Economia civile
Women Value Company 2017: perché l’imprenditoria femminile è interesse di tutti
Il mondo e l’Europa, dopo la crisi, stanno ripartendo. E anche l’Italia, ma ancora più lentamente. Se negli anni scorsi i dati economici del nostro paese portavano ancora il segno meno, a partire da quest’anno qualcosa si muove davvero, come mostrano le previsioni internazionali elaborate da Intesa Sanpaolo.
Altri dati vedono l’Italia nelle ultime posizioni, e sono quelli relativi all’occupazione e all’attività lavorativa femminile. Il tasso di attività femminile in Italia, infatti, è tra i più bassi in Europa, 55,2% nel 2016 sul totale delle donne tra i 15 e i 64 anni (solo la Macedonia con il 50,8% e la Turchia con il 36,2% fanno peggio di noi). Eppure, un aumento del tasso di occupazione delle donne al 60% comporterebbe, secondo Banca d’Italia, quasi “meccanicamente” un aumento del PIL fino al 7%, con un forte contributo alla crescita.
Proprio per sottolineare l’importanza dell’attività femminile nella generazione di valore economico e sociale, e per incoraggiare le aziende ad attuare politiche concrete e innovative nel campo della parità di genere, la Fondazione Marisa Bellisario in collaborazione con il Gruppo Intesa Sanpaolo ha istituito quest’anno lo speciale riconoscimento «Women value company 2017 – Intesa Sanpaolo». Le due imprese vincitrici, Vetrya e Pegaso, sono state scelte da una rosa di 111 PMI finaliste, selezionate in tutta Italia tra le quasi 600 che si sono autocandidate, e saranno premiate il 16 giugno in occasione della consegna delle Mele d’Oro, riconoscimento dato alle top manager selezionate per l’assegnazione del Premio Marisa Bellisario “Donne ad Alta Quota”, nato nel 1989 e ispirato alla memoria della prima donna top manager del nostro Paese. Il premio Women Value Company si rivolgeva alle imprese pubbliche e private di piccole e medie dimensioni (secondo i criteri della Raccomandazione della Commissione Europea 2003 361/CE), a prevalente capitale italiano e non appartenenti a gruppi, che abbiano registrato buone performance economico-finanziarie e che si siano distinte nell’applicazione di politiche di valorizzazione del lavoro femminile e di gestione della gender diversity: servizi di conciliazione famiglia/lavoro; iniziative volte a garantire ai dipendenti, uomini e donne, una serena gestione del loro tempo in azienda (benefit, voucher, asili nido interni,…); politiche flessibili di organizzazione del lavoro; politiche retributive di merito non discriminatorie; piani di sviluppo e valorizzazione delle competenze e carriere femminili, con ampia presenza di donne in posizioni manageriali o apicali.
«Mettere le donne al centro delle strategie di crescita dell’imprenditoria italiana può rappresentare un fattore vincente di competitività aziendale» sostiene Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, mentor dell’iniziativa Women Value Company, che domani consegnerà il riconoscimento alle due imprenditrici. Per questo motivo – prosegue Barrese – insieme alla Fondazione Bellisario, abbiamo fortemente voluto dedicare un premio speciale alle piccole e medie imprese che ogni giorno si prendono cura
delle proprie persone, dipendenti e clienti, e hanno la lungimiranza di considerare le differenze non un problema, ma un valore e un’opportunità cui dare spazio e su cui costruire la propria forza. Il
nostro Gruppo, da tempo, si impegna con tenacia e perseveranza per garantire la parità di genere. In Intesa Sanpaolo, la componente femminile rappresenta oltre la metà dei dipendenti, il 30% dei
ruoli manageriali, il 60% dei nuovi assunti. Le donne sul lavoro rivelano un livello elevato di istruzione e di preparazione ed esprimono qualità sostanziali, quali la collaborazione, l’attenzione, la resilienza. Forti di questo patrimonio umano e professionale, sosteniamo il lavoro e l’imprenditoria femminile in Italia, con particolare attenzione alla conciliazione famiglia-lavoro e alla premiazione del merito, con risultati che comprovano il nostro contributo alla crescita dell’economia reale».
Il gap tra uomini e donne, del resto, nella creazione di imprese permane: quelle guidate da donne sono circa 1.300.000, poco più di un quinto del totale, con un’incidenza più consistente in alcuni ambiti produttivi (oltre la metà nei servizi alla persona; il 38% nella sanità, soprattutto nell’assistenza sociale residenziale e non residenziale; il 26% nel settore del noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese). Le giovani donne si lanciano in iniziative imprenditoriali anche come risposta a contesti difficili dal punto di vista occupazionale, con una maggiore propensione negli anni più recenti verso settori ad alta tecnologia e legati alla cultura. La loro creatività si esprime al meglio in segmenti fortemente legati al made in Italy: ad esempio, sono il 43% del totale nella confezione di articoli di abbigliamento, quasi il 30% delle industrie tessili, il 25% nella fabbricazione di articoli in pelle (dati Unioncamere – marzo 2017). Le imprese a conduzione femminile, inoltre, risultano più attente ai fattori immateriali chiave, quali l’innovazione, il marketing, l’internazionalizzazione. Un paese con più imprese al femminile, dunque, sarebbe sicuramente più giusto, e insieme più ricco. In definitiva, un paese migliore.
Women Value Company 2017 – Le imprese premiate
VETRYA SpA, vincitrice nella categoria Medie Imprese
Vetrya, guidata da Katia Sagrafena, è un’impresa impegnata nello sviluppo e implementazione di soluzioni e servizi innovativi per reti di telecomunicazioni a larga banda, piattaforme per la distribuzione di contenuti multimediali in modalità multischermo, media asset management, mobile entertainment, mobile payment, servizi a valore aggiunto per reti broadband, digital advertising, big data, internet tv, internet degli oggetti e applicazioni consumer. La sede di Vetrya, a Orvieto, è un vero e proprio campus in pieno stile Silicon Valley, immerso nella campagna del centro Italia: sport, ristorazione, aree relax, miniclub per i figli e spazi per incontri e confronti, sono a disposizione delle persone per un approccio “californiano” al lavoro. Per loro la diversità di sesso, etnia, religione, è una ricchezza e un’opportunità. Per il terzo anno consecutivo, Vetrya è così salita sul podio del premio Great Place to Work® 2017.
PEGASO Srl, vincitrice nella categoria Piccole Imprese
Pegaso è una piccola impresa, con sede ad Arbizzano di Negrar (Verona), guidata dalle sorelle Cristina e Paola Tosi e al 90% femminile. Da 25 anni produce e commercializza integratori alimentari e prodotti per la salute di tutti, con un occhio particolare alle donne, all’insegna del claim “C’è un altro modo di stare bene”. Sono tanti gli elementi del welfare aziendale in cui Pegaso si impegna da sempre. Corsi di yoga e di mindfulness, coaching di gruppo e individuale, tutti i dipendenti possono lavorare dovunque con il proprio portatile, è presente anche una cucina per preparare i pasti e la possibilità di consegna di frutta e verdura biologica in azienda.
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