Teatro
Teatro, Tra Prototipi, Crisalidi e riti Voodoo, da Cagliari a Forlì
CAGLIARI _ Prototipi e Trattini. Niente di criptico. Sono state battezzate così le rassegne autunnali di Sardegna Teatro, teatro di rilevante interesse culturale (Tric) che dopo aver lasciato qualche anno fa gli spazi del Teatro Massimo -il più importante teatro di prosa della città capoluogo sarda- si è ritirato negli spazi non convenzionali della ex Manifattura Tabacchi (ma a Nuoro gestisce il Teatro Eliseo e, nel centro dell’isola quello di Paulilatino). Nei fatti questo trasloco ha modificato i percorsi e gli orizzonti della istituzione culturale che ha puntato moltissimo sui bandi europei e la ricerca di interconnessioni con la scena sperimentale performativa senza abbandonare del tutto quella “tradizionale” producendo o entrando in coproduzione con compagnie e registi del teatro nazionale: vedi ad esempio Niccolò Fettarappa che dopo la vittoria a Inbox del 2021 viene arruolato da Sardegna Teatro. Così come l’incontro a fasi alternate con Alessandro Serra con il quale il teatro conquista l’Ubu per il popolare “Macbettu” ed è ora coproduttore dell’ultima fatica del regista, “Tragùdia” prossimo al debutto nazionale a Bologna, dopo un breve ma significativo passaggio site specific all‘Olimpico di Vicenza. Accanto a questi anche altri come l’emergente Leonardo Tomasi, vincitore del Premio Scenario 2023 con “Anonimasequestri”. Con “Prototipi” Sardegna Teatro nel 2022 si è spostato in ambiti differenti con l’intento di guardare “all’ibridazione sperimentando nuovi format scenici e di interazione”. Progetto che viene riconfermato dal direttore generale Massimo Mancini anche per questo anno. In questo ambito ha già organizzato e organizza appuntamenti con le creazioni di Danio Manfredini, Niccolò Fettarappa, Leonardo Tomasi, Crew, Adelin Schweitzer, Chong Wang e 600Highwaymen. A questo si aggiungano le installazioni partecipate del catalano Jordi Galì, Tiago Cadete e Floriano Facchini.
Antifragile e ibrida. Così, Mancini, ha definito la dimensione di Sardegna Teatro che, dopo aver abbandonato il teatro all’italiana, ha dovuto modificare assetto e strategie. “Antifragile poiché cambia, migliora e si rafforza attraverso le sfide” dice il direttore “d’altronde – aggiunge- non è da tutte – né della politica, né tra le istituzioni sopravvivere ai cambiamenti, essere capaci di ridisegnare il proprio ruolo e spazio”. Secondo il direttore, questo è riuscito a Sardegna Teatro. Anche grazie al progetto “Prototipi” – per cui anche la struttura a sua volta è diventata una “impresa-prototipo” per fare cultura diffusa nei territori – che però adesso “termina il suo ruolo e non avrà un seguito”. Cioè Sardegna Teatro nelle intenzioni di Mancini dovrà prendere nuove forme e generare nuovi prototipi. Ecco perchè adesso si guarda al futuro e si decide a lanciare la prima edizione di “Trattini” , nuovo format di festival dedicato all’infanzia e curato da Valentina Salis. Dal 5 ottobre al 19 dicembre , con una serie di spettacoli, performance worshop tra Cagliari e Nuoro, “Trattini” vuole rintracciare “i piccoli passi che consentono nuovi spazi di relazione ed approfondimento con l’idea di seminare una gramsciana inquietudine, quell’energia propulsiva che spinge ad interrogarsi sulla realtà, a mettere in discussione l’esistente e a cercare nuove narrazioni”.
Ecco i programmi. Dal17 al 20 ottobre e dal 23 al 27 ottobre al Nest Zerosei, nel Campus Tiscali a Sa Illetta di Cagliari, Wang Chong presenta “Where do we come from, what are we, where are we going”, performance partecipativa con un invito a sperimentare occhi nuovi. Il 26 ottobre all’ex Manifattura Daniel Korssen mostra il primo studio di un lavoro costruito in due mesi di residenza in città “Starin at people staring at phones” (Fissare le persone che fissano i telefoni”). Korssen è un tecnologo creativo di Rotterdam che costruisce particolari artefatti digitali: il suo lavoro spazia da installazioni a “prototipi stravaganti e raffinati prodotti commerciali”.
Dal 30 ottobre al 1 novembre “Prototipi” torna allo Spazio Ilisso di Nuoro per la compagnia Officina Orsi che porta in scena “Alcune cose da mettere in ordine”. Rubidori Manshaft, dopo un lungo periodo di lavoro nelle case di riposo per anziani, legandosi ai suoi lavori passati, sviluppa la sua ricerca sul paesaggio della memoria, sulla mancanza e sulla solitudine. Dal 15 al 17 novembre all‘Ex Manifattura spazio a Tiago Cadete, artista transdisciplinare portoghese che presenta la sua installazione sonora “Concerto” che manda in onda coci multiple di migranti che vivono in Portogallo e in Spagna.
Dal 19 al 24 novembre ancora all’ex Manifattura torna “Anonimasequestri” di Leonardo Tomasi. Negli stessi giorni negli stessi spazi arriva “1000Ways” di 600 Higwaymen, duo statunitense formato da Abigail Browde e Michael Silverstone. “1000Ways” è “un trittico di incontri tra sedici sconosciuti”. Il 24 novembre negli spazi dell’Exmà si tiene “La Pastaciutta antifascista di Casa Cervi” a cura di Floriane Facchini. Lo spettacolo si basa sul libro di Alcide Cervi “I miei sette figli”.
Il 26 e 27 novembre negli spazi dell’Archivio di Stato Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri mettono in scena “La Sparanoia”. Ancora Fettarappa alla ex Manifattura dal 28 novembre al 1 dicembre mette in scena “Apocalisse tascabile”. Chiude il programma il 30 novembre e il 1 dicembre alla ex Manifattura la performance immersiva e interattiva di Adelin Schweitzer “Alphaloop”.
Per “Trattini” il Teatro Koreja presenta il 5 e 6 ottobre alla ex Manifattura di Cagliari e l’8 e 9 al teatro Eliseo di Nuoro “LàQua”, “un piccolo canto che riecheggia dalla pancia della mamma”. “Làqua” è uno spettacolo pensato per bambini da 0 ai 3 anni. In collaborazione con il festival letterario Tuttestorie il 12 e 13 ottobre arriva Madam Bach con “You are here” “un viaggio dedicato alla ricerca della propria strada nel mondo e dentro di sè”.
Dall’11 al 13 ottobre nei Giardini Pubblici di Cagliari e il 14 e 15 ottobre al Cesp di Nuoro arriva “Arcipelago” di Teatro Telaio, installazione teatrale “resa viva dai bambini che vengono immersi in un contesto simbolico in cui “possono riconoscere alcune metafore dentro le quali orientarsi”.
Il 14 e 15 ottobre all’ex Manifattura “50 dangerous things (you should let your children do)” di Live Art Danmark per bambini dai 4 anni in su.
Il 18 e 19 dicembre all’Ex Manifattura Ariella Vidach presenta la sua fiaba musicale coreografica “Nel bosco del futuro”, racconto musicale multimediale” dove immergere sogni e desideri della contemporaneità”. “Trattini” organizza anche momenti di riflessione. Il 12 ottobre con la tavola rotonda “Dalla scena alla scuola, per un nuovo tempo educativo”. Si tiene anche un worshop condotto da Andrea Buzzetti de La Baracca su “Il linguaggio emotivo tra corpo, voce e teatro”.
Il 13 ottobre tavola rotonda su “Educare al Teatro Alleanze 0-3” con la partecipazione di diverse figure professionali provenienti dall’ambito teatrale. Infine un worshop di Madam Bach su “Music in theatre for early years”.
Rimanendo in Sardegna, a Cagliari, il 7 ottobre alle 20,30 e l’8 ottobre alle 11 al Teatro Massimo per la rassegna “Terzo Occhio”, rassegna multisciplinare delle nuove creatività organizzato da Cedac,va in scena “Circo Kafka”, spettacolo liberamente ispirato da “Il processo” la partecipazione di Roberto Abbiati e Johannes Schlosser, regia di Claudio Morganti che cura anche le musiche. La produzione è del Metastasio di Prato. In questo lavoro “Il dramma di un individuo, costretto a difendersi e proclamare la propria innocenza davanti a un improbabile tribunale, senza neppure conoscere i capi d’imputazione, rivive in una sorta di circo “da camera” nella pièce immaginifica dove il protagonista si veste e si sveste come in un rito e si sdoppia, in un gioco di specchi: la storia si conclude amaramente come la favola nera inventata dall’artista praghese, in cui un uomo comune imprigionato nei meccanismi oscuri e spietati della giustizia soccombe a un destino contro cui è arduo e forse vano ribellarsi”.
“Una tazza di mare in tempesta” ispirato dal “Moby Dick” di Melville è lo spettacolo di e con Roberto Abbiati che va in scena, sempre nell’ambito della stessa rassegna “, negli spazi della Fabbrica illuminata, nel polo bibliotecario di via Falzarego a Cagliari, il 9 e 10 ottobre alle ore 18,30 e e 19,30 (massimo quindici persone per volta). Lo spettacolo è “una “esperienza” fuori dal tempo, un itinerario tra le righe, seguendo il corso dei pensieri del narratore, ma anche l’eco delle molteplici suggestioni e citazioni, le divagazioni filosofiche e gli spunti di riflessione sul mondo, sulle ingiustizie e le differenze sociali, sull’eterno conflitto tra il bene e il male. Una pièce originale e “interattiva”, grazie alla quale è possibile immergersi nelle atmosfere del romanzo, quasi percepire il moto delle onde e le variazioni delle correnti, perfino riconoscere l’aroma salmastro e ascoltare gli ordini e gli scambi di opinioni a bordo della baleniera, sempre più concitati e allarmati con l’approssimarsi della catastrofe”.
Tornano a Roma Europa Festival, sino al 3 novembre, gli aperitivi di “Ghost Track”, il format del festival nell’ambito della sezione Anni Luce, che indaga comicità, poesia, approfondimento tematico ed incursioni musicali in uno spazio intimo, originale ed informale all’interno de La Pelanda del Mattatoio. Ideato da Maura Teofili e condotto da Gioia Salvatori insieme agli interventi musicali di Simone Alessandrini, “Ghost Track” propone un ciclo di serate (sempre alle ore 19.30) in cui il pubblico è invitato ad esplorare temi, difficoltà, angosce e relazioni possibili ed impossibili dei nostri tempi attraversando differenti linguaggi e prospettive.
Sono molto attese il 6 ottobre Veronica Lucchesi e l’attrice e regista premio Ubu Claudia Marsicano, che si confronteranno sui “desideri nostri e altrui” e celebreranno “il nostro povero corpo, accio e onnipotente, possibile e impossibile” in “Questo corpo-e altri foderi di fortuna”. L’intervento musicale in programma è di Federico Leo. Il 1 novembre, è dedicata alle liturgie laiche di “Oddio! Preghierine storte per divinità dritte” con il giornalista e scrittore Errico Buonanno, gli attori Carlo de Ruggieri e Marianna Folli e la partecipazione musicale di Alessandro d’Alessandro: una messa dedicata a chi ci aiuta, perché ognuno ha il santo suo, anche se ha poco a che vedere con la religione. Mentre per il 2 novembre, salme defunti, trapassati, sono al centro dell’esilarante “Crepa! molti modi per portarsi al di là” dello scrittore e performer Claudio Morici e Pierfrancesco Moretti con la partecipazione musicale di Federico Pascucci e Giacomo Serino. “Ghost Track” chiude il 03 novembre con il popolarissimo astrologo Simon & The Stars, l’attore e comico Riccardo Goretti e con la partecipazione musicale di Valentina del Re, in “Puf! Traslochi del sé e altri amici immaginari”: un racconto di “altrissime” storie che ribalterà la narrazione delle cose “perché è così che le cose si mettono dritte”.
Rimanendo nella Capitale va segnalata il 6 ottobre al Teatro Furio Camillo alle ore 18, ospite del festival “Extraordinario Live” la compagnia Controtempo Theatre che porterà in scena “Artemisia Gentileschi”, una storia di arte, lotta, resilienza. Artemisa è icona femnminista rivoluzionaria e artista innovativa per l’energia che seppe infondere dnella rappresentazione della figura femminile. Lo spettacolo prende le mosse in un giorno di maggio del 1611, mentre Orazio Gentileschi lavora sulle impalcature della Loggetta delle Muse, Agostino stupra Artemisia. La Gentileschi decide di denunciare il Tassi per stupro in un’epoca in cui la violenza sessuale non era considerata un reato contro la donna, ma contro l’onore della famiglia. Lo spettacolo teatrale con Lilith Petillo, autrice della regia e Venanzio Amoroso, “pone la figura di Artemisia in relazione agli uomini che le hanno, in qualche modo, “condizionato” l’esistenza”.
Ultima indicazione e consiglio. Al teatro Felix Guattari di Forlì, appuntamento con il festival “Crisalide”. Venerdì 11 alle ore 21 e sabato 12 ottobre alle ore 22,30, da seguire l’ultima produzione dei Masque Teatro, “Voodoo” con l’ipnotico assolo di Eleonora Sedioli, ideazione, suono e luci di Lorenzo Bazzocchi. Così tra l’altro è scritto nelle note di regia di “Voodoo”. “..La necessità di una lucida trance sembra essere la costante indicazione che ci viene consegnata quando si cerca di decifrare l’ardua lotta che sta alla base del cominciamento. Affrontare il vuoto e scontrarsi con esso abbisogna di tenacia, soprattutto di uno strumento che funga da catalizzatore ossia che triggheri lo stato di quiete e lo trasporti al di là delle barriere erette, non dall’Es come banalmente si potrebbe affermare, ma dalla biochimica dell’esistenza che fabbrica continuamente gli enzimi della normalità”.
Nella stessa sera del 11 ottobre alle 22 Quotidianacom porta in scena “L’anarchico non è fotogenico”. Invece la sera del 12 ottobre si apre alle 19 con incontro su “Deleuze. Filosofia di una vita” con Paolo Vignola, Filippo Domenicali e Rocco Ronchi.
Alle 21 Roberto Latini porterà in scena “Venere e Adone”. Prossimi appuntamenti il 19 ottobre con Claudia Castellucci e Chiara Guidi di Societas in “Il regno profondo. Perchè sei qui?”; seguirà Carlo Massari in “Bastardo”. Il 26 ottobre alle 21 il coreografo Francesco Marilungo presenta “Cani Lunari”. A seguire il Teatro Akropolis in “Il vuoto”. Questi infine gli appuntamenti previsti per novembre. Il 9 alle 21 il CollettivO CineticO in “O+< scritture viziose sull’inarrestabilità del tempo”. Alle 22 Bluemotion mette in scena “Tiresias B side”. Il 10 novembre (ore 17,18 e 19) mostra il suo “Attorno a Troia. Troiane”.
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