Teatro

Ultime lune d’estate, teatro a Todi Festival e nelle ville della Brianza

23 Agosto 2023

Festival d’Italia. Continua l’estate dei teatri con nuovi appuntamenti da non perdere. Nel cuore del Bel Paese in Umbria, a Todi, e, in Lombardia in quella verde area sempre da scoprire che è la Brianza. Sono entrambe manifestazioni blasonate con un lungo curriculum alle spalle, la prima, Todi Festival è la più longeva con le sue trentasei edizioni (questa sarà la trentasettesima). L’altra, “L’ultima luna d’estate” si prepara a far decollare la sua ventiseiesima avventura tra ville parchi e cascine di numerosi borghi. Todi festival, fondato nel 1987 da Silvano Spada, per l’ottavo anno consecutivo sceglie come sua guida artistica Eugenio Guarducci che ha confermato, anche per questa edizione, la scelta di puntare su opere inedite, debutti nazionali ed esclusive regionali contaminando i diversi generi spettacolari. Ogni giorno un appuntamento diverso senza alcuna replica. Lo scopo è quello di favorire la varietà e le novità. Il “ritmo incalzante di scene, musiche, versi, colori, movimenti _ così spiega il direttore artistico _ è frutto di una progettualità che raccoglie ciò che oggi l’arte ha saputo trasferirci con stupore e meraviglia. Ancora una volta quindi un lavoro di composizione estraneo a un filo rosso, che non esiste perché non è stato nemmeno cercato”.

Iaia Forte  con Diana Tejera rende omaggio in “La Vita Meravigliosa” alla poetessa Patrizia Cavalli (Foto Chiara Pasqualini)

Il festival si apre questo sabato alle 21 con una prima nazionale, il debutto di “Vita Meravigliosa”. omaggio alla poetessa Patrizia Cavalli reso dall’attrice Iaia Forte accompagnata dal vivo dalla cantautrice e multistrumentista Diana Tejera. Il live set nasce dalla frequentazione della Forte con la compianta Cavalli, conosciuta molto tempo fa durante le prove del “Sogno di una notte di mezza estate” per la regia diiCarlo Cecchi. “Con Diana _ ha detto Iaia Forte _ abbiamo pensato a uno spettacolo su di lei. Perché attraverso il teatro e la sua poesia ci sembra di richiamarla a noi, di ritrovarla, di ricreare quel tempo senza tempo che la sua presenza ci ha regalato”.

Altro debutto nazionale il giorno dopo, domenica, appuntamento al teatro Comunale per assistere a ”What’s your naim?” di Edoardo Guarducci. Lo spettacolo, prodotto dal festival vede in azione la compagnia Cornelia Dance Company che ne cura anche la coreografia. In pista i danzatori Eleonora Greco, Marta Ledeman, Marco Munno, Francesco Russo e il music performer Flavio Paglialunga.

Un celebre testo, “Vecchi tempi” del grande commediografo inglese, padre del teatro dell’assurdo, Harold Pinter è al centro, lunedì 28 nel teatro Comunale, dello spettacolo al suo debutto nazionale con la regia di Giancarlo Sepe. Vede in scena gli attori Valentina Banci, Sara Bertelà e Roberto Biselli. In un intricato sistema di relazioni personali e familiari “Ogni personaggio sembra portatore di un sistema di verità a sé stante, ugualmente affidabile e credibile; per lo spettatore diventa dunque impossibile schierarsi e prendere posizione rispetto ai protagonisti”.

Valentina Banci, Sara Bertelà e Roberto Biselli in “Vecchi tempi” di Pinter in prima a Todi, regia di Giancarlo Sepe

Primo live musicale, mercoledì 30 agosto in Piazza del Popolo dove è di scena Madame. In scena il giorno dopo al teatro Comunale “Il presente che qualcuno chiama futuro: mixed reality e special computing” di Marco Camisani Calzolari docente di Comunicazione e inviato di Striscia la Notizia.

Il 1 settembre al Comunale il concerti della Bio Blind Internationl Orchestra formato da musicisti ipovedenti e non vedenti dai 12 ai 65 anni. Special guest il sassofonista Javier Girotto.

Il 2 settembre al Comunale di Todi altro debutto teatrale. Si tratta de “Le Volpi” di Lucia Franchi e Luca Ricci autore anche della regia. La vera protagonista di questa piéce è la piccola provincia, un microcosmo dove è facile osservare le dinamiche di poter dove “si scivola così dentro un meccanismo auto assolutorio per cui è legittimo riservarsi qualche esiguo tornaconto personale, dopo essersi tanto impegnati nella gestione della cosa pubblica”. In scena Antonella Attili, Giorgio Colangeli e Luisa Merloni.

Una scena da “Le Volpi” di Lucia Franchi e Luca Ricci al debutto al Todi festival il 2 settembre (foto di Elisa Nocentini)

Stefano Massini e Luca Barbarossa sono i protagonisti di una chiusura d’eccezione il 3 settembre alle 21 al Teatro Comunale di Todi con uno spettacolo che mette assieme canzone d’autore e storie d’amore. In “La verità, vi prego, sull’amore”, l’amore sfinisce sotto la lente del microscopio e sul banco degli imputati. L’amore è ovunque, ma è così difficile da definire.

Accanto al festival ufficiale Todi ospita altre due rassegne satelliti: Todi off e Around Todi. La prima, alla sua settima edizione ospita spettacoli di teatro e danza contemporanea legati alla ricerca. E’ curata dal Teatro di Sacco, diretto da Roberto Biselli in collaborazione con Biancamaria Cola e “Teatro e Critica”. La rassegna si svolge al Teatro Nido dell’Aquila dal 29 al 2 settembre e proporrà: “Illiberis. Fiaba per un padre mai nato” della compagnia Sesti/Contini, regia di Francesco Bianchi; “Mohàbbat” di Inciinprogress collective. Spettacolo dedicato all’Iran con Jenny Mattaioli, Alessandro Marconcini, Chiara Morelli, Elia Pangaro, coreografia e regia di Afshin Varjavandi; “L’ultima estate. Falcone e Borsellino 30 anni dopo”di Claudio Fava a cura di Knk teatro con Simone Luglio e Giovanni Santangelo, regia di Chiara Callegari; “GiacomoMatteotti” con Elena Cotugno, regia di Giampiero Borgia; “Hotel Borges” dalla libera riscrittura di Borges a cura di Giorgia Cerrutti (responsabile anche della regia) con Davide Giglio. Tre appuntamenti della rassegna saranno dedicati alla formazione del pubblico e degli artisti: due masterclass condotte da Matteo Tarasco e Giampiero Borgia e un laboratorio in collaborazione con “Teatro e Critica” condotto da Viviana Raciti.

Stefano Massini e Luca Barbarossa chiudono Todi Festival con “La verità, vi prego sull’amore” (foto di Stefano Lanzardo)

Appuntamenti letterari e contaminazione fra generi sono proposti invece a “Around Toti”. Domenica 27 il debutto al teatro Nido dell’Aquila di “Church’s e stivaloni di gomma. Tre morti, due feriti…” di Marco Gregoretti e Gianluca Febo con Graziella e Giuseppina Stenta. Venerdì 1 settembre Vivian Lamarque in dialogo con Lorenzo Chiuchiù leggerà alcuni componimenti dalla raccolta poetica “L’amore da Vecchia”. Il 2 settembre concerto del Collegium Tiberinum “Giovani bacchette”, e all’Arena Palazzo Francisci “Dammi la tua parola che stiamo nello stesso mondo” di Raffaella Fasoli. Il 3 settembre spazio alla Todi Youth orchestra in concerto al Convento di Montesanto. Torneranno anche gli incontri con l’Autore nella Sala Vetrata dei Portici Comunali. Dallo Slow Food con Carlo Petrini alla transizione ecologica con Silvia Vecchini.

Arriva in Brianza per la sua ventiseiesima edizione “L’ultima luna d’estate”, festival teatrale nelle ville e i parchi della regione. Organizzato da Teatro Invito in collaborazione con Villa Greppi, il festival diretto da Luca Radaelli si svolgerà nelle cascine, nei parchi e nelle ville del Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone, nelle provincie di Lecco, di Monza e Brianza con oltre venti appuntamenti all’aperto. Tema di questo anno è “devianze e diversità” affrontato da lavori originali e ispirati ad artisti fuori dagli schemi: “eccentrici, considerati “deviati” perché trasgressivi o soltanto diversi rispetto a canoni prestabiliti. Vulnerabili ma geniali”.

Silvio Castiglioni a Valletta Brianza il 26 agosto per il festival brianzolo propone “Abitare la terra”, azione teatrale itinerante

Si apre nella Villa Lattuada di Casatenovo con un dialogo tra Gad Lerner e don Walter Magnoni. Segue lo spettacolo “Un bès” sulla figura di Antonio Ligabue con Mario Perrotta. In arrivo Peppe Servillo, Corrado D’Elia, Tindaro Granata tra gli altri. Ci sarà anche la sezione Luna Crescente dedicata alle compagnie under 30.

Sabato 26 nello spiazzo La Valletta Brianza Silvio Castiglioni presenta “Abitare la terra”: “un’azione teatrale itinerante che esplora alcuni aspetti del nostro rapporto con il pianeta percorrendone a piedi un minuscolo frammento”. Sempre il 26 alle 21 a Montevecchia va in scena “Preludes. Anatra morte tulipano” di Teatro del Lavoro, è una pièce di Laura Bartolomei in scena con Damiano Privitera, ispirata al libro di Wolf Herlbruch un autore tedesco di libri per bambini. Ancora un altro appuntamento nell’antica Chiesa, località Perego-La Valletta Brianza: “Rebecca. Uno spettacolo al buio” di Officine Papage ispirato dal romanzo di Mariapia Veladiano “La vita accanto” interpretato da Marco Pasquinucci.

Tre spettacoli anche domenica 27. Il primo alle 11 a Osnago è lo spettacolo itinerante “Hansel e Gretel” di Campsirago, regia di Michele Losi con Sofia Bolognini, con (in alternanza) Barbara Mattavelli, Benedetta Brambilla, Giulietta De Bernardi, Liliana Benini, Sebastiano Sicurezza, Stefano Pirovano. Un percorso di teatro immersivo attraverso paesaggi sonori, voci, azioni teatrali, immagini.

Una scena da “Hansel e Gretel” spettacolo itinerante di Campsirago, regia di Michele Losi (Foto Alvise Crovato)

Alle 18 sempre a Osnago va in scena “L’uomo è un animale feroce” adattato e interpretato dall’attore Silvio Castiglioni tratto da alcuni monologhi di Nino Pedretti. “Un uomo prende la parola a un congresso di studiosi di ittiologia per esporre il suo punto di vista e si impossessa del microfono e della scena per abbandonarsi ad alcuni soliloqui cui affida la sostanza della sua vita in una forma trasfigurata, con trascinanti effetti comici”.

Alle 21 a Villa Greppi di Monticello Brianza è la volta di “Stavolta e mai più”, monologo pop di Elio D’Alessandro tratto da “Come il ghiaccio coi cocktail” di Emanuele Gaetano Forte con la regia di Simone Schinocca ed Edoardo Palma.

Lunedì 28 a Viganò nella Corte del Municipio spazio al Premio Luna Crescente dedicato ai nuovi talenti. I trailer di venti minuti saranno votati dal pubblico. Sono: “Dramma ferroviario – direzione Petuški” di Beat teatro, di Fabio Casano con la regia di Arianna Sorci, storia di un viaggio in treno scandito da incontri inconsueti, visioni fantastiche e sbronze epocali, “Mi manca Van Gogh”, ironico monologo scritto, diretto e interpretato dall’artista romana Francesca Astrei, “I ragazzi e Guillaume, a tavola!”, one man show autobiografico, sottile, ironico diretto e interpretato da Alberto Viscardi.

Al festival “L’ultima luna d’estate” Corrado D’Elia presenta il suo “Io, Vincent Van Gogh” (Foto di Paolo Carlini)

Martedì 29 a Villa Borgia di Usmate Velate il debutto di  Corrado D’Elia con “Io, Vincent Van Gogh”, spettacolo interamente dedicato a uno degli artisti geniali più controversi. Il lavoro di D’Elia è “un monologo intimista che è un autentico flusso emotivo in soggettiva, che pare comporsi via via, piano piano, davanti a noi, proprio come fosse un quadro, a grandi pennellate”.

Mercoledì 30 agosto presso il Monastero della Misericordia di Missaglia va in scena “La colonna Infame” con Valerio Bongiorno e Luca Redaelli e la chitarra di Maurizio Aliffi, produzione Teatro Invito in occasione del centocinquantesimo anniversario della morte di Alessandro Manzoni.

Giovedì 31 nella Cascina Galbusera Nera a La Valletta Brianza c’è “Prosit Arcimatto: Gioan Brera” di  Teatro dell’Ortica, di Ivano Malcotti, con Alberto Giusta, regia di Mirco Bonomi,

Alle 21 a Buciago presso il Museo Etnografico l’attore Giovanni Onorato mostra il suo “Suck my Iperuranio”, una “scrittura originale per attore solo, ispirata ai racconti di Heinrich Böll, che ironizza, gioca e si fa beffa delle sofferenze d’amor perduto e in cui la stand-up comedy diviene strumento narrativo a servizio della performance. Un comico chiuso nella sua stanza sta cercando di dimenticare il suo amore perduto e lo fa sforzandosi di provare i suoi sketch, che purtroppo non lo fanno più ridere”.

Giovanni Onorato a Buciago mostra  il suo “Suck My Iperuranio” ispirato da Heinrich Boll (foto di Chiara Corradini)

Il 1 settembre alle 18 a Villa Banfi di Carnate debutta “Un giorno di fuoco” con Beppe Rosso, regia di Gabriele Vacis “un“western all’italiana” ambientato in terra di Langa, nato dalla lingua di Beppe Fenoglio dove gli uomini parlano in modo brusco, stringato e le loro storie di gente qualsiasi sono dominate da parole e gesti forti, ineluttabili che generano un testo potentissimo”.

Ancora il 1 settembre alle 21 a Sirone , Karakorum e La confraternita del Chianti mettono in scena “Poco più di un fatto personale” con Marco di Stefano, Susanna Miotto, Alice Pavan, Riccardo Trovato, Fabio Zulli. Un lavoro che parte dal fatto di cronaca delle cosiddette “Bestie di Satana”, una setta colpevole di tre omicidi e un’induzione al suicidio e dalle esperienze dell’autore Marco Di Stefano, ” vuole indagare su quel vuoto che tutti abbiamo sentito quando avevamo 17 anni e non sapevamo chi o cosa saremmo diventati”.

Il 2 settembre alle 16,30 alla Cascina Bagaggera de La Valletta Brianza Giancarlo Biffi del Cada Die Teatro presenta “Gufo Rosmarino nel mondo di Amarilla”. Alle 18 al Parco Verde di Lamagna va in scena “Cattivo” dal romanzo di Maurizio Torchio di e con Tommaso Banfi, regia di Giuliana Musso.

Una scena tratta da “Un giorno di fuoco” con Beppe Rosso, regia di Gabriele Vacis (Foto di Emanuele Basile)

Alle 21 al Parco di Lesmo debutta “Antropolaroid” di e con Tindaro Granata, musiche di Daniele D’Angelo. Un “monologo denso e vibrante in cui l’attore e autore ripercorre, romanzandoli, gli episodi più salienti della vita familiare, dai primi del ’900 fino ai giorni nostri, rielaborando in chiave originalissima il teatro dei “Cunti” della Sicilia”.

Domenica 3 settembre alle 16,30 al Monastero della Misericordia di Missaglia debutta “Eracle, l’invisibile”, idea e regia di Gianpiero Alighiero Borgia con Christian Di Domenico.

Gran finale alle 21 presso il Chiostro San Giovanni de La Valletta Brianza con il cantante e attore Peppe Servillo con “Il resto della settimana” dove l’artista accompagnato dal chitarrista Cristiano Califano leggerà alcuni brani dell’omonimo libro di Maurizio De Giovanni. Il titolo dello spettacolo rimanda “al tempo trascorso in un piccolo bar dei quartieri spagnoli di Napoli, prima e dopo l’appuntamento con la partita di calcio, dove una varietà di persone si ritrova per commentare, senza barriere di censo, i fatti della settimana, sportivi e non, svelando di sé la natura di tifosi ma anche quella umana tout court che ci introduce all’umore e alla storia di una città meravigliosa, che resta da sempre un vero e proprio teatro all’aperto”.

Peppe Servillo, con Cristiano Califano, in “Il resto della settimana” da De Giovanni (Foto di Francesco Cavallari)
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