Teatro

Si celebra la Giornata Mondiale del Teatro ma i sipari sono ancora chiusi

26 Marzo 2021

Più di un anno fa l’emergenza sanitaria obbligava il governo a chiudere tutti i teatri d’Italia, riscrivendo il futuro dello spettacolo dal vivo. A distanza di dodici mesi però, quelle porte sono ancora chiuse e il settore della cultura si trova in fortissima difficoltà.

Sabato 17 aprile, in piazza del Popolo a Roma, si svolgerà la seconda manifestazione nazionale del movimento Bauli in piazza nato ad ottobre con lo schieramento di cinquecento bauli davanti al Duomo di Milano. Una protesta pacifica che raccoglie tutti coloro che lavorano nel settore eventi, spettacolo, fiere, congressi e musica dal vivo, oggi in ginocchio a causa della peggiore crisi che abbia mai attraversato. La piazza romana ai piedi del Pincio sarà invasa da un esercito di bauli, oggetti simbolo dei lavoratori dietro le quinte, e da migliaia di operatori che manifesteranno nel rispetto delle norme anti covid. Siamo abituati a vedere i protagonisti degli spettacoli dal vivo, attori, cantanti, artisti, ma il settore dà lavoro a moltissime famiglie e lavoratori che da più di un anno sono fermi.

Fin dall’antichità, il teatro è al centro della vita culturale e sociale dell’uomo. Il teatro è da sempre uno dei luoghi nevralgici delle città, è spazio di aggregazione, di bellezza e di creazione di significato per la comunità, che non può ridursi esclusivamente online. Cade così, in un periodo difficilissimo, la Giornata Mondiale del Teatro, che come ogni anno si celebra il 27 marzo. Proprio questa data era stata scelta dal governo e in particolar modo dal ministro della Cultura Dario Franceschini come giorno simbolo per la riapertura al pubblico di cinema e teatri ma il perdurare della pandemia ha convinto l’esecutivo a rimandare.

«La cosa ancora peggiore – ha commentato all’Ansa l’attore Vinicio Marchioni – è che per il teatro non c’è neanche un piano, un programma. A questo punto lo trovo vergognoso». Marchioni è regista del suo primo docufilm, “Il terremoto di Vanja, alla ricerca di Cechov”, al debutto su Nexo+ proprio il 27 marzo. In questo docu-film, attraverso le prove e la tournée dello spettacolo tratto da Zio Vanja di Anton Cechov fino alla replica al teatro ridotto de L’Aquila, Vinicio Marchioni ci accompagna nella provincia italiana distrutta dal terremoto e nei luoghi dello scrittore russo. Quest’anno, come lo scorso, la celebrazione verrà infatti festeggiata su palcoscenici soltanto “digitali”, tra web, tv, radio e social.

La Giornata Mondiale del Teatro è stata istituita a Vienna nel 1961 su proposta del drammaturgo finlandese Arvi Kivimaa dall’International Theatre Institute (Iti), la più grande organizzazione di teatro nel mondo fondata dall’Unesco nel 1948. In Italia l’Iti e il Ministero dell’Istruzione collaborano “per stimolare la creazione artistica tra le nuove generazioni” con un percorso formativo dedicato alla scrittura e ispirato alla pace tra i popoli. Durante questa giornata, di solito, nei teatri e nelle realtà culturali che aderiscono all’iniziativa, risuona un unico messaggio, affidato a una personalità della cultura mondiale.

Quest’anno Helen Mirren è l’autrice del Messaggio Internazionale per la Giornata Mondiale del Teatro. Mirren, una delle attrici più conosciute e apprezzate, con una carriera internazionale che abbraccia il teatro, il cinema e la televisione, ha vinto molti premi per le sue interpretazioni intense e versatili, tra cui l’Oscar nel 2007 per la sua interpretazione in “The Queen”. L’attrice ha iniziato la sua carriera interpretando Cleopatra con il National Youth Theatre. «Questo è un momento così difficile per lo spettacolo dal vivo e molti artisti, tecnici, artigiani e artigiane hanno lottato in una professione già piena di insicurezze. Forse questa insicurezza sempre presente li ha resi più capaci di sopravvivere, con intelligenza e coraggio, a questa pandemia. La loro immaginazione si è già tradotta, in queste nuove circostanze, in modi di comunicare creativi, divertenti e toccanti, naturalmente soprattutto grazie a internet», ha sottolineato Mirren. «Da quando esistono sul pianeta, gli esseri umani si sono raccontati storie. La bellissima cultura del teatro vivrà finché ci saremo. L’urgenza creativa di scrittori, designer, danzatori, cantanti, attori, musicisti, registi non sarà mai soffocata e nel prossimo futuro rifiorirà con una nuova energia e una nuova comprensione del mondo che noi tutti condividiamo», ha aggiunto.

Helen Mirren, foto di tompickenfrets, flickr.com

Tra coloro che sostengono da sempre il settore della cultura e dello spettacolo c’è Fondazione Cariplo, che  ha deciso di non arretrare nel suo sostegno ai soggetti che operano in questo ambito proprio perché in un momento così critico le persone e le comunità hanno e avranno ancora più bisogno di avere a disposizione spazi di elaborazione di significato collettivo. Tra il 2007 e il 2019 Fondazione Cariplo ha donato al mondo della Cultura circa 48 milioni di euro. Ne hanno beneficiato diverse realtà, tra cui i teatri Elfo Puccini, Franco Parenti, del Buratto, dei Filodrammatici le compagnie ATIR e dei Colla di Milano e importanti festival cittadini come MilanOltre e Danae. Nel contesto lombardo, il Teatro Ponchielli di Cremona, il Teatro Sociale di Como, il Centro Teatrale Bresciano, Pandemonium Teatro di Bergamo hanno visto il coinvolgimento della Fondazione, così come realtà più piccole ma altrettanto significative di cultura di prossimità come Scarlattine Teatro di Campsirago e Teatro Periferico di Cassano Valcuvia.

Cassano Valcuvia è un piccolo centro in provincia di Varese al confine con la Svizzera, in una zona circondata da laghi e montagne, ed è qui che è nato il Teatro Periferico che ha stabilito la sua residenza in un bellissimo teatrino liberty . Con il sostegno della Fondazione, l’associazione culturale Teatro Periferico insieme all’associazione Karakorum, è riuscita a trasformare un piccolo teatro in un soggetto culturale in grado di incidere profondamente nel tessuto socioculturale della Valcuvia. In dieci anni l’associazione ha prodotto e offerto spettacoli di qualità, fornito formazione teatrale di base, educato al linguaggio teatrale, valorizzato il territorio. Tutto questo ha ovviamente permesso la valorizzazione del territorio e il sostegno alle economie locali.

I giovani e le realtà culturali piccole e nuove hanno sicuramente maggiore bisogno di sostegno, ieri e soprattutto oggi. Grazie a un bando destinato alla promozione della creatività giovanile, è stato possibile intercettare oltre duecento organizzazioni a carattere giovanile in quattro anni di attività, assegnando complessivamente sette milioni di euro. Alcune di queste organizzazioni hanno creato residenze di produzione teatrale (attraverso il progetto “Etre – Esperienze teatrali di residenza”) che, grazie anche al cofinanziamento dei territori, ha permesso di mettere in scena quasi duecento nuove produzioni, impiegando oltre mille tra artisti e operatori, in gran parte giovani.

Maratona di favole – Teatro Periferico di Cassano Valcuvia

Proprio all’infanzia e ai giovani è dedicato il Teatro Bruno Munari nella zona nord di Milano. Il teatro, realizzato grazie al sostegno della Fondazione, è stato progettato dall’architetto Italo Rota ed è diventato un nuovo centro culturale multidisciplinare per l’infanzia e i giovani, il segmento più colpito dagli effetti di questa pandemia. Aperto alla produzione e all’ospitalità, al teatro, cinema, musica, arti visive, letteratura, laboratori e percorsi di formazione permanente, il nuovo polo è propulsore di iniziative, strutturato in spazi flessibili e attrezzati con nuove tecnologie, aperto sette giorni su sette, dieci mesi all’anno.

Gli enti in sofferenza economica però sono moltissimi. Il bando LETS GO! ha messo a disposizione quindici milioni di euro e così è stato possibile sostenere 68 organizzazioni attive nel campo delle arti performative (con circa 1300 occupati). Per il 2021 le risorse previsionali per il settore Arte e Cultura saranno pari a 24 milioni di euro. Fondazione Cariplo, infatti, a seguito della riprogrammazione delle proprie attività, ha incentrato uno dei nove obiettivi strategici sulle nuove forme della partecipazione culturale. Come già avvenuto in passato, l’obiettivo è quello di allargare le forme di partecipazione culturale, individuando e sperimentando nuovi modelli di fare e vivere la cultura.

Intanto, pochi giorni fa è stato varato il decreto legge Sostegni, che contiene anche misure per il mondo della cultura. Alla cultura sono stati destinati fondi di oltre un miliardo di euro e, come aveva preannunciato il ministro della Cultura Dario Franceschini durante l’audizione congiunta delle Commissioni Cultura di Camera e Senato dello scorso 17 marzo, sono previste indennità per i lavoratori dello spettacolo, oltre a fondi per teatri, cinema e musei ancora purtroppo in balia delle chiusure. «Spettacolo, cinema e musei sono in grande sofferenza per la perdurante chiusura imposta dalle misure di contenimento del contagio e meritano ogni sostegno, perché esprimono parte notevole della nostra identità», ha dichiarato il ministro.

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