Teatro
Venezia, Biennale al via con “Naturae” di Armando Punzo
Biennale Teatro, si accende il verde. Via libera alla cinquantunesima edizione della rassegna, battezzata “Emerald” curata dalla coppia formata da Stefano Ricci e Gianni Forte (della compagnia Ricci/Forte) e dedicata alle ultime tendenze della scena nazionale e internazionale: il programma si apre ufficialmente stasera, 15 giugno alle ore 20 , al teatro alle Tese dell’Arsenale di Venezia con lo spettacolo “Naturae” della Compagnia della Fortezza diretta dal Leone d’oro alla carriera, il regista Armando Punzo. Quattro sono i quadri che seguiranno l’apertura di questo imponente lavoro, frutto di un lungo studio di ricerca e preparazione. Sono: La vita mancata, La valle dell’innocenza, La Valle dell’annientamento, La valle della permanenza. Così dichiara, a questo proposito il regista napoletano: “Negli ultimi otto anni il lavoro della Compagnia della Fortezza è stato guidato dalla ricerca dell’ordine e della bellezza nella natura umana. Senza alcuna volontà iniziale sono emerse una narrazione e una visione dell’uomo che ci hanno fatto scegliere di riscrivere l’opera di Shakespeare per sconfessare una superstizione che vede l’uomo ripetersi all’infinito sempre uguale a sé stesso, senza alcuna possibilità di cambiamento. In questo lungo viaggio di auto-formazione, due figure, lui e il bambino, sono diventate protagoniste di una nuova visione che ha spazzato via i fondamenti intoccabili della filosofia esistenziale dell’occidente, per la quale a partire dal ‘900 sembrava non essere più possibile sognare un nuovo uomo e un nuovo mondo…
L’incontro con l’opera di Borges ha poi suggerito un grado di intelligenza ed evoluzione umana superiore: la sua scrittura non indugiava sulla copia dell’esistente, ma richiedeva uno sforzo consapevole e un lavoro da compiere per affrancarsi da sé stessi e lanciarsi oltre lo steccato dei nostri limiti e della cultura attuale della paura e della morte… Ci siamo resi conto che l’evoluzione umana è in essere, sempre, ed è questa che bisogna alimentare. Non possiamo credere di essere arrivati alla fine della storia, è innaturale e non serve a migliorare la nostra esistenza, le relazioni tra gli uomini, una diversa idea di comunità fatta di persone sensibili e il futuro della nostra terra. L’homo sapiens è solo una fase, dobbiamo lavorare per guadagnarci l’homo felix, dobbiamo far crescere in noi la ricerca della libertà, dell’amore, della felicità. Dobbiamo ricominciare a sognare un nuovo uomo e imporlo alla realtà”.
Armando Punzo è stato il primo teatrante a perseguire sino in fondo l’obiettivo di dare vita a una compagnia teatrale in un carcere. Il progetto si è concretizzato di recente con l’okay, proprio questo anno con la costruzione di un teatro stabile – progettato dall’architetto Mario Cucinella- all’interno della Fortezza dei Medici a Volterra. “Naturae” verrà replicato anche l’indomani alle ore 18 (per facilitare il pubblico, la Biennale di Venezia mette a disposizione navette gratuite che dal Teatro alle Tese dell’Arsenale fermano a Sant’Elena, San Zaccaria, Zattere, Tronchetto, Piazzale Roma).
E dopo domani, sabato 17 giugno alle ore 12 a Ca’ Giustinian Andrea Punzo verrà premiato premiato con il Leone d’oro alla carriera dopo trentacinque anni di intesa attività teatrale. A mezzogiorno la cerimonia di consegna del Leone d’oro a Punzo e quello d’argento alla compagnia Fc Bergman. A seguire si terrà una conversazione con i teatranti moderata dal critico e studioso Andrea Porcheddu. La sera del 17 spazio in uno spazio della zona industriale di Porto Marghera FC Bergman metterà in scena “Het Land Nood” (La terra di Nod) in replica anche l’indomani. A proposito di questa edizione della Biennale Teatro, nel loro intervento di presentazione i direttori Ricci e Forte hanno voluto citare così tutti i protagonisti di “Emerald” che si chiuderà il 1 di luglio nella laguna veneziana.
“Un prodigio, quello di “Emerald”, che viene soffiato tra le ciglia di ogni regista presente in questa edizione 23. Le nuove creature mitologiche, fiabesche, sono quelle che hanno fatto della loro esistenza un incantesimo; che sono passate attraverso i colpi della Vita e che, attraverso la Cultura e un’anima spiegazzata, possano condividerne un volo, una riflessione per restituirci uno sguardo scevro da qualunque compiacimento e pronto a rivelare l’inatteso del Quotidiano. La bacchetta magica di Armando Punzo rintraccia lo splendore nel buio delle carceri; le scope volanti degli FC Bergman sorvolano le gallerie del Museo Reale di Anversa per fotografare l’assurdo delle nostre esistenze; l’’erbolario di Tiago Rodrigues dissecca spunti sulla libertà individuale contro quella massificata; i sortilegi sonori di Federica Rosellini, fusi alle cabale di Giacomo Garaffoni, si sfidano in singolar tenzone con quelli oceanici di Fabiana Iacozzilli, che governa le smaterializzazioni di Tolja Djokovic, stabilendo un voto infrangibile; la malia di un sonno profondo viene fatto a pezzi dalle incantagioni morali di Boris Nikitin; gli ippogrifi metamorfici di Romeo Castellucci volano sulla via Lattea negromantica di Bashar Murkus; l’elfo immortale di Gaetano Palermo si perde tra gli oggetti levitanti di Morana Novosel; le mappe in trasformazione nelle quali transitano gli interrogativi di Mattias Anderson svelano numeri per l’aritmanzia a El Conde de Torrefiel; la rettilofonia di Valerio Leoni conforta il percorso nella foresta oscura di Noémie Goudal e Maëlle Poésy alla ricerca della pietra filosofale”. Appuntamenti tutti i giorni con gli spettacoli. Queste invece le masterclass programmate da Biennale College. Dal 15 giugno al 21 giugno Andrea Punzo. Dal 15 giugno al 1 luglio Andrea Porcheddu. Dal 15 al 21 giugno Monica Capuani/Francesco Morosi: Dal 19 al 22 giugno FC Bergman. Dal 21 giugno al 1 luglio Davide Carnevali. Dal 22 giugno al 1 luglio Francesco Micheli/ Ron Howell e Davinia Rodriguez. Dal 23 giugno al 1 luglio Angélica Liddell e dal 29 giugno al 1 luglio Romeo Castellucci.
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