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Teatro, Hystrio a Milano, le Sirene di Capri e l’orto di Quartucciu
Teatro al Nord e al Sud. Il Premio Hystrio a Milano per giovani teatranti e il palcoscenico di una delle isole più belle del mondo, Capri, per teatranti affermati. E infine, in Sardegna per raccontare una piccola rassegna nata in un teatro di terra a Quartucciu vicino Cagliari. Manifestazioni di segno diverso ma sempre all’insegna del teatro.
Dal 13 al 18 settembre al teatro Elfo Puccini di Milano, seconda edizione dell’Hystrio Festival interamente dedicato a teatranti under 35. In programma otto spettacoli, cinque letture sceniche e in più gli eventi programmati per il Premio Hystrio. A cominciare dai quaranta under 30 che sono arrivati finalisti nella sezione dedicata alla vocazione, con la mise en espace del testo vincitore delle Scritture di Scena e infine, l’ultima serata dedicata alle premiazioni e brindisi finali. Questi i Premi Hystrio del 2023: Lino Musella, Lisa Ferlazzo Natoli, Emanuele Aldrovandi, Nuovo Teatro Sanità, Zaches Teatro, Les Moustaches, “Supplici”, regia di Serena Sinigaglia. Tutti i lavori teatrali hanno affrontato la selezione di critici e studiosi presenti in tutto il territorio nazionale che monitorano la situazione nazionale attraverso le pagine della rivista di teatro sia attraverso lo stesso Premio Hystrio. In virtù di una collaborazione con “Premio Scenario” e “Forever Young/La Corte Ospitale” vengono presentate ad anni alterni le compagnie vincitrici delle due manifestazioni. Le letture sceniche sono curate da Tindaro Granata e organizzate insieme all’Associazione Situazione Drammatica/Progetto il copione per la promozione della drammaturgia contemporanea.
Il Programma.
E’ dedicato a uno dei casi di malagiustizia più famosi il testo inaugurale del festival “Nell’occhio del labirinto”, scritto e diretto da Chicco Dossi e Simone Tudda, dedicato alla vicenda di Enzo Tortora, popolare giornalista tivù accusato di traffico di droga e associazione camorristica nel 1983 e conclusasi nel 1986 con la piena assoluzione dell’imputato.
Alle ore 21 va in scena per il Progetto Next Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e Agis Lombardia “Argonauti e Xanax” scritto, diretto e interpretato da Daniele Vagnozzi con Luigi Aquilino, Denise Brambillasca, Gaia Carmagnani, Pietro De Nova, Federico Antonello, Ilaria Longo. In questo caso “gli Argonauti sono sette ragazzi, ex compagni di liceo, che si ritrovano per risolvere il mistero che circonda il loro amico Marco che, dopo molti anni all’estero, è tornato in città ma si è chiuso in casa e respinge qualsiasi tentativo di aiuto”.
Alle 22, lettura scenica di Eliana Rotella: “Lexicon” luogo telematico di un inedito discorso amoro.
“Bozzoli” di Creature Ingrate con Silvia Torri e Rita Giacobazzi, spettacolo vincitore del Premio Risonanze Network apre la serata del 14 alle ore 19. “Rita, dopo aver perso il lavoro durante la pandemia di Covid-19, decide di vendere contenuti erotici online, iniziando la sua avventura tra pregiudizi e piacevoli scoperte, riflessioni e contraddizioni”.
Giulia Trivero presenta successivamente (21,30) “Kore”, una riflessione sui miti fondativi “sulle storie che ci hanno costruito come uomini e donne, e sulla capacità di immaginare, grazie al potere trasformativo delle parole, possibilità nuove”.
Lo spettacolo “Personne, chroniques d’une jeunesse” di Ugo Fiore e Livia Rossi, con Ugo Fiore e Federica Furlani, spettacolo vincitore di Forever Young 2021/2022 – La Corte Ospitale apre la serata del 15 settembre. Lo spettacolo “si sviluppa nella progressiva creazione di cortocircuiti narrativi, in un gioco di accordi e opposizioni in cui, proprio come accade nella memoria, la realtà e l’immaginazione si confondono. In scena il lavoro evocativo della musica attinge a un immaginario infantile e lo distorce, convive con la presenza ingombrante del video, che in maniera quasi documentaristica rivela gli interni della casa che fanno da sfondo alla drammaticità del racconto”. Segue alle 21,30 la lettura scenica de ”Il Presidente” di Alberto Fumagalli che racconta una “illuminata utopia, un’opera che ragiona sulla brama e l’esercizio del potere, allestendo un magnifico parterre di personaggi”.
Sabato 16 settembre alle 18,30 si parte con le audizioni dei 40 attori under 30 finalisti del Premio Hystrio alla Vocazione davanti a una giuria di registi e direttori di teatri.
Alle 19 il primo appuntamento della serata è con “Il mio corpo è come un monte” di Giulia Odetto in scena con Lidia Luciani e Daniele Giacometti. Il lavoro parte “dall’espressione di un desiderio razionalmente irrealizzabile: voler essere una montagna. L’uso di differenti tipologie di materiali visivi e sonori e la loro giustapposizione agiscono sulla percezione del corpo umano per far sì che possa essere visto come una montagna e poi percepito come tale, invitando il pubblico ad abbandonare una fruizione logica per accedere a modalità di visione immaginifiche.”
Segue alle ore 21 “Memori” di e con Nicola Lorusso e Giulio Macrì, spettacolo vincitore del Bando Cura, Indòmati Fest e Radici Festival 2022. E’ “il racconto di due anime disperse nel silenzio, alla disperata ricerca della propria identità, due anime che frugano nel passato inseguendo la reminiscenza di ciò che è accaduto, di quell’istante che ha completamente stravolto il loro esistere”. Si chiude alle 22 con la lettura scenica di “Dittico della deriva” di Niccolò Matcovich composto di due quadri speculari e complementari: “O mi ami o ti odio-Lui” e “O ti amo o mi odi-Lei”. Il testo è “una doppia partitura poetica che indaga la mente di un uomo e di una donna che un tempo si sono amati, ma che adesso affondano il sentimento nel pensiero, nella congettura e nel ricordo distorto di un passato di cui non sapremo (se non scegliendo di essere parziali verso l’uno o l’altra) la ricostruzione reale”.
Domenica 17 dalle 9,30 alle 18,30 si terranno le audizioni dei candidati finalisti del Premio Hystrio alla Vocazione. Alle 19 il primo spettacolo della serata è “Uccelli di passo” un progetto del collettivo Bestand, dramaturg Dario Postiglione, regia di Giuseppe Maria Martino, con Luigi Bignone, Martina Carpino, Francesca Fedeli, Giampiero de Concilio. La scrittura scenica indaga l’immaginario esploso dell’infanzia e i riti di iniziazione dell’età adulta.
La drammaturgia “parte dalle suggestioni del “Peter Pan” di J.M Barrie e le sviluppa tramite un lavoro di autofiction che coinvolge gli attori. Quattro adolescenti esplorano un albergo in rovina, un non-luogo abbandonato di un’Italia di provincia. Giochi e invenzioni si susseguono in bizzarri non sequitur: si inscenano matrimoni, parti, funerali, indagini e processi sommari, pestaggi, sbronze tra pirati, in un movimento frenetico che corre sul posto”. Alle 21 c’è “Mia mamma fa il notaio, ma anche il risotto” di e con Filippo Capobianco, campione nazionale 2022 della Lega Italiana Poetry Slam e vincitore a Parigi della Coupe du Monde di Poetry Slam 2023. In questo progetto c’è “il desiderio di comunicare, in ogni modo e con ogni mezzo, lo accompagna negli anni, di storia in storia, tra Achei e nutrie, musica e matematica, cosmologi che si innamorano di terrapiattiste e terribili commissioni d’esame a cui affidare il proprio futuro”. La serata si chiude con la lettura di “Semidei” di Pier Lorenzo Pisano in collaborazione con Giulio Einaudi editore e il Piccolo Teatro di Milano. E’ una riscrittura del corpus delle leggende intorno all’Iliade. “Una guerra di dieci anni sta per iniziare. Eroi terrorizzati, che non sanno ancora di esserlo, si nascondono come possono. Gli dèi, genitori immortali, onnipresenti e apprensivi, vivono nel terrore che i loro figli siano uccisi. Un mondo dorato, adolescente, sta per incrinarsi. E dieci anni dopo, cosa sarà rimasto di chi stava davanti e dietro alle mura?”
Ultima giornata, 18 settembre. La mattina dalle 9,30 alle 13,30 si tendono le audizioni dei giovani attori finalisti al Premio Hystrio alla Vocazione- Alle 18,30 mise en espace di “Ma-Donna” di Camilla Dania, regia di Claudio Autelli, con Woody Neri e Anahi Traversi, testo vincitore del Premio Hystrio Scritture di scena 2023. Racconta il capolinea di un rapporto tra due persone”. Dalle 21 il via alle alle premiazioni.
CAPRI
E’ diretto da Geppy Gleijeses il Festival internazionale di Capri “Il Canto delle sirene” giunto alla sua terza edizione e che si terrà dal 13 al 24 settembre nel palcoscenico naturale di Capri e Anacapri. Sarà un cartellone di incroci e crossover tra le arti espressive: teatro, musica, ma anche cinema e fotografia. Proprio la sera del 13 presso gli Archi del Chiostro Piccolo della Certosa di San Giacomo di Capri sarà inaugurata l’esposizione fotografica “I divi e le dive di Franco Zeffirelli”, in occasione del centenario della nascita del cineasta. Si potranno visionare fotografie provenienti dall’archivio della Fondazione Zeffirelli e che ritraggono le attrici e gli attori con i quali il regista lavorò. Alle 21 nei locali dello stesso Chiostro sarà mostrato il film “Franco Zeffirelli, conformista ribelle” di Anselma Dell’Olio. Ospite della serata sarà Robert Powell.
Sarà l’attore Alessio Boni ad aprire il cartellone teatrale due giorni dopo il 15 alle 21 nel Chiostro Grande della Certosa, con un debutto: “Jean-Baptiste Poquelin detto Molière”. Alessio Boni interpreta il grande commediografo francese la cui fama all’epoca oscurò quella del Re Sole. Il monologo è scritto e diretto da Franco Niccolini.
Altro debutto l’indomani quello della compagnia di ballo del Barcelona Flamenco Ballet in “Flamenco Reborn”. Diretto da David Gutiérrez e Paula Reyes il Flamenco Ballet fonde tre stili di danza: il jazz, la danza contemporanea e, naturalmente, il flamenco.
“Il “nuovo tempo” del Balletto Flamenco di Barcellona può essere interpretato come una ricostruzione. I ballerini ricostruiscono costantemente gli ambienti che creano sul palco. Fanno un movimento o un ritmo ripetitivo e vigoroso, e poi lo spezzano, fermandosi improvvisamente, rompendo l’ordine stabilito, e poi ricominciano, con un nuovo movimento, con un nuovo ritmo. In questo modo, il ritmo entra in un “tempo nuovo” e la dinamica della performance si rinnova costantemente, rimanendo fresca e viva”.
Un altro monologo l’indomani, domenica 17 alle 18,30. Marilù Prati presenterà per l’occasione “Rainer Maria Rilke” omaggio al grande poeta e scrittore. A Capri nasceranno alcune delle sue liriche più famose come “Canto del mar”, “Un vento di primavera”, “Tramonto del sole”. Alle 21 presso la Villa di San Michele di Anacapri la presentazione dei premi Titina de Filippo e Luigi De Filippo.
Mercoledì 20 alle 21 “La grande storia della sceneggiata” con Ciro Capano e Lalla Esposito accompagnati dall’orchestra. Conduce Geppy Gleijeses nella Piazza San Nicola-Anacapri. Il giorno successivo alle 21 stessa location per assistere in prima nazionale a “Un falso incidente” con Isa Danieli e Patrizio Trampetti. Attraverso una lettera all’amico ritrovato, Danieli inizia a “rileggere in soggettiva una fitta serie di vicende umane e artistiche, cercando e magari trovando una ragione nelle scelte compiute. Le aspirazioni del protagonista, i suoi successi e gli insuccessi riprendono forma, dunque, attraverso le riflessioni dell’attrice”. Un viaggio impreziosito anche dal riferimento a personaggi come Eduardo De Filippo a De Simone) che quel tratto di vita hanno anche condiviso.
Il 23 settembre è l’attesa giornata del concerto nella Grotta Azzurra. Un evento unico a impatto ambientale zero, senza nessun supporto acustico e illuminati a pila, Fiorenza Calogero e Mario Maglione eseguiranno dalle 15 tre concerti di mezz’ora l’uno, situati nell’antro naturale della Grotta (anche ore 16 e 17). “I fortunati spettatori, quattro per ognuno dei venti barchini dei traghettatori capresi, godranno dalle piccole imbarcazioni le melodie napoletane nella meraviglia della “Grotta”.
Alle 21 nella terrazza Canzone del Mare Marina Piccola due grandi pianisti assieme in una prima assoluta, “Bach in the moonlight”. Alle tastiere dei pianoforti il celebre interprete bachiano Ramin Bahrami e Danilo Rea apprezzato jazzista e improvvisatore. In contemporanea e alla stessa ora nel Borgo marinaro Marina Grande festa di ballo “Come eravamo”. Ultimo appuntamento, il 24 piazza San Nicola per assistere all’”Arbasino show” di Michele Masneri con Iaia Forte e Tommaso Ragno. Lo spettacolo , una prima assoluta, cade nell’anniversario dei sessanta anni di “Fratelli d’Italia” il libro forse più famoso di Alberto Arbasino, scrittore e saggista, scomparso tre anni fa, da considerare come uno dei più grandi del Novecento. Per celebrare la memoria dello scrittore Michele Masneri ha voluto “mixare e ripescare tutti i generi che Arbasino a sua volta mescolava con ironia”.
SARDEGNA
E infine, da Quartucciu, Sardegna, arriva una piccola storia che testimonia quanto l’amore per il teatro non conosca barriere. E, se esiste anche la solidarietà, questo amore possa fare pure dei piccoli miracoli. In questo antico comune della vasta area metropolitana di Cagliari, una compagnia, il Crogiuolo, fondata da Mario Faticoni, ha trasformato un pezzo di terra incolto e infestato da arbusti e canneti. In uno spazio scenico. Un pugno di volontari, una ruspa e via ai lavori di sistemazione dell’area per trasformare l’orto giardino in una arena intima e raccolta per spettacoli da seguire al tramonto en plein air. E così da questo venerdì nel suo Teatro di Terra ospiterà una rassegna di tre serate teatrali, una di cinema e una dedicata alla natura.
Il Teatro di Terra è l’ultimo passo di un lungo cammino per il progetto “Mariposa de Cardu”, come è stato battezzato il progetto in ricordo di Luisa Atzeri, insegnante e volontaria dell’associazione Oltre le sbarre e che da maggio ha realizzato già una ventina di spettacoli in diversi luoghi dell’isola.
Per quanto riguarda lo spazio racconta la direttrice artistica del Crogiuolo, Rita Atzeri _ hanno aderito al progetto 60 persone. Di queste, una ventina stanno lavorando al terreno in questa prima fase molto impegnativa. Sono nate anche sinergie con associazioni che piantano alberi per creare una rete di collaborazione, in particolare con Vania Erby, ingegnere e esperta di agricoltura sinergica che si è resa disponibile con la sua associazione dei bambini che piantano gli alberi”.
Il Teatro di Terra è stato ricavato con ciò che offre il terreno: per la platea sono stati scavati nella terra tre anelli a semicerchio, sistemate balle di fieno come seduta per il pubblico; il palcoscenico è una superficie di terra rialzata a forma rettangolare; lo scenario è una porzione di canneto.
Apre la rassegna questo venerdì alle 19,15 Giancarlo Murranca con un estratto dello spettacolo di Grazia Dentoni “Il signore degli anellidi”, accompagnato da Maurizio Camba che regalerà al pubblico lombrichi da compostaggio. Alle 19.30 Lorenza Zambon, direttrice artistica della Casa degli Alfieri, è di scena per la prima volta in Sardegna col nuovo spettacolo “La dama degli Argonauti”: il ritratto, la storia di “Lady Power”, ovvero la naturalista e viaggiatrice Jeannette Villepreux Power (1794-1871).
Sabato 16 si inizia alle 18.30 con il maestro burattinaio de Is Mascareddas Tonino Murru, in scena nello spettacolo “Anima e Core”, scritto e diretto a quattro mani con Donatella Pau.
La serata prosegue con la visione alle 20 del film di Enrico Pau “Jimmy della collina“ (2008, ‘90) basato sul romanzo omonimo di Massimo Carlotto. Battute finali domenica 17 settembre alle 19.30 con un autore e interprete d’eccezione: Pino Petruzzelli. Il drammaturgo, scrittore, regista, attore, fondatore a Genova con Paola Piacentini del Centro Teatro Ipotesi, in scena con “Storie di uomini e di vini” la straordinaria storia di Dionigi, il vignaiolo che ha saputo dare concretezza al sogno e, attraverso le sue continue lotte, arrivare a creare un’eccellenza da una terra avara.
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