Teatro

Teatro, da Bologna a Modena e Cesena: un “Opening” di stelle

9 Ottobre 2024

BOLOGNA_ Che magnifica apertura di Stagione. L’ERT, Teatro Nazionale dell’Emila Romagna, fa le cose in grande e parte dedicando due settimane alla creatività contemporanea con il debutto di produzioni di punta nel panorama teatrale nazionale. “Opening. Showcase Italia. Un percorso di Vie Festival” dal 15 al 27 ottobre con cui l’ERT diretto da Valter Malosti nei teatri di Bologna, Modena e Cesena mette in vetrina le opere di quei teatranti di cui negli ultimi anni ha seguito con particolare cura il percorso. Sono otto spettacoli – sette prodotti da ERT, due debutti nazionali e due prime assolute – che saranno presentate dai migliori protagonisti della scena contemporanea: Emma Dante, Daria Deflorian, Michela Lucenti e Balletto Civile, Alessandro Serra, Pippo Delbono. Roberta Lidia De Stefano e Marco Lorenzi. Il programma viene completato anche da due esiti delle masterclass della Scuola di Alta Formazione Iolanda Gazzerro e due presentazioni di libri della collana Linea di ERT diretta da Debora Pietrobono e Sergio Lo Gatto ed editi da Luca Sossella e le proiezioni del progetto “StageScreen: beyond any forms”.

A dare il via -dal 15 al 20 ottobre all’Arena del Sole di Bologna-è la coreografa Michela Lucenti associata ad ERT che porterà in scena la sua coreografia “Eclissi” ispirata dalla raccolta di saggi narrativi “Ogni giorno è un Dio” della scrittrice americana Annie Dillard (Bompiani nel 2018) “ibrida danza, recitazione e canto sulla musica elettro-noise” eseguita dal vivo da Thybaud Monterisi per (vocalist e leader dei Mont Baud) per un racconto dedicato al tema dell’adolescenza, con un cast di performer under 35. Sul palco «raccontiamo di un piccolo gruppo di ragazze e ragazzi- spiega Michela Lucenti- che salgono su una collina per vedere un fenomeno straordinario, un’Eclissi totale. La simbologia dell’evento è chiara: la maestosità della natura nei confronti dell’essere umano, ma anche la paura del buio, la crescita, il desiderio dell’avventura e il ritorno alle latitudini domestiche».

Il Balletto Civile in una scena da “Eclissi”, coreografia di Michela Lucenti dal 15 ottobre all’Arena del Sole di Bologna (Foto di Monza Pavoni)

“Eclissi” è quindi «un viaggio di un’intera giornata» in cui «il gruppo affronta la fatica e l’attrazione per l’ignoto, cercando una risposta per salvarsi dalla noia: il corpo esplode di paura e di urgenza per affermare la propria identità, muovendosi dalla solitudine alla comunità”. Il Balletto Civile ripropone anche la produzione della scorsa Stagione “Les Fleurs. Atto performativo per corpi reali” (22-26 ottobre, Teatro delle Passioni di Modena); mentre Michela Lucenti insieme al coreografo Hannes Langolf guida in una restituzione pubblica i partecipanti al corso “Le parole del corpo. Scuola di Drammaturgia Fisica” della Scuola di Alta formazione Iolanda Gazzerro di ERT (19 ottobre ore 17 e ore 21, Teatro delle Passioni). Il 20 ottobre la presentazione del libro “Maledetti quei fiori. Scritture e immagini per l’«autunno delle idee»”, pubblicato da Luca Sossella. Il curatore è Stefano Tomassini, critico e studioso di danza.

Il tragico oggi. A dare una lettura contemporanea dei classici greci ci prova Alessandro Serra, regista e scenografo visionario e assai singolare nel panorama teatrale nazionale, che, reduce del successo de “La Tempesta” e, ancora prima, del “Macbettu” riscrive il mito di Edipo in “Tragùdia-Il canto di Edipo” (coproduzione ERT, Sardegna Teatro, Teatro Bellini, Teatro Due di Parma, Teatropersona e Fondazione I Teatri-Reggio Emilia) affidandosi all’antichissima lingua grecanica, idioma della Magna Grecia, contaminato dal dialetto calabrese e pugliese ma che sopravvive ancora oggi in una enclave ridotta della Calabria. Serra ha già rappresentato ad aprile scorso a Budapest e nei giorni scorsi al Teatro Olimpico di Vicenza ha presentato un allestimento site specific che ha affascinato letteralmente il pubblico per la bellezza dei canti corali. Stavolta all‘Arena del Sole di Bologna andrà in versione integrale con le scene in prima nazionale dal 17 al 20 ottobre.

Una scena tratta da “Tragedia-Canto per Edipo” , regia di Alessandro Serra (dal 17 ottobre a Bologna per “Opening” dell’ERT (Fotografia di Alessandro Serra)

Il problema della riscrittura del mito che attraversa le opere di Sofocle. Come è possibile far rivivere oggi l’essenza della tragedia classica? «In un’epoca di macerie non c’è altra possibilità che lavorare su ciò che resta – osserva Serra – soffiare sulle ceneri per riattivare il fuoco. Ciò che resta della tragedia: parole senza suono. Ciò che resta della polis: una società di estranei. Ciò che resta del rito: una drammaturgia spenta. Ciò che resta di un mito: una storiella venuta a noia. Ciò che resta di un eroe: un personaggio fuori fuoco. Il canto di Edipo si edifica sulle macerie”.

In scena: Alessandro Burzotta, Salvatore Drago, Francesca Gabucci, Sara Giannelli, Jared McNeill, Chiara Michelini, Felice Montervino. Al termine della rappresentazione del 17 ottobre il regista dialogherà con Enrico Pitozzi, docente di musica e teatro all’Ama Mater di Bologna. Lo spettacolo andrà poi in tournèe a Milano, Napoli, Torino, Rimini, La Spezia, Sassari, Cagliari, Savona, Roma, Parma e Genova.

Altro debutto nazionale, quello di “Risveglio”di Pippo Delbono, artista residente di ERT che, reduce di una prima assoluta lo scorso mese di giugno in Romania. Al Fits-Sibiu International Theater Festival,e le repliche al Théàtre du Rond-Point di Parigi, dal 17 al 20 di ottobre approda finalmente al Teatro Storchi di Modena. Lo spettacolo riprende la figura dell’uomo assopito sotto l’albero poi improvvisamente ricoperto di fiori alla fine di “Amore” – lo spettacolo che ha avuto una lunga e fortunata tournèe in tutto il mondo – per esprimere “il bisogno di risvegliarsi, col rischio di trovarsi di fronte a un mondo peggiore del precedente”.

Un momento de “Il Risveglio”, nuovo spettacolo di Pippo Delbono atteso per “Opening” dal 17 ottobre al Teatro Storchi di Modena (Fotografia di Luca Del Pia)

“Il risveglio” parte da “un’esperienza personale e dal riconoscimento di una fragilità per indagare il sentimento universale della perdita, attraverso racconti, storie e poesie scritti dallo stesso Delbono”. Pochi ed essenziali elementi scenici, per spingere lo sguardo oltre ciò che si vede. Lo spettacolo “nasce dalla musica (con il violoncello dal vivo di Giovanni Ricciardi), seguendo la partitura di un ritmo interiore. Lamenti d’amore e di tenerezza trascinano gli attori e le attrici della Compagnia Delbono in una danza simile al rito sacro, vicino forse a un funerale. L’atmosfera si arricchisce brani provenienti dalla memoria degli anni Settanta, mentre Delbono si ripete “Devi danzare, danzare nella tua guerra”.

Uno spettacolo sulle tante cadute e i tanti risvegli, dedicato a tutti coloro che si sono addormentati e si sono poi risvegliati. E anche a chi non si è ancora risvegliato”. In scena: Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Margherita Clemente, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Giovanni Ricciardi, Pepe Robledo, Grazia Spinella.

Nella replica del 19 ottobre alle 16,30 al Teatro Storchi sarà presentato il libro “Delbono” del critico e studioso Gianni Manzella che dialogherà con il teatrante. Il volume è pubblicato da Sossella editore nella collana “Linea” di Ert. L’incontro sarà moderato dallo studioso Enrico Pitozzi.

“Il Risveglio” sarà in tournèe a Prato, Torino, Savona, Milano, Bolzano, Maubege, Cattolica e Cascina.

Una suggestiva immagine tratta dall’allestimento di Pippo Delbono “Il Risveglio” all'”Opening” dell’ERT (Fotografia Luca Del Pia)

Nella seconda settimana (dal 22 al 27 ottobre) “Opening” riprende al Teatro delle Passioni di Modena con un altro spettacolo di Michela Lucenti e Balletto Civile, “Les Fleurs. Atto performativo per corpi reali da I fiori del male di Charles Baudelaire”, prodotto con ERT durante la scorsa Stagione (nell’ambito di CARNE). Dal 22 al 26 ottobre.

Lo spettacolo per la coreografa è “un racconto di situazioni fatto per immagini, con delle fratture, dei fori, delle zone in cui ognuno di noi può ritrovarsi scovando dei tratti comuni, delle fragilità condivise. La raccolta di poesie parla della bellezza dei corpi imperfetti di personaggi ai margini della società, reietti, borderline, che diventano, grazie a uno sguardo nuovo, creature magnifiche. Assonanza importante con il pensiero di Balletto Civile, che sempre costruisce i propri lavori prestando i corpi a una narrazione lirica di protagonisti che sono anti-eroi…”

Dall’Arena del Sole di Bologna, dal 24 al 27 ottobre riparte la tournèe di “Kassandra” adattamento del testo (edito da Cuepress) di Sergio Blanco, autore franco-uruguaiano di fama internazionale che Ert per primo rappresentò in Italia (“El bramido de Dusseldorf” nel 2019), Il lavoro è diretto da Maria Vittoria Bellingeri e la cantante e performer Roberta Lidia De Stefano. Scritto nel 2009 nelle strade di un’Atene contemporanea in piena crisi economica. Kassandra, vista da Blanco “vive un destino parallelo: considerata una giovane pazza in preda a funesti deliri, questa Cassandra iper-contemporanea è una donna “in transito”, che per cercare di sopravvivere è costretta a rifugiarsi nella periferia di una città straniera, dove vive nella sua auto vendendo sigarette e il suo corpo”.

“Kassandra”,  dal testo di Sergio Blanco la messa in scena con Roberta Lidia De Stefano diretta da Maria Vittoria Bellingeri di scena a Bologna (Fotografia di Serena Serrani)

Scrivono Maria Vittoria Bellingeri e Roberta Lidia De Stefano. «Kassandra chiama ad un agire coraggioso, pericoloso, autentico, che costa fatica. Il suo aver deciso di “esserci” è una scelta drammatica, importante, rischiosa. La sua potenza sta nel suo essere testimonianza».

Dal 25 al 27 ottobre all’Arena del Sole di Bologna Daria Deflorian firma in tandem con la sceneggiatrice Francesca Marciano l’adattamento del romanzo “La vegetariana” della sudcoreana Han Kang, Deflorian dirige ed è in scena con Monica Piseddu, Paolo Musio e Gabriele Portoghese anche questi co-creatori dello spettacolo coprodotto con Index e la Fabbrica dell’Attore.

Protagonista del racconto -International Prize 2016- è Yeon-hye, una donna “ordinaria” che un giorno butta via tutta la carne dal congelatore e annuncia alla sua famiglia che diventerà vegetariana, dando come sola spiegazione «ho fatto un sogno».

Commenta così Deflorian: “È un testo sensuale, provocatorio e violento ricco di immagini potenti, colori sorprendenti e domande inquietanti. Mentre la protagonista cambia, anche la lingua del libro cambia, dall’irritazione sconcertata della narrazione in prima persona del marito nella prima parte alla prosa misurata del mondo della sorella, dalla narrativa densa e sanguinosa dei sogni di Yeong-hye alle descrizioni vivide di corpi dipinti con fiori che stanno sbocciando o sfiorendo nel capitolo dedicato al cognato. Frase dopo frase, La vegetariana è un’esperienza straordinaria».

All’Arena del Sole, il 26 ottobre prima dello spettacolo, sarà aperto al pubblico l’esito della masterclass per la Scuola di Alta formazione Scrivere sulla scena, in cui Deflorian ha coinvolto allieve e allievi nel processo creativo: con il titolo “Fiamme verdi”, è a cura della regista e di Andrea Pizzalis.

 “La Vegetariana” adattata dal romanzo omonimo di Han Lang da Daria Deflorian e Francesca Marciano dal 22 ottobre a Bologna (Fotografia di Andrea Pizzalis)

E’  al Teatro Bonci di Cesena che dal 24 al 27 ottobre va in scena “Re Chicchinella”. Con questo lavoro la teatrante siciliana torna all’opera barocca di Giambattista Basile “Lo cunto de li cunti” per esplorare temi come l’emarginazione e la famiglia. “Re Chicchinella” è la storia di un re malato, circondato da una famiglia che ha solo uno scopo: ricevere un uovo d’oro al giorno (una gallina vive dentro di lui e gli divora le viscere).

«L’animale – spiega la regista – vive e si nutre dentro di lui, divorando lentamente le sue viscere, fino a quando il re non scopre che per il mondo lui e la gallina sono la stessa cosa. Dopo tredici giorni d’inedia, Re Carlo III d’Angiò, re di Sicilia e di Napoli, principe di Giugliano, conte d’Orleans, visconte d’Avignon e di Forcalquier, principe di Portici Bellavista, re d’Albania, principe di Valenzia e re titolare di Costantinopoli, entra nella sua nuova esistenza e, appollaiato sul trono, riceve il plauso di tutta la Corte».

In scena: Angelica Bifano, Viola Carinci, Davide Celona, Roberto Galbo, Enrico Lodovisi, Yannick Lomboto, Carmine Maringola, Davide Mazzella, Simone Mazzella, Annamaria Palomba, Samuel Salamone, Stephanie Taillandier, Marta Zollet.

Lo spettacolo, che ha debuttato in marzo, è stato in tournée in Cina e farà tappa in Francia e Svizzera prima delle date a Cesena, per proseguire poi a Potenza, Napoli, Udine, Venezia, Padova, Macerata, Pesaro e Bari. E ancora a Parigi, Prato, Rimini, Salerno, Reggio Emilia, Cremona, Torino.

“Re Chicchinella” è l’ultima opera di Emma Dante tratta dal “Lo Conto de li Cunti” di Basile dal 24 ottobre a Cesena per l'”Opening” dell’ERT (Foto di Masiar Pasquali)

Approda al Teatro Storchi di Modena (Dal 25 al 27 ottobre), a chiudere l’”Opening” di ERT, “Come gli uccelli”- coprodotto da ERT con Ama Factory, Elsinor, Teatro Nazionale Genova, e TPE- dal testo del libano-canadese Wajidi Mouawad, regia di Marco Lorenzi, uno dei migliori alenti del teatro contemporaneo, tra i fondatori della compagnia il Mulino di Amleto. Al centro del racconto teatrale la storia d’amore tra un giovane di origine ebraica e una ragazza araba. La trama intreccia, come dichiara lo stesso Lorenzi “la grande Storia con quelle più piccole e intime che appartengono alla nostra vita e ai nostri desideri, che dilata il tempo mentre ci perdiamo in un rito potente ed emozionante che non parla solo di noi ma dei grandi movimenti della Storia stessa. Che ci tocca profondamente l’anima mentre urla con prepotenza le sue domande politiche e umane. Che non ci lascia indifferenti di fronte all’amore e alla crudeltà dell’essere umano”. Sul palcoscenico: Aleksandar Cvjetković, Elio D’Alessandro, Said Esserairi, Lucrezia Forni, Irene Ivaldi, Barbara Mazzi, Raffaele Musella, Federico Palumeri e Rebecca Rossetti. “Come gli uccelli” sarà in tournèe a Pinerolo, Rimini, Pisa, Lucca,Torino, Milano, Bologna e Bari.

“Come gli uccelli”, testo di Wajidi Mouawad, regia di Marco Lorenzi chiude l'”Opening” di ERT dal 25 ottobre allo Storchi di Modena (Fotografia di Giuseppe Distefano)

 

 

 

 

 

 

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