vale a dire, le Regioni, si comportano tutte allo stesso modo?
Per fortuna no. Non tutte le Regioni si comportano allo stesso modo. La Lombardia sicuramente fa ancora la parte del leone, ma a sorpresa Campania e Sicilia negli ultimi tempi sono le prime ad investire in economia digitale. L’Emilia Romagna si dedica ai fondi strutturali per potenziare l’agricoltura. Mentre il Lazio sta di recente uscendo dal baratro, investendo nello sviluppo del territorio.
Lei cosa segue in particolar modo?
Io che vivo e lavoro a Latina, con Confcommercio Lazio Sud stiamo cercando di creare sinergie con gli attori economici locali. Ci stiamo impegnando molto a divulgare tutte le informazioni possibili e immaginabili per invitare più persone a partecipare ai progetti europei, soprattutto le imprese del territorio. Insieme ad una rete di professionisti, dedichiamo i nostri sforzi ed energie, sia ai fondi diretti che a quelli indiretti. Nello specifico stiamo lavorando attualmente sui bandi per l’innovazione, per l’internazionalizzazione e per le start up creative. Tutti con valenza sociale come denominatore comune.
Horizon 2020, sta per terminare e quindi a breve partirà la programmazione 2021-2027. Ci può anticipare già qualcosa dei prossimi bandi ?
La prossima programmazione porterà quasi sicuramente un incremento di risorse. Sono previsti 2 miliardi di euro in più rispetto alla programmazione precedente e si punterà su settori d’investimento prioritari. Verranno finanziati in particolar modo settori della ricerca e sviluppo, innovazione e digitalizzazione di cittadini e imprese. Per ottenere i finanziamenti bisogna essere in grado non solo di scrivere e preparare buoni progetti, ma soprattutto saper rendicontare tutti gli interventi, tutti i movimenti, per evitare di vanificare tutto. Non lo dico certo per me, ma mi piacerebbe davvero che più persone perlomeno si incurioscano e ci portassero le loro idee, che poi potremmo sviluppare insieme. E’ stupido sapere che ci sono delle potenzialità e non sfruttarle. Quindi dico, portateci i vostri sogni, le vostre ambizioni e le vostre suggestioni, chissà che insieme non riusciamo a realizzarle. Io sono pronta ad ascoltare e consigliare.
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