Teatro

Teatro, le figure e i sogni dell’altra metà del Cielo

26 Ottobre 2021

Raccontando l’altra metà del cielo. Il teatro è donna a “Anima IF”, festival internazionale di teatro di figura de Is Mascareddas negli spazi all’interno de Sa Manifattura di Cagliari _ luogo di archeologia industriale, dove per oltre un secolo si sono lavorati i tabacchi, diventata casa della compagnia da alcuni mesi grazie a Sardegna Teatro _ dal 27 al 31 ottobre, con un interessante programma di spettacoli, conferenze, workshop ed esposizioni interamente al femminile segnati dall’omaggio al lavoro delle donne. Così Donatella Pau, direttrice artistica della rassegna definisce il progetto di questa edizione, la quarta dalla sua nascita. “Nella nostra visione il lavoro delle donne è l’unico veicolo verso la libertà. Anche nel mondo del teatro di burattini tradizionale, infatti, il ruolo della donna è sempre stato in secondo piano, poco riconosciuto e molto spesso dietro le quinte. E allora noi, nel nostro piccolo, abbiamo voluto mandare un segnale dando al nostro festival un taglio tutto al femminile. Inoltre questo luogo, dove noi abbiamo la residenza artistica e dove si svolge tutto il festival, racconta da solo una storia di riscatto: in questa fabbrica infatti, il lavoro femminile ebbe un peso così importante da portare a un aumento del salario quasi in linea con quello maschile”.

Ecco così la scelta simbolica di aprire la manifestazione, mercoledì (17,30) con la proiezione del documentario curato da Maria e Letizia Volpicelli : “Maria Signorelli segreta. Anche le case hanno un’anima”. Conosciuta come celebre costumista e scenografa Maria Signorelli, nata a Roma nel 1908, dopo aver frequentato la scuola di scenografia del Teatro dell’Opera, frequentò la compagnia del Teatro degli Indipendenti fondato da Anton Giulio Bragaglia. Nel 1947 costruìla compagnia dell’Opera dei Burattini con cui collaborarono per le musiche compositori come Roman Vlad ed Ennio Morrxicone. Insegnò al Dams di Bologna a partire dal 1972. Fu una importante collezionista di burattini provenienti da tutto il mondo. Il filmato ripercorre passo dopo passo la vita di questa artista visiva e celebre burattinaia.

Un momento dello spettacolo “Relazioni necessarie” di Valentina Lisi, ospite al festival “Anima IF” de Is Mascareddas alla Manifattura di Cagliari

A seguire sarà inaugurata “Impensamentadas. Ognuno ha la sua vita” esposizione di oggetti d’arte e manufatti inventati e fabbricati artigianalmente da Donatella Pau, burattinaia e marionettista, da oltre quaranta anni impegnata sul fronte della scena internazionale con la compagnia de Is Mascareddas, fondata assieme ad Antonio Murru.

La giornata si chiuderà con le performance “I am a pen” di Ting-Yun Kuo, proveniente da Formosa e “OperettaAlzheimer”, allestimento quest’ultimo creato e diretto da Marzia Gambardella che ha collaborato a lungo in Francia con Philippe Genty. A Parigi ha dato vita cinque anni fa la sua compagnia MalaStrana. Nella prima performance invece, una danzatrice si convince di trasformarsi in una penna, tracciando sulla carta i segni del suo passaggio. Ci saranno regole da rispettare: ricevere e completare ordini esterni, fino a che il corpo non diventa una vera e propria penna.Il secondo spettacolo guarda con tenerezza ai vuoti che lascia nelle persone la malattia dell’Alzheimer.

Il festival, che prevede oltre agli spettacoli (undici) anche tre laboratori e quattro incontri con le artiste ospiti, è organizzata per tre fasce: alle 17 il sipario si apre per le famiglie con bambini; alle 19,30 è la volta delle artiste debuttanti, e alle 20,30 sono invece di scena le compagnie storiche.

Il Centro Animazione e Figure (Cta) di Gorizia è protagonista dell’apertura di giovedì alle 17,30 con “L’oca delle piume d’oro”. Il Cta è assai attivo nel Friuli nell’opera di diffusione del teatro di figura con rassegne e produzioni. Lo spettacolo presentato nel festival, testo e regia di Antonella Caruzzi con Serena Di Blasio (narrazione con oggetti) racconta di una principessa che non ride mai. Il re suo padre decide allora di darla in sposa a chi riuscirà a provocare l’ilarità nella giovane dama.

Una scena tratta da “Scarpe” allestimento del Cta di Gorizia ospite del festival internazionale di teatro di figura a Sa Manifattura di Cagliari

“Relazioni necessarie” è l’allestimento che segue (ore 19,30) e vede in scena Valentina Lisi coautrice del testo con Nadia Milani responsabile della regia. In questa pièce l’interrogativo di partenza è quello della dipendenza. Un tema che viene esplorato aprendo un album di famiglia con fotografie che, volta per volta, prendono vita raccontando pezzi di una storia familiare fondata sul patriarcato con tutti i limiti e imposizioni. Si chiude con “Le venti giornate di Torino” (ore 20,30) del Controluce Teatro d’Ombre, ideato e realizzato con sagome originali realizzate da Cora De Maria, autrice anche della regia con musiche di Umberto Fantini traendo ispirazione dal romanzo “Le venti giornate di Torino” di Giorgio De Maria. Un racconto dispotico inquietante. Nella stessa giornata si terrà anche una masterclass di cinema d’animazione tenuta da Michela Anedda. Il seminario di due ore è diretto anche a chi si avvicina al mondo dell’animazione per la prima volta. Verranno raccontate le tecniche dello stop motion: dal cut out al puppet making.Venerdì pomeriggio si apre alle 17 con “Scarpe” del Cta, drammaturgia di Antonella Caruzzi e Serena Di Blasio. Al centro proprio un paio di scarpe, accessorio importante per la vita di tutti i giorni. In modo particolare per chi decide di emigrare o è costretto a fare lunghi giro a piedi. Lo spettacolo si è ispirato a un racconto di Isaac Singer (“Quando Shlemiel andò a Varsavia”) e un altro di Ben Zimet (“Gli stivaletti d’oro di Reb Yanki Vakhlakhlakkes”). Dopo la replica di “Relazioni necessarie” (ore 19,30) si chiude alle 20,30 con l’opera di Riserva Canini “Talita Kum”.

Una immagine tratta dall’allestimento “Talita Kum” il pluripremiato spettacolo realizzato dalla compagnia Riserva Canini (foto Talita S. De Ponti)

Spettacolo pluripremiato con decine e decine di repliche in tutto il mondo. Immaginato e creato da Marco Ferro e Valeria Sacco (che alle 15,30 presenterà la rivista “Animatazine”) vede in scena una sola attrice con una marionetta della sua stessa taglia. “Talita Kum nasce da una visione, complessa e lineare assieme, come lo sono certi sogni del pomeriggio. E’ uno spettacolo che non ha parole ma una storia c’è. E “noi _ dicono gli autori _ le abbiamo dato vita seguendo la rotta di un viaggio che molto assomiglia a una febbre, a un mancamento, a uno di quei momenti in cui le energie si esauriscono e si confondono dentro i nostri incomprensibili confini”. Sabato si inizia con la visione de “La luna e Pulcinella” di e con Irene Vecchia, supervisione e suggerimenti di Bruno Leone e Giulio Molnar. Irene Vecchia è allieva dei maestri della scuola napoletana delle guarattelle e dal 2000 gira il mondo con i suoi burattini. In quest’opera si narrano le vicende di Pulcinella che, per non perdere la sua amata Teresa si reca sulla Luna dove finiscono le donne dopo un sopruso. Lo spettacolo parla delle relazioni difficili tra l’universo maschile e femminile. Dopo la replica di “I Am a Pen” di Ting Yun Kuo (ore 19,30) è la volta di “Rouge Chaperon” della compagnia Mouka fondata a Praga da Claire Rosolin e Marion Gardie. Nel 2009 si è unita a loro a Bordeaux l‘attrice Marion Gardie. La compagnia utilizza diverse tecniche del teatro di figura, dal teatro delle ombre a quello degli oggetti, la maschera e la presenza in scena dell’attore. In “Chaperon Rouge” viene riletta la favola di Capuccetto Rosso attraverso burattini e diverse invenzioni sceniche.

Una suggestiva immagine tratta dallo spettacolo “Rouge Chaperon” presentato al festival “Anima IF” dalla compagnia franco-basca Mouka

A dare il via alla quarta e ultima giornata del festival, domenica alle 19,30 è lo spettacolo di teatro di oggetti “Piccoli Suicidi-Tre brevi esorcismi di uso quotidiano” capolavoro culto di Giulio Molnàr ripescato dopo quaranta anni dalla memoria e messo in scena dalla figlia Olivia. Quest’ultima mette assieme video e cinema d’animazione accanto alle manipolazioni del teatro di oggetti. Da alcuni anni partecipa dei lavori di Arg, collettivo di artisti che lavora sul concetto di “expanded animation” . Dalla collaborazione artistica con Gyula Molnàr nasce lo spettacolo “Un caso cromosomico” scritto, diretto e interpretato da Irene Vecchia, ultimo appuntamento con “Anima International Festival”de Is Mascareddas. Vincitrice alcuni anni fa del primo premio del progetto CantiereIncanti l’opera è una storia appunto che tratta di eredità genetica, “un’indagine sul destino, o un racconto come il destino si possa modificare”. Al centro una favola “capita tardi e di come a volte il vecchio detto “meglio tardi che mai” racchiuda una grande verità”. Tra gli altri eventi venerdì 29 alle 18,30 “Di segni e di donne”, un reading di poesie al femminile interpretate da Alessandra Mura, Carla Porcu e Maria Paola Casula. Sulla pagina Facebook de Is Mascareddas verranno mostrati per tutto il festival i tre corti vincitori del contest promosso dal festival “Arrivano dal mare!” Il festival coninua anche il 31 ottobre dalle 15 alle 19 con il laboratorio di costruzione di vulve parlanti “Quello che le vulve (non) dicono” a cura delle Pupazzare. Altro laboratorio è previsto dal 28 al 30 ottobre è previsto il “Dialogo con l’inerte. La poetica dei materiali”, worskhop con Marzia Gambardella. (info: 3465802580/3923804404)

Irene Vecchia in “Un caso cromosomico”, assolo per attrice di teatro di oggetti. spettacolo che chiuderà domenica il festival “Anima If” di Cagliari
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