Teatro
Un mare di danza, dalla Sardegna alle Vie dei Festival
In Italia c’è un mare di danza. Puntualmente, a ogni cambio di stagione, con il primo cader di foglie spuntano le rassegne e i festival dedicati a questa arte in crescita impetuosa in tutto il Paese, sia per manifestazioni che nuovi talenti coreografi e danzatori. E’ un’onda inarrestabile che ben promette per il futuro se verranno adeguate, si spera, le risorse e si rifletterà sull’importanza di diffondere l’amore per l’arte (non solo danza ma anche teatro e musica) sin dalle scuole elementari. Partiamo dalla Sardegna e, in particolare, dal capoluogo regionale Cagliari, che ha una frequentazione ultra decennale con la danza contemporanea in virtù di organizzazioni attive da tempo sul territorio. Una di queste è diventata proprio di recente titolare del nuovo Centro di produzione danza per la Sardegna, riconosciuto dal Mibac e ribattezzato Fuorimargine: Spaziodanza. A questo proposito gli organizzatori sostengono di voler “consegnare al territorio un progetto capace di aprire spazi e dare asilo a una eccentrica e decentrata modalità creativa, immaginando un luogo, non soltanto fisico i linguaggi della contemporaneità abbiano l’opportunità di incontrarsi, ibridarsi e generare l’impulso a uno sviluppo culturale innovativo”. Da ventotto anni Spaziodanza organizza un festival, “Autunno danza”, che prende il via proprio questi giorni e si terrà prevalentemente negli spazi della ex Manifattura Tabacchi, al centro della città con un programma robusto di eventi che ha visto il via con il collaudato “Save The Last Dance For me” di Alessandro Sciarroni nel suggestivo spazio del Parco del Nervi davanti al mare, seguito dal progetto di Sara Marasso e Stefano Risso “Wall Dialogue Resistance”, “Hit Me!” di Francesca Foscarini e “Love me” dell’argentina Marina Otero. Il programma prosegue il 6 ottobre con la coppia di Igor&Moreno in “Concerto” (anteprima nazionale) dove la “narrazione di costruisce su una scaletta di canzoni scritte e cantate dal vivo da Moreno Solinas e arrangiate da Simone Sassu. In collaborazione con il festival “Tuttestorie”, l’8 e il 9 di scena gli olandesi De Stilte in “Do Re Mi Ka Do”, spettacolo di musica e danza , “un dialogo di stati d’animo, conflitti e amicizia si trasformano in un mondo magico”. Coreografie di Jenia Kasatkina con Donna Scholten e Viviana Fabiano, per la danza e Helene Jank alle percussioni.
“Wanna play” è invece il titolo dello spettacolo di Francesco Giomi in programma il 14 e 15 ottobre. Si tratta di un esperimento a carattere partecipativo in cui performer, danzatori, vocalist e musicisti presenti tra il pubblico possono esprimersi durante un set improvvisato. “Code#9” è una performance audiovisiva sviluppata in due residenze; una a Barcellona nel 2021 e l’altra a Skopje 2022 e ve assieme il compositore Alessandro Olla e la performer Ivana Balabanova (il 18 alle 19). Nella stessa sera (ma alle 21) spazio alla produzione di Fuorimargine: “Oh My Gad!”, progetto di Chiara Aru. Alessandro Olla torna il 19 alle 19 con “Nomadic ears”, una performance che propone “un’esperienza sonora, un viaggio attraverso i paesaggi sonori terrestri e marini, organizzati musicalmente ed elaborati in tempo reale”. “L’Animale” è il titolo del lavoro della coreografa Chiara Bersani di scena il 28 e 29 ottobre alle 21. Ariella Vidach inaugura il mese di novembre (il 2 e il 3 alle 21) con “Corpo Memory”. In scena cinque danzatrici. Cristina Kristal Rizzo è la coreografa di “Echoes” il 4 e 5 novembre alle 21. Sul palco Annamaria Ajmone, Marta Bellu, Jari Boldrini , Sara Sguotti e la stessa coreografa. Jacopo Jenna è l’autore di “Alcune coreografie” prodotto da Kinkaleri di scena il 27 e 28 all’Eliseo di Nuoro. Igor & Moreno,il 4 e 5 novembre presentano “Idiot-Syncrasy”. Il 2 dicembre all‘Eliseo di Nuoro sbarca Ezio Cosimi con “Coefore Rock&Roll”. Dag Taeldaman e Andrew Van Ostade insieme in “Bodybodybody” il 29 all’Auditorium del Conservatorio e l’indomani all‘Eliseo di Nuoro. Completa il programma un nutrito taccuino di appuntamenti con residenze e laboratori.
Grandi numeri anche per il festival “Find” giunto alla sua quarantesima edizione, e curato sempre a Cagliari da Maya Inc. con una serie di appuntamenti fino al 29 ottobre. Il festival fondato da Paola Leoni e diretto oggi da Cristiana Camba allestisce 26 giornate di spettacolo con la presenza di trentuno formazioni , 40 performance per un totale di 47 repliche, Dentro questo programma-monstre compagnie e coreografi affermati accanto a talenti emergenti. Dal 22 al 29 settembre ha proposto intanto una serie di incursioni danzate nei negozi del centro cittadino con il titolo di “Showindows Ghost Track”. Anteprima open air il 30 settembre e il 1 ottobre nel Bastione di Saint Remy e nel Giardino sotto le mura von Ivona in “Manshubona Site specific”, coreografia di Paola Girolami e coreografie di Tommaso Serratore, Francesca Selva e Michela Priuli. Danza urbana anche il 6 al bastione Saint Remy con la prima di “Indico” di Daniel Abreu, Il giorno dopo al Giardino sotto le Mura dalla Francia “Parallel Spaces” di Hélène Taddel-Lawson. Dalla Sardegna Amorphe/ Maya inc e Circo Zamuner con le danzatrici Luana Maoddi e Charlotta Zamuner. L’8 ottobre al Massimo C&C (Emilia)presenta “Right” di Carlo Massai. Si tratta di un libero adattamento da “Le Sacre du Printemps” di Stravinskij: “una visione distopica, ma non troppo, di un mondo futuribile”.
Il 9 e il 10 si torna all’aperto per seguire Abaco in “Cappuzzetto Rozzo” per i bimbi dai tre anni in su, mentre il Balletto di Sardegna presenta in prima assoluta “Selfie” di Senio Dattena, prodotto dall’Asmed. Lo spettacolo nasce dalla conoscenza di decine di storie sul bullismo. Cambio di location il 12 , nello spazio all’aperto dell’Orto Botanico per assistere alla prima assoluta di “Gaia – La nuova umanità- Intro” di Prendashanseaux (Sardegna): una installazione performativa che nasce da un lavoro di ricerca artistica durato due anni svoltosi tra la Sardegna e l’Emilia nell’ambito del progetto “Gaia”. Dalla Spagna Eyas Dance Project presenta il 13 al Bastione “Jupiter+Jaguar”, regia e coreografia di Seth Buckley e Carlos Gonzalez: “una sinergia di ferocità, sensualità e giocosità, un viaggio di libertà e crescita.Una esperienza potente, affascinante, godibile, epicurea”. Il 14 al Giardino e la volta di “Pezzi fragili” di Naturalis Labir (Veneto), “Alce” di Movimento Danza (Campania) e ancora Amorphe, Maya Inc e Circo Zamuner (Sardegna). Il 15 ottobre al teatro Massimo altra prima assoluta: “Figlia di madre” di Tocnadanza (Veneto); “Alfa” di Artemis danza (Emilia Romagna), “Beso de agua” del Balletto Teatro di Torino. Al Giardino il 16 e io 17 Il Balletto di Sardegna va in scena con “Il fiore di Loto”, regia di Senio Dattena in “una partitura emotiva, ora drammatica, ora leggera, un’interpretazione che vuole infrangere il silenzio della società sul tema del femminicidio”.
Gli spagnoli Lasala presentano il 20 al Bastione “Alive” di Judith Argomaniz. A seguire Aperidanza con performance di Amorphe e Maya Inc. Il 21 ottobre al Massimo spazio al Gruppo E Motion, e Koreo Project (Abruzzo e Puglia) in “Shoking” di Francesca La Cava e Giorgia Maddamma. Apre la serata Explo Network Anticorpi XL, vetrina della Giovane danza d’autore. Con Franctis Dance Company dalla Germania in “Ordinary People”, Plubel” di Chiasma e Catsandnails (Lazio e Francia). L’indomani, 22, sempre al Massimo prima nazionale di “Rosa rosae rosae-La pelle delle immagini” di Artgarage (Campania). Segue il Balletto di Sardegna in “Orfeo e Euridice/Melancholia” coreografia di Mario Coccetti. Il 24 Al Giardino sotto le Mura la compagnia Twain (Lazio) presenta “Robin Hood” di Loredana Parrella dedicato ai bambini dai 7 ai 12 anni. Stesso spazio anche per il 27 con Estemporada e Borderline Danza (Sardegna/Campania) in “Devoto” di Claudio Malangone. Segue “Breaking8” festival di videodanza. Due serate finali, il 28 e 29 al teatro Massimo. La prima serata le prime assolute di Accademia nazionale di danza /Maya inc (Lazio) e Accademia Susanna Beltrami /Maya Inc (Lombardia), Equilibrio Dinamico (Puglia) in “Nostos: il Ritorno” di Roberta Ferrara e Alessandro Maggi, coreografie di Roberta Ferrara. Accademia nazionale di Danza /Maya Inc (Lazio) in “Bullseye” di e con Melissa Brutti e “Siamo ciò che saremo non meno di ciò che siamo stati” di e con Beatrice Riccardi. Accademia Susanna Beltrami/Maya Inc (Lombardia) in “Fragile” di e con Pietro Ongaro e Edoardo Brovardi. Il Balletto di Sardegna e Danzeventi (Sardegna) vanno in scena con “Uomini e donne” con Marco Caredda, Luca Castellano e Sara Pischedda. Si chiude il 29 con Riesco e Forma (Puglia e Francia) in “Heres: nel nome del figlio”, coreografia di Ezio Schiavulli.
Dalla Sardegna a Milano, per assistere agli appuntamenti della rassegna “Le alleanze dei corpi” a cura di Maria Paola Zedda ed Emanuele Braga, un progetto che invita a riflettere “sulla cura intesa come bene comune, diritto universale, patrimonio di conoscenza2. Questo anno dopo il riconoscimento del Fus, nell’ambito danza e coesione sociale per il triennio 2022-24, il progetto ha preso forma di festival sostenuto dal comune di Milano “Milano è viva” e con “Walk the (Red) Line” si allarga a nord ovest sul quartiere di San Siro. Un invito all’attraversamento che incorpora anche istituzioni come il PAC, dove a giugno scorso si è inaugurata la mostra legata al progetto curata da Maria Paola Zedda e Gabi Scardi che si snoderà fino al 23 dicembre con spettacoli, talk, performance e laboratori su tematiche urgeni e necessarie. Hanno finora preso parte al programma Francesco Marilungo, Francesca Marconi, Jacopo Milani, Ariella Vidach, Valentina Medda, Enzo Cosimi, Sarah Vanhee. Da non perdere il 9 ottobre, Fabbrica del Vapore, “The Divine Cypher” di Ana Pi che sta portando avanti una ricerca politica e poetica ad Haiti sui gesti sacri ancestrali e sulla loro perpetuazione nell’immaginario odierno. “Un momento per imparare dai suoi contemporanei artisti haitiani transdisciplinari un momento per aprire un dialogo fantastico con la regista Maya Deren e gli archivi che ha offerto al mondo”. Si passa direttamente a dicembre. Al Kinlab, dal 1 al 21 performance “Una Sauna” di Sara Leghiss/Nobodys Winter Project. Dal 1 al 10 dicembre al Mercato Comunale Selinunte va in scena “Contrafacta o della Radio Gabinetto” di Maddalena Fragnito in collaborazione con Micambio. “Contrafacta è un racconto canoro che intreccia le storie delle operaie del tessile degli anni ’70 in Italia, nel momento in cui vengono implementate forti misure di automazione tecnologica nella catena di montaggio, con le storie delle operaie dell’economia digitale contemporanea, in maggior parte provenienti da paesi a basso reddito e migranti”. Il 17 e 18 dicembre al KinLab (ore 10-16) “Sensulia (o prove di Enciclopedia Olfattisma. I Neologismi per la Parosnia” a cura di Noura Tafeche e Zoe Romano. Dal 1 al 23 dicembre performance di Qubi e Progetto Aisha ancora in luoghi da definire.
A Firenze, Cango Cantieri Goldonetta, dall’8 ottobre al 17 dicembre il via ”La democrazia del corpo- Ciò che resta è dunque la terra” , progetto di Virgilio Sieni curato dal Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni; un ciclo di visioni intese come escursioni nel corpo e sul corpo. Le performance e le ospitalità di questa edizione daranno luogo a “un contesto di esperienze che ricercano nell’altro un’economia non separata dal corpo e dalla fatica, dove lo sguardo del pubblico partecipa ai temi fondanti dell’abitare il mondo”. Danzatori e coreografi partecipano a una profonda e urgente riflessione “forse ormai tardiva, sulla natura e gli esistenti, le cose e il suolo ricercando mostrando forme di corpo politico e di gesto abitante, un corpo che abita e un esserci ancora, che contribuisce al bene della città. Lo spettacolo di danza è qui dato come un racconto di viaggi e ritorni, restanze e cammini restituendo con il gesto un modo di praticare la vita”. Nello specifico si potranno seguire i nuovi lavori di D’Agostin e Cristina Kristal Rizzo, conoscere nuove figure di coreografe come Stefania Tansini (ha lavvirato di recente con i Motus ricoprendo un ruolo di primo piano nello spettacolo “Tutto Brucia”). Così il nuovissimo Collettivo Julio e Jari. Appuntamenti con artisti internazionali.
Mette Ingvarsten e Eszter Salomon. Arriva anche Boris Charmatz direttore della compagnia di Wuppertal. E poi ancora Annamaria Ajmone, Michele Rizzo, Adi Boutros e infine il padrone di casa Virgilio Sieni che con “Satiri” “si rivolge ancora una volta al passo di danza per capire se è ancora possibile individuare strade comuni con gli altri abitanti del pianeta”. 8 e 9 ottobre (ore 19 e 16), Marco D’Agostin presenta in prima assoluta “Anni”. Mette Ingvarsten il 15 e 16 presenta “Manual Focus”. Il 22 e 23 Annamaria Jamone va in scena con “La notte è il mio giorno preferito”. Il 1 e 2 novembre spazio a Boris Charmatz in “Somnole”. Michel Rizzo è di turno il 6 novembre con “Higher”, mentre il 9 e 10 Adi Boutrous mostra “One more thing”. “Pas de deux” è il titolo della coreografia di C.G.J. Collettivo Giulio e Jari (12 novembre) Il 15, il 16 e il 20 Focus su “Rosa Barba”. Stefania Tansini è di scena il 26 e 27 con “My body in solo”. Virgilio Sieni con la sua compagnia va in palcoscenico con “Satiri” il 30 novembre e in replica fino al 4 dicembre. Il 9 e l’11 Lucia Festival, quarta edizione con Storie audio dal mondo a cura di Radio Papesse. Il 16 e 17 dicembre sipario sulla rassegna con “Monumentum the second sleep”/Cango Firenze, in prima assoluta.
Un salto nella vicina Umbria per assistere alla seconda parte dell’Umbria Factory Festival, a Foligno nei giorni dal 5 al 9 ottobre e dal 14 al 16 ottobre): Il programma si apre il 5 con “Satiri” di Virgilio Sieni all’Auditorium di San Domenico e prosegue l’indomani allo spazio Zut Astragali Teatro presenta “Medea.Desir”. Alle 21 in palazzo Trinci è di scena Chiara Frigo in “Ballroom”. Ancora teatro il 7 ottobre. con la compagnia Samovar che è presente in Palazzo Candiotti con “Officina Oceanografica sentimentale” per sette spettatori alla volta (Repliche anche l’8 e il 9). Teatro allo spazio Zut con Capo Trave in “Piccola Patria”. Concerto di Daniele Di Bonaventura alle 22,30 a Palazzo Trinci. L’8 ottobre tutto teatro con Andrea Cosentino nell’imperdibile “Rimbambimenti” allo spazio Zut!. A PalazzoTrinci, la Compagnia Samovar in “Tre quarti”. Il 9 ottobre ancora teatro con Zaches e la sua visionaria “Cenerentola”. Il 10 si replica “Cenerentola” di Zaches per le scuole. Ultima tranche di appuntamenti dal 14 al 16 ottobre, sempre a Foligno. Si parte allo spazio Zut! Con la danza di Marco Chenevier in “Un solo respiro” (replica anche il 15). All’Auditorium Santa Caterina la danza di Emanuele Rosa e Maria Focaraccio in “How To_ Just Another Boléro”. Il 15 è il teatro di Francesca Sarteanesi in “Sergio” alla Cantina Scacciadiavoli e quello di Drama Teatro in “E’toile”allo spazio Zut!. Il 16 allo spazio Zut! La danza di Daniele Albanese in “Home” e quella di Abbondanza e Bertoni/Nerval teatro in “Doppelganger” (auditorium di San Domenico). Si chiude conil concerto di Ryoichi Kurosawa in “Subassemblies”.
Due appuntamenti anche a “Intersezioni & Next Generation” di Parma, nella rassegna ideata da Artemis Danza. Il 5 ottobre presso lo Spazio Vetreria due creazioni: “Soffi d’aria” di Silvia Di Stazio e Andrea Brunetto, performance tra danza, arti circensi giocoleria sullo sfondo di una mostra dedicata alla velocità e al movimento”. E’ invece ambientato in una balera “Sin” di Mario Coccetti con Salvatore Sciancalepre e Rocco Suma che mette in scena sogni di libertà e felicità in una società invece rinchiusa in se stessa. Il 6 ottobre alla Galleria San Ludovico in collaborazione con Verdi Off Camilla Negri presenta “M3”, ispirata al personaggio shakespeariano di Lady Macbeth. E’ invece un omaggio a una “Traviata” rivisitata da Monica Casadei in “Omaggio a Violetta” un’anticipazione della creazione di Artemis Danza e che sarà presentata al Comunale di Ferrara nella serata evento in cui verrà presentata in prima nazionale la produzione di “Corpi violati”. Tanta danza anche ne Le Vie dei Festival che da venerdì 7 a domenica 16 ottobre torna in Emilia Romagna, nelle città di Bologna, Modena, Cesena e Vignola. Giunto alla sua XVI edizione, direzione Valter Malosti e progetto di Barbara Regondi. Si parte il 7 ottobre. Ad inaugurare il Festival due appuntamenti che si intrecciano con la rassegna “Carne”, il focus di drammaturgia fisica a cura di Michela Lucenti, artista associata a Emilia Romagna Teatro per il prossimo triennio: “El Elogio de la fisura” di Lorena Nogal ed “Éléphant” di Bouchra Ouizguen.
Il primo nella ex Chiesa dello Spirito Santo di Cesena, la seconda al Teatro Storchi di Modena. Entrambi in prima nazionale. “Éléphant” è stato appena rappresentato al Festival di Autunno di Parigi. Bouchra Ouizguen è una delle figure di spicco del panorama artistico in Marocco, dove è impegnata a sviluppare una scena coreografica locale, mettendo in relazione l’arte popolare marocchina e le influenze contemporanee. Nello spettacolo “Éléphant”, insieme alla sua Compagnie O, composta totalmente da donne, la coreografa mette in scena un coro di intense voci femminili, creando un corpo collettivo che oscilla tra forza e fragilità, qualcosa che è continuamente sul punto di scomparire. Domenica 9 al Teatro Bonci di Cesena, la compagnia spagnola La Veronal, diretta da Marcos Morau presenta “Opening Night”, un’opera d’arte totale, che costruisce mondi e paesaggi, unendo movimento, musica e immagini. Un omaggio struggente al teatro, ispirato alle atmosfere eleganti dell’omonimo film di John Cassavetes. Sempre a Cesena la regista tedesca Susanne Kennedy (8 e 9) al teatro Comandini mostra “I Am (VR)”.
L’8 e il 9 a Bologna all’Arena del Sole va in scena “Karnival” di Michela Lucenti e Balletto Civile. Ancora danza all’Arena del Sole il 14 e 15 ottobre con il nuovo lavoro del coreografo Marco D’Agostin, “Gli Anni” con la danzatrice Marta Ciappina. Lo spettacolo di D’Agostin evoca attraverso il suo titolo il racconto biografico e generazionale del romanzo di Annie Ernaux, così come la popolarissima canzone degli 883: “del primo sarà riscattato l’andamento narrativo, che accoglie in un “noi” storico una coltre di dettagli; della seconda verrà replicata la trama nostalgica ma leggera. Lo spettacolo, costruito a partire da una playlist di brani pop e rock dagli anni ’60 a oggi, ci proietterà in una carrellata di ambienti, scene e brandelli vari di vita familiare, nel tentativo di sottrarre all’oblio quante più immagini possibile”.
A Roma infine, dall’8 al 16 ottobre arriva “District Dance Festival” rassegna di danza contemporanea organizzata dalla compagnia Atacama di Patrizia Cavola e Ivan Truol con oltre una decina di appuntamenti tra spettacoli, incontri e laboratori al Teatro Marconi nel quartiere Ostiense e la Scatola dell’Arte di San Lorenzo. Questi gli spettacoli più importanti. Il 13 ottobre al Teatro Marconi va in scena “The Divina’s”, compagnia Motus, coreografie di Martina Agricoli. Danzano Martina Agricoli, Paloma Biagioli, Ilaria Fratantuono, Roberta Morello, Mattia Solano Regia Rosanna e Simona Cieri . Il 15 sempre al Marconi “Crossover” di Mandala Dance Company. Coreografia e regia di Paola Sorressa. Danzano: Sara Zanetti, Alessia Stocchi, Lucrezia Mele, Vanessa Yareli Perez Mejia Disegno Luci: Lucien Bruchon Asmed Balletto di Sardegna in “Elcome TU Italy” di e con Sara Pischedda e Luca Castellano. Il 16 ottobre ancora doppio spettacolo con “Vedere Te” e “Acquarium”. La prima dell’associazione Atacama onlus, vede le coreorafie di Noemi Piva in scena con Sara Chinetti. “Aquarium” è presentato da Uscite di Emergenza, coreografo David Romeo. Sul palcoscenico danzano: Giorgia Agata Bafera, Veronica di Giannantonio, Rosa Fontana, Valeria Pelino, Davide Romeo, Matteo Vairo.
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